WATAIN – Alchimia nucleare

Pubblicato il 31/10/2017 da

Intervista raccolta da Niklas Göransson e originariamente pubblicata su bardomethodology.com.
Traduzione e adattamento a cura di Luca Pessina e Sara Sostini.
Ulteriori interviste di Niklas Göransson presenti nel nostro archivio: Antaeus, Bolzer, Death Worship/Blasphemy.

I black metaller svedesi Watain ritornano con un nuovo album. Il frontman Erik Danielsson condivide con noi le sue riflessioni sul dovere fare i conti con censura e annullamenti, sul riprendersi da un esaurimento e sul venire criticati da quella stessa scena underground da cui il gruppo è emerso.

– “Trident Wolf Eclipse” contiene otto canzoni ed è il nostro album più breve e, credo di poterlo affermare, anche il più diretto. Fra tutti gli anfratti che abbiamo esplorato con il nostro vecchio repertorio, sono dell’idea che questo contenga parte del nostro materiale più valido e rilevante.

IL SESTO FULL-LENGTH ALBUM DEI WATAIN E’ STATO COMPOSTO NEI QUATTRO ANNI TRASCORSI DA “THE WILD HUNT”, USCITO NELL’AGOSTO 2013.
– Sembra un periodo piuttosto lungo, ma si dovrebbe tenere conto del tempo trascorso ad alimentare le immense fornaci dei Watain in quegli anni. Ci siamo mossi con i nostri tempi e, come risultato, abbiamo rotto il nostro tipico ciclo di tre anni; ci ha fatto bene procedere così e sradicare le vecchie abitudini.

NONOSTANTE IL NUOVO SOUND OFFRA ALCUNE SORPRESE – COME VARIE PARTICOLARI DERIVE ORCHESTRALI – SIA GLI AMPOLLOSI ELEMENTI RINTRACCIABILI NELLA TITLE TRACK DI “THE WILD HUNT”, SIA LA VOCE PULITA DI ERIK SU UN PEZZO COME “THEY RODE ON” SONO IN LARGA PARTE ASSENTI. HO NOTATO CHE IL BRANO PIU’ POPOLARE DEI WATAIN SU SPOTIFY E LAST.FM E’ PROPRIO QUEST’ULTIMO, QUINDI MI VIENE DA PENSARE CHE VI FOSSE UNA RICHIESTA PER QUALCOSA SU QUEL REGISTRO. TUTTAVIA E’ ALTRETTANTO VERO CHE SI TRATTI DI UNO DEI BRANI PIU’ DISCUSSI DEL REPERTORIO…
– La gente a questo punto dovrebbe avere notato che non abbiamo paura di compiere dei salti notevoli e di avventurarci in nuovi mondi sonori. “Trident Wolf Eclipse” non è altro che l’ennesima dimostrazione di ciò, nonostante tutto sommato si muova nella direzione opposta di “They Rode On”. Comunque, non direi che l’album sia completamente privo di elementi più epici e raffinati. Secondo me, parti di “Teufelsreich”, così come l’intera “The Fire of Power”, derivano da simili fonti di ispirazione alla base di quel pezzo che hai citato. Tuttavia è evidente come l’album nel suo insieme sia un’opera completamente singolare. Non abbiamo mai cercato di costruire ponti fra i nostri album: ognuno di essi dovrebbe essere visto come un monolite a sè stante, con la sua sua storia da raccontare.

AVETE PARTECIPATO TUTTI AL PROCESSO DI COMPOSIZIONE QUESTA VOLTA?
– Sì. Anche se io ho scritto la maggior parte della musica, devo dire che Pelle è stato quello che ha contribuito più di ogni altro a raffinare il disco in termini di atmosfera e approccio generale. Anche Håkan ha portato del materiale, come al solito, compreso uno dei brani che considero uno dei più importanti del disco: “Towards The Sanctuary”.

