WHITE SKULL – Metallo inossidabile

Pubblicato il 01/12/2022 da

Passano gli anni, cambiano le mode, cadono confini e si tracciano nuove rotte per il futuro della nostra amata musica, ma i White Skull di Tony ‘Mad’ Fontò, Alex Mantiero e Federica ‘Sister’ De Boni sono ancora qui dopo più di vent’anni e con una marea di buoni dischi all’attivo. L’ultimo “Metal Will Never Rusts”, vissuto un po’ come una antologia del Teschio Bianco, è la sintesi perfetta di ciò che una delle band più amate in madrepatria è riuscita a fare negli ultimi anni, nonostante la pandemia e tutte le difficoltà che una formazione può attraversare nel corso degli anni. Così ne abbiamo parlato un po’ proprio con Tony e Federica, più che felici di tornare sulle nostre pagine a raccontarci cos’è successo nella casa del combo vicentino nel corso degli ultimi tempi e svelarci qualche interessante retroscena sul panorama musicale, visto dal punto di vista di un gruppo di veterani come loro.

CIAO E BENTORNATI SU METALITALIA.COM. COME STA ANDANDO IL RITORNO PROGRESSIVO ALLE ATTIVITÀ DELLA BAND DOPO DUE ANNI DIFFICILI?
Tony ‘Mad’ Fontò
: – Ciao a voi e grazie per la vostra disponibilità e supporto. I due anni son stati lunghi e difficili… soprattutto abbiamo patito l’assenza e la precarietà delle attività live. Ora pian piano si sta ritornando ad una quasi normalità; dico ‘quasi’ perché come potete vedere gli effetti della pandemia si sentono ancora oggi e ad aggravare la situazione ci sono stati tutti gli aumenti che per noi incidono come spese vive sugli spostamenti per andare ad esibirci live, anche grosse band hanno cancellato interi tour per i costi di gestione troppo alti. Ce la mettiamo tutta e cerchiamo di resistere a questo preciso momento storico.

VENIAMO A “METAL NEVER RUSTS”: ASCOLTANDOLO CI È SEMBRATO CHE SI TRATTI DI UNA SPECIE DI ANTOLOGIA DEL TESCHIO BIANCO, È COSÌ?
Federica ‘Sister’ de Boni
: – Il disco descrive il rapporto ed il legame che noi abbiamo con la musica metal, il nostro stile di vita.
Tony: – I testi dell’album sono nati per mano di Federica sulla scia del libro che Marco Donè ha recentemente pubblicato (ovvero la biografia dei White Skull, “L’anima del teschio”, ndr), ed esprimono in musica alcune storie e il nostro legame con l’heavy metal.

COME È STATO LAVORARE SU UN DISCO NUOVO IN QUESTI DUE ANNI DI PANDEMIA? AVETE AVUTO DIFFICOLTÀ A INCONTRARVI PER SCAMBIARVI IDEE O SIETE RIUSCITI AD ANDARE AVANTI NELLA SCRITTURA ANCHE GRAZIE ALLE NUOVE TECNOLOGIE?
Tony
: – Si sa che la pandemia ha messo i bastoni tra le ruote rendendo difficili gli spostamenti. Visto che non viviamo proprio vicini, le difficoltà ci son state e proprio per questo ci abbiam messo più tempo per scrivere il nuovo album. Avevamo iniziato a buttare giù materiale prima dell’inizio della pandemia e ne avevamo un bel po’, poi con il lockdown abbiamo usato internet per scambiarci le idee, abbiamo tenuto delle vere e proprie sessioni di prove online per discutere e lavorare. Bravissimi son stati Valentino e Alexandros che, abituati a lavorare con sistemi online, ci facevano sentire tutto in tempo reale. Alla fine però ci siamo trovati di persona per sentire la resa vera e propria.

C’È UN FILO CONDUTTORE CHE LEGA LE CANZONI DI “METAL NEVER RUSTS” FRA LORO DI CUI NON CI SIAMO ACCORTI? VE LO CHIEDIAMO PERCHÉ SPESSO E VOLENTIERI AVETE SCRITTO DEI CONCEPT ALBUM…
Federica
: – In effetti l’album è ispirato dalla biografia della band pubblicata qualche mese fa. Abbiamo deciso di mettere in musica alcuni momenti della nostra storia e i valori che ci tengono insieme: è un concept sul nostro legame, i brani sono connessi fra loro ma sono intercambiabili di posizione, ognuno di loro ha una sua storia.

UN PEZZO CHE CI HA COLPITI, SPECIALMENTE PER IL TESTO, È “PAY TO PLAY”, CHE È SOSTANZIALMENTE UNA DENUNCIA DELL’OMONIMO FENOMENO A CUI MOLTE BAND, SPECIALMENTE UNDERGROUND, VENGONO SOTTOPOSTE. COME MAI AVETE DECISO DI SCRIVERE UNA CANZONE DEL GENERE?
Federica
: – Perché purtroppo è una piaga del nostro settore e in quanto tale va denunciata, noi non l’abbiamo mai accettata. Come spiegavo prima, chi ascolta questo album ha modo di conoscere chi sono i White Skull e quali sono i valori, i principi e l’attitudine dei membri della band.

