Da oltre trentacinque anni colonne portanti della scena heavy metal internazionale, i Vicious Rumors non hanno certo intenzione di fermarsi! Anzi, ritornano in grande stile con “Concussion Protocol”, uno dei loro dischi più heavy e rocciosi di sempre. Il passare del tempo non ha minimamente indebolito la formazione americana, anzi oggi questi grandi musicisti sembrano più incazzati e motivati che mai. Questo concetto trasuda da ogni parola del leader della band, Geoff Thorpe, una figura cardine dell’heavy metal che ancora oggi possiede la stessa passione di quando era un giovane teenager pieno di sogni ad inizio carriera.
QUANDO SONO INIZIATI I LAVORI SU “CONCUSSION PROTOCOL”?
“Questi ultimi tre anni sono stati molto intensi per noi, abbiamo preso parte a diversi tour e suonato in molti festival, in pratica non ci siamo mai fermati. Verso la fine del 2014 ho iniziato a buttar giù qualche riff e mettere in ordine delle idee per le nuove canzoni. Prima di iniziare a registrare in studio mi sono trovato con una mole impressionante di musica e idee, se non ricordo male credo di aver scritto oltre centosettanta riff diversi. Il 2015, nonostante una pausa per suonare alcuni show, l’ho dedicato a rendere coesa la band. Oggi i Vicious Rumors sono una band decisamente internazionale, il nostro cantante Nick Holleman è olandese, il bassista Tilen Hudrap viene dalla Slovenia, al nostro interno convivono culture molto diverse. Ho così deciso di affittare una casa e di riunire tutta la band per suonare e scrivere musica assieme. Ho presentato tutti i miei riff ai ragazzi, in particolare il materiale che ritenevo più forte, e per alcune settimane ci abbiamo lavorato. Devo dire che questa esperienza si è rivelata molto eccitante e proficua, convivendo ci si conosce ancora meglio, si rafforzano i legami d’amicizia e soprattutto abbiamo vissuto la musica ininterrottamente. Dopo che i ragazzi sono tornati alle loro case io sono rimasto a finire i lavori, scrivendo tutti i testi, provando diverse idee per gli assoli di chitarra e sistemando i brani. La potenza dei nuovi pezzi mi ha ispirato la trama delle canzoni, così è nato ‘Concussion Protocol’, io lo definisco un incubo heavy metal, il disco più potente e devastante che i Vicious Rumors abbiano mai fatto. Infine sono andato in studio di registrazione ed insieme al produttore abbiamo realizzato un demo di quattordici canzoni, da cui ne abbiamo scelte undici per il disco. I lavori in studio sono partiti a ottobre 2015 ed abbiamo terminato il 10 febbraio dell’anno successivo. Alla fine, facendo i conti, realizzare ‘Concussion Protocol’ ci ha portato via un anno di duro e intenso lavoro, posso dirti che si tratta del più intenso lavoro in studio a cui ho preso parte, non potrei essere più fiero di ciò che siamo riusciti a realizzare”.
I VICIOUS RUMORS NON SONO CERTO FAMOSI PER AVER SCRITTO DEI CONCEPT ALBUM, COSA TI HA SPINTO A FARE QUESTA SCELTA PER “CONCUSSION PROTOCOL”?
“Sono sempre stato molto fiero di ciò che i Vicious Rumors hanno fatto in tutti questi anni, io e gli altri ragazzi della band da sempre cerchiamo di portare avanti il nostro marchio di fabbrica senza tradire il nostro passato, ma allo stesso tempo ci piace presentare elementi di novità in ogni nostro nuovo disco. Non esistono due dischi dei Vicious Rumors che suonino allo stesso modo, anche a metà anni Ottanta ai tempi della nostra line-up più classica con Carl Albert ogni nostra nuova uscita conteneva idee differenti e mai apparse prima. Il discorso è semplice: io non voglio riposare sugli allori, il mio intento, ogni volta che dobbiamo pubblicare un nuovo disco, è spingere la band ad un livello superiore, voglio fare sempre passi avanti, non guardare al passato. Certo, allo stesso tempo è importante mantenere tutte le caratteristiche del nostro sound e della nostra personalità, ma in un contesto di evoluzione. Io e Larry Howe siamo cresciuti insieme da fan sfegatati dei Led Zeppelin; tu sai perché i Led Zeppelin erano così speciali, così unici, così inimitabili? Loro erano in grado di suonare un sacco di stili musicali differenti, in modo perfetto, ma riuscivano a far suonare il tutto in modo fottutamente Led Zeppelin, capisci cosa intendo? Avrebbero potuto suonare anche il country, ma tutti avrebbero riconosciuto i Led Zeppelin! Io, nel mio piccolo, ho cercato di fare la stessa cosa con i Vicious Rumors, abbiamo elementi del nostro sound classico, ma ogni volta mettiamo dentro nei pezzi qualcosa in più. Perché quindi non provare a scrivere un concept album? ‘Concussion Protocol’ è stato una grande sfida e io sono molto orgoglioso del risultato ottenuto. Nella nostra musica si possono trovare elementi di heavy metal, di power metal o di thrash metal e messi insieme suonano tutti fottutamente Vicious Rumors!”.