NONOSTANTE HÅKAN ABBIA SUONATO SUL DISCO, AL MOMENTO NON FA PARTE DELLA FORMAZIONE LIVE DEI WATAIN. COSA CHE VA AVANTI DA UN PO’ DI TEMPO. AL SUO POSTO E’ STATO RECLUTATO EMIL SVENSSON DEI DEGIAL, UN ALTRO VOSTRO CONCITTADINO.
– La situazione è semplice: Håkan pensa di averne avuto abbastanza dei tour, almeno per il momento. Non suona dal vivo, ma resta parte integrante dei Watain. Mentre io sono ancora piuttosto contento all’idea di viaggiare per il mondo per presentare la nostra musica davanti ad altre persone, posso comprendere a pieno le ragioni di qualcuno che ha vissuto quel tipo di vita per tantissimi anni e ne è ormai stanco. Tutti noi rispettiamo la sua decisione e, siccome siamo stati fortunati nel trovare Emil come sostituto, non abbiamo mai avuto alcun problema in tal senso. Emil svolge il suo ruolo molto seriamente ed è un batterista pazzesco.

TU STESSO SEI IN ORIGINE UN PERCUSSIONISTA. SE LA MEMORIA NON MI TRADISCE, FU QUESTO RUOLO A FARTI LASCIARE LA CASA DEI TUOI GENITORI PER TRASFERIRTI IN UNA SALA PROVE ASSIEME A DAVE LEPARD. NOTO AI PIU’ PER LA SUA MILITANZA NELLA SLEAZE ROCK BAND CRASHDÏET, LEPARD E’ STATO SENZA DUBBIO UNO DEGLI INDIVIDUI PIU’ FOLLI AD AVER FATTO PARTE DELLA SCENA METAL SVEDESE. E’ MORTO NEL 2006.
– Sono stati bellissimi momenti, li vivrei nuovamente ogni giorno se potessi. Dave è stato un buon mentore in pazzia e vera opposizione al mondo. Mi ha insegnato tanto sulla differenza fra il volere essere un ribelle ed esserlo veramente. Negli anni che abbiamo passato assieme, è diventato un caro amico di tutti noi nei Watain e non posso che affermare che abbia lasciato un segno nella band.

– IL CHORUS DI “DEVIL’S BLOOD” NON RISALE A QUEL PERIODO?
– Sì, quel chorus fantastico è stato scritto da Dave, in origine per i Crucifire, una band in cui suonammo insieme per breve tempo. Vi sono numerose storie incredibili su di lui. Era una persona speciale: un individuo ordinario necessiterebbe di cento vite per vivere tutti gli eventi di cui Dave si è reso protagonista nella sua breve visita sulla terra. Persone come lui lasciano senza dubbio il segno.

MENTRE UN NUMERO CRESCENTE DI BLACK METAL BAND SI STA OGGI RITROVANDO A DOVERE FARE I CONTI CON VARI TENTATIVI DI ANNULLARE I LORO CONCERTI, I WATAIN SONO ABITUATI A SIMILI SITUAZIONI ORMAI DA UN DECENNIO. NEL 2007 SONO STATO MESSO A CONOSCENZA DI UNO SCAMBIO DI EMAIL FRA TE E IL PROMOTER DI UN FESTIVAL TEDESCO SU UNA SIMILE CIRCOSTANZA. L’HO RECUPERATO DAI MIEI ARCHIVI MENTRE MI PREPARAVO PER QUESTA INTERVISTA…

“Hail Eric!
Non so cosa dire.
Ieri ho ricevuto una telefonata dalla polizia nella quale mi è stato detto che due band non possono partecipare al festival. Le band sono gli Eternity e i Watain.
Sono davvero dispiaciuto, ma la polizia mi ha avvertito che se una di queste band suonerà il concerto verrà interrotto.
Andrò alla polizia per riferirgli che non siete un gruppo nazista, che non siete mai stati e che non lo sarete mai.
Per fare ciò ho bisogno di una tua dichiarazione, quindi se possibile dovresti mandarla via fax o email al più presto.
Spero che ciò ci aiuti ad avere il permesso per farvi suonare”.