UN ALTRO PEZZO CHE, CI PARE DI CAPIRE, HA UN SIGNIFICATO PARTICOLARE, È “AD MAIORA SEMPER”. VI VA DI SPIEGARCI IL SIGNIFICATO DELLA CANZONE E, SE È COSÌ, A CHI È DEDICATA?
Federica
: – “Ad Maiora Semper” ha un testo versatile. I White Skull lo hanno dedicato a tutte le persone, musicisti e non, che hanno condiviso parte della nostra storia e che, seppur per vari motivi si sono allontanati dalla band, sono tuttora legate da una profonda amicizia. Allo stesso tempo la canzone descrive un sentimento molto comune quando ci si deve allontanare da un’amicizia importante.

IL DISCO È IL PRIMO CHE VEDE VALENTINO FRANCAVILLA ALLA CHITARRA SOLISTA DOPO BEN QUINDICI ANNI INSIEME A DANILO BAR, COME VI SIETE TROVATI A LAVORARE CON LUI?
Tony
: – Con Valentino ci siamo trovati bene sin dall’inizio. Ricordo la sera del suo primo provino: eravamo io ed Alex Mantiero e ci siamo accorti che poteva essere la persona giusta. È giovane di età ma la sua testa è molto allineata con la nostra, soprattutto in fatto di gusti musicali, e questo è stato molto importante per noi. Infatti scrivere con lui è stato facile, ha portato moltissime idee che son state prese in considerazione e hanno dato vita a belle canzoni. Molto aperto, sempre pronto a plasmare i pezzi assieme alla band per ricercare il giusto mood, ci sembrava di aver lavorato da sempre con lui.

TORNA DOPO PRATICAMENTE VENT’ANNI CHRIS BOLTENDAHL CON UNA COMPARSATA SU “SCARY QUIET”, COME È STATO LAVORARE CON LUI PER QUALCOSA FATTO IN STUDIO DOPO TUTTO QUESTO TEMPO? SAPPIAMO CHE COMUNQUE VI LEGA UNA LUNGA AMICIZIA FATTA DI DECINE DI CONCERTI…
Tony: – Siamo amici con Chris sin dai tempi di “Tales From The North”. All’epoca lui era il nostro manager e quindi fra di noi, oltre all’amicizia dovuta al suonare insieme, c’è stato un vero e proprio rapporto di lavoro. Durante la pandemia eravamo in contatto e mi chiese costa stavamo facendo: gli dissi che lavoravamo al nuovo album. Da lì è nata una serie di scambi di comunicazione che ci hanno portato a collaborare con il nuovo album; ci ha presentati in ROAR e lui si è fatto carico di mixare il nuovo lavoro nei suoi studi a Colonia, in Germania. Man mano che riceveva le tracce, ci ha chiesto se avremmo gradito la sua presenza come special guest: abbiamo subito accettato e gli abbiam lasciato scegliere tra alcuni brani.

A PROPOSITO DI VENTENNALI: ABBIAMO RECENTEMENTE PORTATO NEL VALHALLA DEI BELLISSIMI DI METALITALIA ANCHE IL VOSTRO “TALES FROM THE NORTH”… NON È CHE STATE PENSANDO DI FARE UN TOUR CELEBRATIVO COME HANNO GIÀ FATTO BAND COME GRAVE DIGGER E BLIND GUARDIAN?
Tony: – Vista proprio in questi giorni la recensione e vi ringrazio per l’inserimento nei Bellissimi di Metalitalia. Ti dico sinceramente che mi piacerebbe riportare live quell’epoca e, perché no, anche “Public Glory”, ma questo non dipende solo dalle nostre volontà ma anche dal management, che poi alla fine si ritrova a vendere i concerti. Comunque l’idea gliela butto, si sa mai…

COME È CAMBIATA SECONDO VOI LA SCENA ITALIANA IN QUESTI ULTIMI ANNI? SEGUITE ANCORA LE NUOVE BAND CHE ESCONO O SIETE PIÙ AFFEZIONATI AI CLASSICI?
Tony: – La scena inevitabilmente ha subito un cambiamento, le nuove generazioni hanno gusti musicali diversi e quindi anche la musica proposta dai giovani metallari ha subito una svolta. Sono affezionato alla vecchia guardia che continuo a seguire, ma, ricoprendo nella mia vita anche un ruolo da produttore, sto molto attento alle nuove proposte: le seguo e le ascolto volentieri, cerco di evolvermi seguendo il nuovo trend e il nuovo sound, oggi grazie a internet è molto più facile seguire anche le nuove uscite.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.