Con soli tre album, i Wheel hanno conquistato un posto di rilievo all’interno dell’affollata scena progressive metal: attivo dal 2015, il gruppo finlandese ha esordito quattro anni dopo con “Moving Backwards”, mettendo già in mostra tutte le proprie qualità, mentre “Resident Human” del 2021 ha rappresentato un ulteriore passo in avanti, contraddistinto da una maggiore ricerca di un suono personale oltre che da affinate doti compositive.
Le attese per il nuovo “Charismatic Leaders” erano, per questo motivo, molto elevate e sicuramente il terzetto di Helsinki non le ha deluse, nonostante la defezione del bassista, pubblicando un album ambizioso e denso di contenuti, in cui non manca la solita perizia tecnica ma, soprattutto, i suoni sono più pesanti e una personalità che è cresciuta in maniera visibile.
Come sempre, il fiore all’occhiello rimangono i testi intelligenti e mai banali, un modo per dare uno sguardo al mondo che ci circonda raccontandone storture e difetti pur sempre con un’attitudine propositiva.
Di tutto questo abbiamo parlato con il cantante della band James Lascelle.
CIAO JAMES, BENVENUTO SU METALITALIA.COM E CONGRATULAZIONI PER L’ALBUM. IL VOSTRO DISCO PRECEDENTE, “RESIDENT HUMAN”, E’ USCITO TRE ANNI FA. COSA E’ SUCCESSO NEL FRATTEMPO? SAPPIAMO CHE AKI VIRTA HA LASCIATO LA BAND. CHI HA SUONATO IL BASSO SU “CHARISMATIC LEADERS”?
– Grazie! Io ho suonato il basso su “Empire”, “Porcelain” e nei primi quattro minuti di “The Freeze”, mentre Niilo Rytti, un vecchio compagno di band di Santeri, ha suonato sulle altre tracce. Ho scritto quasi tutte le parti di basso da quando abbiamo iniziato con la band, quindi non sembrava un grosso problema dover suonarne alcune io stesso, e Niilo aveva alcune idee interessanti per il basso (e per il suono in generale) che ci hanno convinto a chiedergli di suonare sul resto dell’album.
Da quando Aki se ne è andato (in buoni termini), avevamo già un sostituto per il nostro tour negli Stati Uniti nell’autunno del 2023 (Jyri Helko, che attualmente sta girando con noi, era stato prenotato per quel tour anche prima che Aki lasciasse) e il momento di andare in studio si avvicinava rapidamente. Abbiamo deciso che, per una volta, non avremmo preso una decisione affrettata e ci saremmo presi il nostro tempo per trovare il quarto componente nel modo migliore. Ora che l’album è uscito, questo sarà il nostro prossimo compito e ce ne occuperemo quando torneremo dal nostro tour nordamericano.
COME E’ STATO IL PROCESSO CREATIVO DI “CHARISMATIC LEADERS” RISPETTO A “RESIDENT HUMAN”?
– Penso che in pratica sia stato abbastanza simile: la principale differenza é che avevo un altro album e un EP in quanto ad esperienza da cui attingere quando l’ho composto. Scrivo ancora la maggior parte della nostra musica nel mio studio, suonando la chitarra e il basso io stesso e programmando la batteria prima di condividere le canzoni con la band per svilupparle ulteriormente.
Il mio obiettivo a lungo termine é rendere il processo più collaborativo e abbiamo fatto alcuni piccoli passi in questa direzione con “Charismatic Leaders”. Per la prima volta, una canzone è partita da una demo di batteria che Santeri mi ha inviato per la parte della strofa di “Saboteur”; io ho poi costruito tutto il resto a partire dal beat che ha composto. Inoltre, il nostro chitarrista solista Jussi ha scritto la sua prima canzone, “Caught in the Afterglow”, che poi ho arricchito con sintetizzatori, campioni di marimbula e produzione automatizzata. Ha anche composto l’assolo per “The Freeze”.
