Quella che vi accingete a leggere è una breve ma cordiale chiacchierata con il carismatico leader dei W.A.S.P., Blackie Lawless. In occasione della release della seconda parte del concept “The Neon God”, ed in concomitanza della calata in suolo italico della band americana, abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere (di numero) con un personaggio che come sempre si è dimostrato di spiccata intelligenza, cordiale e disponibile al dialogo. Il tempo è l’unica cosa che ci è mancata, in una decina di minuti abbiamo tentato di carpire più informazioni possibili sull’ultima fatica degli statunitensi.
BLACKIE, PRIMA DI PARLARE DEL NUOVO ALBUM ,SEI SODDISFATTO DI COME E’ STATA ACCOLTA LA PRIMA PARTE DEL CONCEPT “THE NEON GOD”?
“A oggi non saprei risponderti, perché la tua domanda non e’ così facile come sembra. Ho lavorato moltissimo tempo su questi due dischi, che a mio avviso avrebbero dovuto uscire insieme sotto forma di doppio cd. A oggi sono ancora troppo immerso nel progetto per darti un parere distaccato e razionale. Credo che ci vogliano almeno due anni per capire se un disco è effettivamente riuscito a far breccia nel cuore dei fans.”
PARLANDO DEL SECONDO CAPITOLO DEL TUO CONCEPT, E’ IMMANCABILE NOTARE COME LA MUSICA SIA PIU’ RUVIDA E DIRETTA RISPETTO ALLE ATMOFERICHE CANZONI DELLA PRIMA PARTE.
“Hai perfettamente ragione, le canzoni di ‘The Neon God Part II’ sono più dirette per un motivo semplicissimo: nel primo capitolo della saga il protagonista è bambino e il suo raffrontarsi con il mondo avviene in toni più dolci, quasi più fiabeschi perché in un certo senso, l’innocenza e la purezza che avvolgono la tenera età fanno sì che le esperienze quotidiane vengano viste in toni più pacati. Con il nuovo disco, il protagonista è ormai adulto e si scontra in termini nudi e crudi con ciò che lo circonda. Possiamo dire che la musica del concept segue e si evolve con l’incalzare degli avvenimenti.”
VERO, PERO’ LE MELODIE DI “THE NEON GOD PART II” SONO SPESSO RIPRESE PARI PARI DAL PRIMO EPISODIO.
“Quello che hai toccato è un argomento spinoso, e riprende il discorso di prima in cui ti spiegavo che avrei voluto che questo concept fosse uscito come doppio cd e non in momenti diversi. Pubblicato a distanza di diversi mesi, per molti ‘The Neon God Part II’ può essere frainteso come una copia, un tentativo di prendere pari pari le parti migliori del primo disco. E’ invece necessario considerare nella globalità questi due dischi, come se fossero un tutt’uno, una sorta di opera metal. Se le melodie di certe canzoni si ripete è per evidenziare una stessa idea, una stessa situazione o sensazione del protagonista in parti differenti della ‘narrazione’, durante età diverse, capisci ciò che intendo? Purtroppo la casa discografica probabilmente temeva che non fosse il momento migliore per pubblicare un doppio cd, così è stata optata questa scelta.”
LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI FAN HA PARAGONATO “THE NEON GOD” AL VOSTRO ALTRO GRANDE CONCEPT “THE CRIMSON IDOL”. COSA NE PENSI?
“Penso che sia una cosa normale mettere a confronto questi due nostri concept. Ti svelo un segreto, per me è stato molto più semplice comporre ‘The Crimson Idol’, rispetto al nuovo disco. A livello di testi, ‘The Neon God’ vince sotto ogni aspetto, sono molto più profondi e mi hanno portato via molto tempo in più. Poi. Come ti dicevo prima, sono ancora tanto immerso nei nuovi brani da non riuscire a darti un giudizio effettivamente oggettivo, la cosa migliore è far trascorrere un po’ di tempo, poi se in futuro ci ritroveremo a chiacchierare sull’argomento, potrò risponderti in modo più esauriente.”
VISTO CHE HAI TIRATO IN BALLO I TESTI DELLE TUE CANZONE, QUANTO LI CONSIDERI IMPORTANTI NELLA TUA MUSICA?
“I testi sono molto importanti, ma non più della musica. Nella carriera dei W.A.S.P. sono stati pubblicati dischi in cui l’aspetto più difficile è stato quello di scrivere i testi delle canzoni rispetto alla musica, mentre in altri casi la trama delle canzoni viene stesa facilmente e la musica porta via mesi e mesi di lavoro. Queste sono le regole del gioco, non studio nulla a tavolino, certo ritengo i testi una parte fondamentale della canzone. Avere una bella musica abbinata a frasi idiote farebbero perdere molto fascino alla canzone stessa, e vale il viceversa. A mio avviso liriche e musica devono essere poste allo stesso livello.”
DOPO L’ESPERIENZA IMPEGNATIVA DI UN DOPPIO CONCEPT ALBUM, CREDI CHE IN FUTURO TI CIMENTERAI NUOVAMENTE IN UN’IMPRESA DEL GENERE?
“Nel futuro tutto è possibile, chi può sapere cosa succederà? Se oggi ti dessi una risposta, magari questa non sarebbe valida fra un paio d’anni. Scrivere ‘The Neon God’ effettivamente mi ha portato via parecchia energia, ma ciò non vuol dire che in futuro non comporrò più dei concepì album. Sono molto soddisfatto del risultato del mio lavoro, e se anche i fans lo saranno, per me ci sarà lo stimolo per rifare, magari fra qualche tempo, un opera di questo tipo.
IL TEMPO E’ TIRANNO E SIAMO ARRIVATI ALLA FINE. POSSIAMO DIRE CHE LA LINE-UP DEI W.A.S.P. è FINALMENTE STABILE?
“A oggi direi di sì. C’è feeling con i ragazzi, brave persone dal lato umano e musicisti molto in gamba. Sia Darrell che Mike sono musicisti molto preparati e dal vivo riportano la band ai tempi d’oro. Gli assoli di Darrell sono semplicemente fantastici…”