ED ECCO LA TUA RISPOSTA:

“Questa è la nostra dichiarazione:

“VAFFANCULO! Lo scorso anno siamo stati in tour in Europa, USA, Messico e Sud America e MAI abbiamo sperimentato in queste nazioni la stessa ostilità e la stessa riluttanza ad accoglierci che riscontriamo in quel buco di culo di Germania. Perchè cazzo pensate che ci interessi il nazismo quando l’unica cosa che vogliamo è ridurre in cenere il vostro patetico paese? Non incolpateci per gli errori dei vostri nonni, noi pisciamo sulle loro tombe! Hail Stalin!”

Ecco qua.

LA COSA FENOMALE E’ CHE FUNZIONO’ E AI WATAIN VENNE DATO IL PERMESSO DI SUONARE. FORSE VI E’ UNA LEZIONE DA IMPARARE QUI.
– Abbiamo dovuto scrivere un buon numero di dichiarazioni nel corso degli anni e credo che dovremo farlo ancora tante volte in futuro. Questi imbecilli devono essere umiliati pubblicamente per la loro paura e i loro ritardi mentali. Questo è il prezzo che devono pagare ogni volta che accusano erroneamente gente come noi per qualsiasi sciocchezza di cui loro hanno paura. Tuttavia voglio aggiungere una cosa: in un contesto black metal, ciò che sta avvenendo di recente con gli antifa non è qualcosa di esclusivamente negativo. Questi eventi stanno almeno portando tutto ad un livello più radicale, dove molti sono finalmente costretti a prendere decisioni, esporsi e, in vari casi, rendersi conto che non sono affatto quei duri bastardi che hanno sempre pensato di essere.

DOV’E’ IL BENEFICIO IN TUTTO QUESTO?
– Si tratta di fare capire a certe persone che non sono in cima alla catena alimentare. Ciò può essere una bella lezione per qualcuno che è desideroso di apprendere. Peccato che tutto nasca da deliranti accuse lanciate da cacciatori di streghe vegetariani in merito a opinioni politiche fuori legge. E’ tutto molto noioso. Totale intolleranza contro intolleranza (risate, ndR)? L’abisso vi consumerà tutti…

VA TUTTAVIA SOTTOLINEATO CHE NON TUTTI GLI ANNULLAMENTI SONO STATI CAUSATI DA MOTIVI DI STAMPO POLITICO. TI HO INCONTRATO ALL’EDIZIONE 2011 DELLO SWEDEN ROCK FESTIVAL MENTRE STAVI INFORMANDO PELLE DI UNA CONVERSAZIONE CON IL VOSTRO MANAGER, NELLA QUALE TI ERA STATO RIFERITO CHE ERAVATE STATI MOLLATI DALLA BOOKING AGENCY RTN-TOURING E CHE NON ERAVATE PIU’ BENVENUTI A MOLTI FESTIVAL ESTIVI. SE RICORDO BENE, QUESTA ERA STATA LA CONSEGUENZA DI UNA BRAVATA IN GERMANIA, DOVE UN PROMOTER AVEVA ANNULLATO UNO SHOW PERCHE’ PREOCCUPATO DAL VOSTRO USO DI FUOCHI. IL TUTTO ERA STATO SEGUITO DA UNA RISSA CON LA SECURITY E DA UN VOSTRO COMUNICATO IN CUI INVITAVATE I FAN A DARE FUOCO AL LOCALE.
– Sì, il tuo resoconto è abbastanza accurato. In breve, eravamo reduci da tre date in Germania, Austria e Svizzera, durante le quali vi erano stati alcuni piccoli incidenti, tutti ingigantiti dai soliti noiosi organizzatori. Un fuoco qui, una scazzottata là, un concerto annullato… e all’improvviso la gente inizia a gridare in preda al panico e alla disperazione davanti alla nostra esistenza. Non è stata la prima volta che abbiamo dovuto fare i conti con certi piagnistei e di certo non sarà l’ultima.