Quando stavo scrivendo “Resident Human”, nei primi giorni della pandemia, ero in una situazione molto più oscura, come credo fossimo in tanti. Mentre scrivevo la musica, il mondo sembrava cadere a pezzi intorno a noi e questo ha sicuramente influenzato l’umore della musica. Al contrario, “Charismatic Leaders” suona più audace e molto più pesante. Continuiamo a distillare la formula che costituisce la nostra band e, mentre cresciamo, miglioriamo la nostra comprensione di cosa sia esattamente Wheel e di chi vogliamo essere.
LA FORZA MOTRICE DIETRO I TESTI DI “PRESIDENT HUMAN” ERA LA FRUSTRAZIONE DOVUTA ALLA PANDEMIA. DI COSA PARLA IL NUOVO ALBUM? DI COSA TRATTANO I TESTI?
– “Resident Human” era principalmente guidato dalla crisi esistenziale che stavo vivendo durante il 2020. Improvvisamente, tutto il mio lavoro era stato cancellato e mi trovavo bloccato a casa, a dubitare delle mie scelte di vita e cercando di trovare alcune verità relativamente oggettive sulla natura della nostra esistenza, il nostro posto in un universo apparentemente ostile ma in ultimo indifferente, e cercando di accettare l’inevitabilità della morte attraverso i testi.
“Charismatic Leaders” è meno riflessivo. Il tema principale parte da un’osservazione che ho fatto riguardo ad un comportamento simile a quello dei leader di setta, da parte di figure politiche, culturali e aziendali che sembra essere più prevalente che mai. Il carattere di questi individui è sempre estremamente simile: titoli altisonanti, alti livelli di narcisismo, bassi livelli di empatia e audacia che possono sembrare simili a quelli di un genio, anche se non lo sono affatto. Esploro anche il nostro ruolo nella creazione di questi mostri moderni, che noi validiamo, abilitiamo e veneriamo, incoraggiandoli ulteriormente a continuare a fare ciò che fanno e spingendo altri a comportarsi allo stesso modo.
C’è qualcosa di affascinante e fondamentalmente umano nel bisogno di trovare qualcuno che possa darci le risposte che cerchiamo, dirci come vivere, come sentire o convalidare il nostro punto di vista e, purtroppo, questo ci rende facili bersagli per coloro che sono in posizioni di potere e che vedono gli altri solo come un mezzo per raggiungere i loro obiettivi. Non so se sia successo in modo organico o se sia così cinico come sembra, ma il manuale dei leader di setta viene usato più che mai dalle figure maggiormente influenti nella nostra società, e risulta pure estremamente efficace.
DIVERSE CANZONI SONO IN GRADO DI COMBINARE PERFETTAMENTE PASSAGGI CALMI CON ALTRI PIU’ PESANTI. COSA CERCATE DI TRASMETTERE A CHI VI ASCOLTA CON QUESTO TIPO DI DINAMICA?
– Penso che se cerchi di far sembrare tutto come un ‘dieci’ in intensità, finisci per farlo sembrare come un ‘sei’. Proprio come la felicità può essere sentita solo in contrasto con la sua assenza, ho sempre creduto che lo stesso valga per le sezioni pesanti nella nostra musica.
Le dinamiche sono uno strumento che può essere utilizzato per raccontare storie e, senza di esse, penso che la musica rischi di sembrare piatta. Scrivo sempre la parte strumentale prima di scrivere i testi e, facendo così, permetto ai testi di essere influenzati dall’umore della musica e di integrarsi perfettamente con il percorso dinamico.
“CHARISMATIC LEADERS” E’ L’ALBUM PIU’ PESANTE CHE AVETE REALIZZATO FINORA?
– Sì, ci sono ancora sezioni dinamiche ma i momenti più pesanti sono più heavy che mai!
ANALIZZANDO I SINGOLI PEZZI, “EMPIRE” SEMBRA UN’INVETTIVA FORTE, CON IL SUO RITORNELLO FINALE CHE GRIDA: “YOU’LL REAP WHAT YOU SOW”. E’ DEDICATA A QUALCUNO IN PARTICOLARE?