COME DICEVI, IN OGNI NUOVO LAVORO, I VICIOUS RUMORS PORTANO SEMPRE ELEMENTI NUOVI. QUAL E’, SECONDO TE, IL CONFINE TRA LASCIAR SPAZIO ALL’EVOLUZIONE E NON SNATURARE LA PROPRIA IDENTITA’ MUSICALE?
“Credo che entrambi i fattori debbano essere tenuti in considerazione. Da una parte mi piace lasciar fluire la mia ispirazione, senza guinzagli o manette, e cogliere il momento magico che può essere un’idea buona, un riff o una melodia che mi viene in testa. Durante il periodo di realizzazione delle demo di ‘Concussion Protocol’ avevo in testa la chiara intenzione di scrivere il disco più cattivo e potente dei Vicious Rumors. Volevo potenza, eccitazione, un concept devastante, un incubo in musica che contenesse il trademark della nostra band. Vedi, stiamo vivendo nell’era di internet, noi siamo tre ragazzi che vivono in California, uno sloveno ed un olandese: al giorno d’oggi per noi sarebbe stato facilissimo lavorare a distanza, ognuno da casa propria, perché tramite internet è ormai banale spedirsi la musica su cui lavorare. Tantissime band lo fanno, ma io sin dall’inizio non ho voluto lavorare in questo modo. Ho voluto invece coltivare la band, unirla e suonare tutti insieme in una stanza come si faceva tanti anni fa! Ricollegandomi alla tua domanda, questo per me vuol dire non snaturare la nostra identità musicale, sono sicuro che chi ascolterà ‘Concussion Protocol’ si renderà conto che i Vicious Rumors sono un vero gruppo e non musicisti che si mandano mail e lavorano a distanza”.
IN AMERICA AVETE IL GRAVE PROBLEMA SUL DIRITTO O MENO DI POSSEDERE ARMI CHE STANNO CAUSANDO DIVERSI OMICIDI, DA NOI IN EUROPA STIAMO VIVENDO UN PERIODO MOLTO OSCURO E DRAMMATICO A CAUSA DEL TERRORISMO. QUESTI EVENTI QUANTO HANNO INFLUITO NELLA SCRITTURA DEL CONCEPT DI “CONCUSSION PROTOCOL”?
“Senza ombra di dubbio le tragedie da te citate che stanno causando un periodo nero per l’uomo sono state un fattore di assoluta influenza per la scrittura del concept. Se ci pensi, già ai tempi del nostro disco ‘Digital Dictator’ noi parlavamo del declino dell’era digitale… questa volta, amico mio, siamo messi molto peggio, questa è l’era dei disastri globali. Che si tratti di terrorismo, xenofobia, terremoti o tsunami, sono tutti disastri che ci stanno mettendo veramente a dura prova. ‘Concussion Protocol’ è stato pensato come l’ultimo disastro, quello definitivo, l’incubo più spaventoso dove il nostro pianeta viene distrutto in un sol momento. In quel preciso istante non c’è una religione migliore delle altre, non c’è un uomo più ricco degli altri, siamo tutti esseri umani sulla Terra destinati a condividere la stessa sorte. Non c’è un Dio che possa salvarci! Ho cercato di scrivere la storia più brutale e oscura possibile, ogni canzone possiede grande tensione e violenza. ‘Concussion Protocol’ è un prodotto generato dal mondo in cui stiamo vivendo”.
GEOFF, QUINDI PER TE NON C’E’ PROPRIO LUCE ALLA FINE DEL TUNNEL?
“E’ così, ‘Concussion Protocol’ è un incubo totale che si conclude con la distruzione del mondo. Musica e testi si fondono alla perfezione, so di essere ripetitivo, ma la parola incubo è quella che descrive meglio questo lavoro”.
CONSIDERI QUINDI “CONCUSSION PROTOCOL” COME IL VOSTRO MIGLIOR DISCO DI SEMPRE?
“Mettiamola in questo modo, penso che i nostri dischi classici abbiano resistito egregiamente alla prova del tempo, ma l’energia e l’impatto di ‘Concussion Protocol’ sono inarrivabili all’interno della nostra discografia. Saranno poi i fan a decidere quale sia il loro disco preferito, ciò che mi auguro è che chi ci ascolta prenda in considerazione tutto il ‘pacchetto’ Vicious Rumors, siamo una band che spacca il culo a suon di heavy metal da trentacinque anni. Dal 1985 ad oggi non abbiamo mai smesso di sfornare grandi dischi, onesti e pieni di sana attitudine. I Vicious Rumors sono da quasi quattro decadi on the road, credo che pochi possano vantare un traguardo come questo. Su ‘Concussion Protocol’ io e gli altri ragazzi della band abbiamo dato davvero il massimo, a livello di songwriting, di parti di chitarra, di testi, di parti vocali, ogni aspetto è stato curato con il cuore. Per ritornare alla tua domanda, non so se ‘Concussion Protocol’ sia il nostro miglior lavoro di sempre, ma di certo posso dirti che si tratta di un disco davvero speciale”.