L’ECCITANTE ESPERIENZA ALLO SWEDEN ROCK SI CONCLUSE CON UNA ZUFFA DI PRIMA MATTINA FRA TE E IL CO-PROMOTER DI UN FESTIVAL TEDESCO CHE AVEVA ANNULLATO LA VOSTRA PRESENZA QUEL GIORNO. PER SOMMA ESASPERAZIONE DI QUEL TIPO, I WATAIN VENNERO POI AGGIUNTI NUOVAMENTE AL BILL DEL FESTIVAL IN SEGUITO ALLE PROTESTE DEI FAN CHE AVEVANO ACQUISTATO IL BIGLIETTO.
– Proprio come il festival, le brave persone di RTN realizzarono di avere commesso un errore scaricandoci e ancora oggi lavoriamo con loro.

UNO POTREBBE PENSARE CHE TU ABBIA UN DEBOLE PER I PROMOTER FORZATI A TRATTARE CON IL CAOS BLACK METAL, ESSENDO STATO ANCHE TU STESSO NELLA MEDESIMA POSIZIONE. LA PRIMA VOLTA CHE HO SENTITO PARLARE DI ERIK DANIELSSON È STATO NEL 1999, QUANDO ORGANIZZASTI UN CONCERTO AD UPPSALA, CON PROTAGONISTI TRA GLI ALTRI MALIGN E DARK FUNERAL. FU UNA GLORIOSA SERATA DI PAZZIA E METAL OLD-SCHOOL, UNA GRANDIOSA CONGREGA DEI PIÙ RIPUGNANTI PERSONAGGI DELLA CONTEMPORANEA SCENA SVEDESE.
– Che serata! Fanatismo, tensione e passione, improvvise esplosioni di violenza, la maggior parte del pubblico in possesso di un qualche tipo di arma, un profondo senso di diabolicità… black metal totale! E’ impossibile rendere giustizia a quell’atmosfera con le parole. Non lo so se è la nostalgia a parlare, ma mi sembrava veramente fosse così ai concerti black e death di quei giorni in Svezia. Fa strano dire ‘quei giorni’ ma credo che si possa definire così ora la fine degli anni Novanta, no?

CONTANDO CHE STIAMO PARLANDO DI DUE DECADI E GROSSOMODO DI TRE DECIMETRI DI CAPELLI LUNGHI FA, SONO TENDENZIALMENTE INCLINE A CONCORDARE.
– Una delle ultime volte che ho sperimentato un’atmosfera simile è stato in Francia, al castello della Legione Nera fuori Nimes, quando abbiamo incontrato Mütiilation e Deathspell Omega per la prima volta. E nell’intero tour dei Dissection nel 2004. Ora che ci penso, ogni tanto questa sensazione ritorna, ma era sicuramente più frequente vent’anni fa.

MENTRE ERAVATE IN TOUR IN SUD AMERICA NEL 2010, TU HAI COMINCIATO A SENTIRTI GIORNO DOPO GIORNO SEMPRE PIÙ GIÙ DI CORDA FINCHÈ NON SEI COLLASSATO DOPO TRE CANZONI A SANTIAGO, CAPITALE DEL CILE. IL GIORNO SEGUENTE, DOPO UNA SNERVANTE GIORNATA DI NUMEROSI TEST ALL’OSPEDALE DI SÃO PAOLO, TI È STATO DIAGNOSTICATO UN ESAURIMENTO NERVOSO.
– Dopo tre mesi di costante tour in supporto di “Lawless Darkness” ero semplicemente svuotato di ogni energia fisica e mentale. Non è così strano, forse. Non essere in grado di arrivare alla fine di un concerto è stato fottutamente esasperante, ma non ho potuto farci proprio niente.