– “Empire” parla della causa legale che Fox News ha perso l’anno scorso, dopo che una società che produce macchine per il voto li ha citati in giudizio, con successo, per aver affermato che un software difettoso aveva causato il ‘furto di voti’ delle elezioni americane del 2020. In particolare, parla della mancanza di pena per gli individui che possedevano il canale di notizie: è stata data una multa enorme ma queste sono persone estremamente ricche, quindi ciò è in qualche modo insignificante, e così nessuno è finito in prigione.
Il solo scopo di certi media sembra essere quello di farci arrabbiare e di farci puntare il dito l’uno contro l’altro, piuttosto che rendere conto di quanto fanno i nostri leader, e funziona; non sono immune a cadere in questo tranello, ma lavorare a questo album mi ha reso più consapevole di come reagisco alle notizie.
Le ultime parole della canzone sono: “Double down and twist the knife/Pretender to the throne/While you mourn another life/And reap what you sow” (“Affonda e gira il coltello/Pretendente al trono/Mentre piangi un’altra vita/E raccogli ciò che semini“, ndr). Chiamano a raccolta coloro che romanticizzano un passato che non è mai esistito veramente e li armano fino a un punto in cui perderanno il controllo dell’esito delle loro azioni. Quando ciò accadrà, raccoglieranno ciò che hanno seminato.
DALL’ALTRO LATO, “THE FREEZE” E’ LA CANZONE PIU’ SORPRENDENTE DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE, CON IL SUO ARPEGGIO ACUSTICO ALL’INIZIO, L’ASSOLO E LA BATTERIA COSI’ PERCUSSIVA ALLA FINE. COME E’ NATA? DI COSA PARLA?
– Questa canzone ha impiegato molto tempo per essere scritta. I primi due minuti del brano sono stati sul mio hard disk per molto tempo. Originariamente li ho scritti quando stavo cercando idee per “Resident Human” e uno dei suoi riff più pesanti è simile a qualcosa che ho creato durante un soundcheck, quando supportavamo i Soen in Europa nel 2019.
Mettere tutto insieme ha richiesto mesi, e durante questo tempo ho buttato via circa quaranta minuti di musica che semplicemente non funzionava nella traccia.
Avevo una visione chiara di dove volevo che andasse l’umore della canzone, tranne che per i testi e, sebbene fosse estremamente faticoso, non è mai stata una fatica lavorare senza una direzione ben precisa da seguire.
Al contrario, le parole mi sono venute davvero rapidamente, cosa che non è mai successa da quando scrivo per gli Wheel, e non ci è voluto molto per capire cosa stavo cercando di articolare: la canzone parla di sentirsi sopraffatti e di dover superare il disagio, la paura e l’apatia che credo molti di noi provino quando sono sotto una tremenda pressione.
COME VI SIETE TROVATI A LAVORARE CON DUE PRODUTTORI DEL CALIBRO DI DANIEL BERGSTRAND E FREDRIK THORDENDAL?
– E’ stata un’esperienza incredibile: sono un grande fan dei Meshuggah e, per la prima settimana, ho fatto cento domande al giorno riguardo varie canzoni che hanno scritto e su come le hanno scritte e le hanno registrate. Fredrik è stato molto paziente e ha parlato apertamente del suo processo di lavorazione, il che è stato incredibilmente interessante per me.
Per l’album, sia Daniel sia Fredrik avevano molto da dire, in particolare sul suono della batteria e su come volevano che registrassimo le chitarre ritmiche. Penso che il loro sia stato un ottimo abbinamento per il nostro materiale più pesante e abbia fornito un grande contrasto con lo stile di mixaggio raffinato di Forrester Savell, il quale ha amalgamato tutto nel mix finale del disco.
LE VOSTRE CANZONI SONO PIENE DI COMPLESSITA’ MA SEMBRATE DARE MAGGIOR IMPORTANZA ALL’INTENSITA’ DEL MESSAGGIO PIUTTOSTO CHE AD UNO SFOGGIO DI CAPACITA’ TECNICHE. NELLA VOSTRA VISIONE DELLA MUSICA, QUANTO SPAZIO E’ DEDICATO ALLA TECNICA IN QUANTO TALE?