RISPETTO A MOLTE BAND, ANCHE MOLTO PIU’ FAMOSE, VA DATO ATTO AI VICIOUS RUMORS DI NON AVER MAI PERSO QUELLA RABBIA E QUELLA CATTIVERIA IN GRADO DI TRASFORMARE UN DISCO IN UN GRANDE DISCO DI HEAVY METAL.
“Sono davvero felice di sentire queste parole da parte tua, perché come dico sempre, nessuno può farci fuori: business, mode, case discografiche…nessuno! Sono semplicemente orgoglioso di far parte una band sempre in prima fila per la causa dell’heavy metal. Da noi si sa cosa aspettarsi, siamo conosciuti, abbiamo una solida base di fan che consideriamo come una vera famiglia! Nel 2016, trentasette anni dopo la prima formazione dei Vicious Rumors, abbiamo scritto il nostro disco più distruttivo, questo ci rende molto felici e fiduciosi per il futuro”.
IN TUTTI QUESTI ANNI LA LINE-UP DELLA BAND HA SUBITO INNUMEREVOLI CAMBIAMENTI. OGGI I MEMBRI PIU’ GIOVANI DEL GRUPPO SUONANO CON TE DA UN PAIO D’ANNI. CONFIDI DI AVER TROVATO UN PO’ DI STABILITA’?
“Nessuno sa cosa succederà in futuro, oggi posso dirti che sento una vera e sincera chimica all’interno della band. Siamo sì musicisti, ma soprattutto grandi amici a livello personale. Per quanto mi riguarda da anni non provavo emozioni così forti nel suonare insieme alla band, credo che sia una delle migliori formazioni che abbiamo mai avuto. Ti rivelo una cosa, come leader della band non avrei mai pensato qualche anno fa di mettere insieme una formazione così internazionale, avrei puntato su musicisti americani, anche per una questione logistica. Invece sono stato smentito e Nick e Tilen, oltre ad essere musicisti straordinari e professionali, sono persone veramente belle con cui ho costruito un rapporto molto intenso. Qualcuno potrebbe non essere d’accordo, ma io penso che all’interno di una band il fattore principale per la sopravvivenza sia la chimica, l’alchimia che unisce tutti i membri fra di loro. Mi sento fortunato ed eccitato all’idea di tornare a suonare dal vivo i nuovi brani di ‘Concussion Protocol’, dal 20 ottobre saremo in Europa in tour e vi garantisco che offriremo un grande show. Non vedo l’ora di tornare in Italia, dalle vostre parti siamo sempre stati benissimo, ci vediamo presto!”.
A PROPOSITO DI ITALIA, SAI CHE I METALLICA SONO DIVENTATI TESTIMONIAL DI UN NOTO BRAND DI MODA ITALIANA?
“Sinceramente non me ne frega nulla. Per me la cosa più importante sono i nostri fan. Negli anni abbiamo dovuto combattere con chi voleva farci fuori, con hater, con chi ha cercato di affossare i Vicious Rumors ed è stato solo grazie ai nostri fan se siamo ancora qui. Noi cerchiamo di ripagarli offrendo loro la musica migliore, fatta con cuore e passione e dando il 110% di noi. E’ la musica che conta, non le altre cazzate”.
RIPRENDENDO IL TUO DISCORSO, HAI MAI PENSATO UNA VOLTA, TROVANDOTI A DOVER AFFRONTARE TUTTE LE DIFFICOLTA’ DI CUI PARLAVI, DI MOLLARE?
“Ogni volta che ci sono rapporti di business, nascono momenti buoni e grosse perdite. Sarei disonesto se ti dicessi che è sempre stato tutto un rose e fiori, abbiamo passato momenti davvero molto difficili. Per me, però, la cosa ancor più difficile da affrontare sarebbe stata non comporre più musica, non suonare più dal vivo e non far parte di una band. Di fronte a questo pensiero, tutto il resto si poteva superare e così ho fatto. Alla fine, dovendo fare un bilancio, mi sento molto fortunato ad essere ancora qui dopo trentasette anni e ad avere la possibilità di scrivere nuova musica, pubblicare nuovi dischi e poter viaggiare per suonare”.
“CONCUSSION PROTOCOL” VERRA’ PUBBLICATO ANCHE IN UNA GRANDIOSA VERSIONE IN DOPPIO VINILE…
“Guarda, è arrivata nelle mie mani proprio pochi giorni fa. E’ uno stupendo gatefold con due vinili rossi, ma la cosa bella è che dentro ci sarà anche il CD di ‘Concussion Protocol’, così i fan potranno ascoltare entrambi i formati. Anche la versione CD digipack è semplicemente fantastica, la nostra etichetta ha lavorato davvero bene”.