PROPRIO QUESTO HA SVOLTO LA FUNZIONE DI CATALIZZATORE PER DELLE ALTRE CALAMITÀ.
– Diciotto persone furono accoltellate quella notte subito dopo che lasciai il palco. L’accoltellatore era un giovane fan il quale – da quanto mi è stato riferito – aveva forgiato una lama speciale per l’occasione. Così il personale dell’ambulanza che si stava occupando di me nel backstage è dovuto correre via per assistere i feriti mentre io ero sdraiato su una barella aspettando di morire nella periferia di Santiago. Che nottata!

DA QUANTO SO, È DIFFICILE RIPRENDERSI DA UN ESAURIMENTO NERVOSO, CI VUOLE MOLTO DI PIÙ CHE DEL SEMPLICE RIPOSO.
– Il recupero è stato lungo ma, come la dura esperienza della malattia, un’esperienza veramente significativa, un bello stimolo in termini di crescita personale e forza mentale. Il modo in cui i Watain conducono la propria performance sul palco richiede un prezzo. Non importa quanto gratificante o trascendente esso sia, ma richiede un qualcosa in cambio e forse in quel momento lì ho pagato una parte di quanto dovevo. Oggi prendo molto più seriamente l’allenamento fisico e mentale in termini di potenziamento e rilassamento, cosa che mi permette di vivere esperienze più forti.

NONOSTANTE SIANO RIMASTI LÌ PER MOLTO PIÙ A LUNGO DEI MAGGIORI GRUPPI BLACK METAL, ORA I WATAIN SEMBRA CHE ABBIANO DEFINITIVAMENTE RAGGIUNTO IL PUNTO IN CUI SI PERDE IL FAVORE DI QUELLO CHE È TRADIZIONALMENTE DEFINITO COME ‘UNDERGROUND’. ALMENO QUESTA È L’IMPRESSIONE CHE SI HA DOPO AVER FATTO UN GIRO TRA FORUM E COMMENTI VARI.
– Sono sempre stato scettico riguardo i forum, tipo Full Moon Productions, Krieg e tutta quella merda là. Quando erano ancora all’inizio mi capitava abbastanza spesso di passarci – principalmente per tenermi aggiornato su tutte le nuove release che sono uscite all’improvviso quando l’underground si è trasferito nel digitale. Ma alla fine ho realizzato di come il novantacinque percento dei contenuti fosse una perdita di tempo, una schifezza inutile. A quel tempo, metà delle persone che ora passano i loro miserabili giorni sui forum di oggi erano lontane anni luce dal momento in cui avrebbero cercato per la prima volta su Youtube i Necrovore.

SONO CURIOSO DI SAPERE SE IL VENTENNE ERIK DANIELSSON, CON L’INQUADRAMENTO PER IL BLACK METAL CHE AVEVA ALLORA, SAREBBE STATO UN FAN DEI WATAIN DI OGGI.
– Da che ho memoria sono stato attratto da band che irradiano sincerità, sanità di principi ed integrità – tutte cose fondamentali per i Watain. Tenendo questo a mente, ho difficoltà a visualizzare la più giovane versione di me stesso che disapprova. Ad essere onesti, i Watain sono per larga parte la proiezione di tutto quello che sentivamo mancasse prima; modellato dagli esordi in accordo con le nostre specifiche idee di come dovesse essere un gruppo black metal. Sebbene abbia fatto progressi significativi in molti ambiti della vita da allora, questa filosofia è rimasta intatta negli anni.

MA NON TI IRRITA PER NIENTE ESSERE INSERITO NELLA STESSA CATEGORIA DEI CRADLE OF FILTH?
– Quello che queste persone pensano dei Watain e della nostra storia ventennale ha una clamorosa irrilevanza, per me, a meno che non siano cose positive. Sarei un pazzo a dare una qualsiasi importanza alle opinioni sul nostro lavoro di una vita da parte di un branco di teste vuote – opinioni ancora più patetiche considerando il fatto che questi individui non oserebbero mai confrontarsi con noi di persona. Questa è la consolidata natura degli insetti: stridono tutto il giorno ma appena sentono qualcuno che cammina si cagano sotto e stanno zitti.

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