– A dire il vero, la tecnica fine a se stessa non mi ha mai interessato. Sono sempre stato più interessato al groove, all’umore, alla realizzazione del suono, all’arrangiamento e alla struttura. Non fraintendermi: la tecnica occupa un posto importante, ma credo che debba essere intricatamente legata allo sviluppo di una canzone, piuttosto che esserne il punto focale.
Usiamo tutti i tipi di metriche e poliritmi in Wheel, ma la nostra priorità principale è rendere il viaggio piacevole. Le voci, in particolare, tendono a smussare i bordi di alcune delle nostre canzoni più strane e questa scelta è deliberata: non vogliamo che le persone abbiano bisogno di una laurea in musica per apprezzare ciò che scriviamo e cerchiamo di mantenere l’autocompiacimento al minimo!
NELLA VOSTRA MUSICA SPESSO DATE UNO SGUARDO ALLA SITUAZIONE SOCIALE E POLITICA ATTUALE. COSA PENSATE DI CIO’ CHE STA ACCADENDO ATTORNO A NOI? SIETE OTTIMISTI PER IL FUTURO?
– Nonostante le molte frustrazioni che provo per i tempi in cui viviamo, sono estremamente ottimista per il futuro. I giovani sono meglio educati e più empatici rispetto alle generazioni precedenti e, da quando è nato Internet, il ritmo del cambiamento sociale è stato sorprendente.
Nel nostro meglio, siamo ingegnosi, innovativi e compassionevoli e, almeno per ora, non credo che ci siamo scavati un buco troppo profondo da cui non possiamo uscire. Il cambiamento climatico, la disuguaglianza di ricchezza e sociale, il miglioramento dei nostri sistemi legali e politici sembrano tutti problemi che abbiamo una grande possibilità di risolvere e, nonostante quanto siano spaventosi molti dei nostri problemi attuali, non siamo ancora sconfitti.
NEL 2025 LA VOSTRA CARRIERA AVRA’ RAGGIUNTO ORMAI I DIECI ANNI. AVETE TRE ALBUM E TRE EP NEL VOSTRO BAGAGLIO. COME LA VEDETE IN RETROSPETTIVA? C’E’ QUALCOSA CHE CAMBIERESTE SE FOSSE POSSIBILE? QUALCHE SCELTA O DECISIONE?
– La pandemia ci ha rallentato per diversi anni, ma non ci ha spezzato. Siamo passati da una band che suonava uno stile di musica di nicchia in un piccolo paese nordico a headliner globali, girando il mondo e suonando la musica che amiamo.
Guardando indietro, è surreale che siamo arrivati fin qui, e crediamo ancora di poter andare molto oltre: non abbiamo ancora scritto la migliore musica che potremmo mai produrre e ogni anno troviamo nuove ed entusiasmanti opportunità per esibirci in tutto il mondo.
Siamo incredibilmente grati di essere qui e continueremo a lavorare sodo per essere la migliore band possibile.
COSA PENSATE DELL’ATTUALE SCENA PROG? PENSATE CHE SIA RIUSCITA A RINNOVARSI? CI SONO BAND CHE VI PIACCIONO PARTICOLARMENTE?
– Penso che la scena prog sia molto sana in questi giorni. Attualmente, nella mia rotazione di ascolto ci sono Leprous, Sleep Token, Jinjer e Vola, tutti assolutamente al top della loro forma in questo momento. E’ un periodo emozionante per essere una band di prog metal, poiché il genere sembra crescere costantemente in popolarità.
COSA POSSIAMO ASPETTARCI DA VOI IN FUTURO?
– Faremo dei tour piuttosto lunghi da headliner per il resto dell’anno, in Nord America a maggio e in Europa a novembre e dicembre. Tornerò anche a scrivere nuova musica durante l’estate. Ci vuole sempre più tempo di quanto si pensi, quindi, prima inizio meglio è!
Per qualsiasi fan italiano che voglia vederci dal vivo, suoneremo al Legend Club di Milano il 3 dicembre: speriamo di vedervi in quell’occasione!