WIND ROSE – Pronti alla conquista!

Pubblicato il 08/10/2025 da

Esattamente un anno fa – giorno più, giorno meno – i Wind Rose pubblicavano “Trollslayer”, un ulteriore, pesante passo all’interno della propria carriera e della scena power-‘Dwarf metal’ in generale. La band toscana ha conquistato la scena musicale metal europea e mondiale con un sound dal forte impatto, capace di attirare ascoltatori anche di giovane età, e grazie a dei live show infuocati, ricchi di pathos ed adrenalina.
Nel 2009, anno in cui è iniziato il percorso da questa band originaria di Pisa, nessuno si sarebbe immaginato un successo arrivato pian piano, grazie a dedizione, impegno e professionalità, ma che negli ultimi tempi è esploso vertiginosamente.
Ed il tour che i Wind Rose stanno portando in giro per il nostro continente, da headliner e con sold-out a ripetizione in venue di larga scala, sono la conferma che, grazie a loro, il metal italiano ha una nuova e forte rappresentanza all’estero.
In attesa della sentita data italiana all’Alcatraz del 25 Ottobre, abbiamo intercettato un indaffaratissimo Francesco Cavalieri, cantante e membro storico della band. .

CIAO FRANCESCO. IL VOSTRO NUOVO DISCO IN STUDIO, INTITOLATO “TROLLSLAYER”, COMPIE PROPRIO IN QUESTI GIORNI UN ANNO! PRIMA DI SOFFIARE SULLA SUA PRIMA CANDELINA, CHE NE DICI DI RACCONTARCI QUALCOSA SU COME È NATO, COME STATO È COMPOSTO E QUALI SONO STATE LE REAZIONI DEI FAN, UNA VOLTA ASCOLTATI I NUOVI BRANI?
– “Trollslayer” è l’album Wind Rose per eccellenza, sia in fase di scrittura che di registrazione. Lo abbiamo trattato e visto come un ritorno alle origini, riprendere le sonorità che ci hanno fatto conoscere e che caratterizzano quello che la gente chiama ‘Dwarf metal’.

I VOSTRI BRANI SEMBRANO ESSERE COMPOSTI PROPRIO CON L’INTENTO DI AVERE UN IMPATTO COINVOLGENTE E TRAVOLGENTE SOPRATTUTTO IN SEDE LIVE. E’ QUESTO IL VOSTRO OBIETTIVO PRINCIPALE QUANDO ANDATE A SCRIVERE UN NUOVO PEZZO?
– Claudio (Falconcini, chitarrista), Federico (Meranda, tastierista) ed io, siamo gli autori dei brani dall’inizio di questo progetto; certo ci sono voluti anni per capire la direzione da prendere e, nonostante questo, ad ogni album ci rendiamo conto che siamo ancora in continua evoluzione.
Ogni disco ha un sound diverso, un’intensità propria ma sicuramente, in fase di scrittura, pensiamo anche all’aspetto live, perchè per il nostro genere musicale la parte di condivisione con il pubblico, che sia in grandi festival o a concerti singoli,  è sicuramente quella più diretta e divertente.

CIÒ CHE COLPISCE FIN DA SUBITO, ALL’ASCOLTO DELLE NUOVE CANZONI, È L’USO DI TANTISSIMI CORI, ANCHE DIVERSI TRA LORO. COME SONO STATI PENSATI E REGISTRATI?
– In realtà l’utilizzo di cori massivi è una costante ormai da quindici anni per noi, questi sono sempre stati presenti per dare un senso di sing-along song, un qualcosa che tutti i presenti possano cantare insieme durante i live.
Principalmente li registro da solo e sul registro basso mi avvalgo da sempre di ingaggiare Tommaso Corvaja, un grande professionista e cantante che rinforza e caratterizza quello che è il nostro stile.

GRAZIE A BAND COME SABATON, POWERWOLF, AMARANTHE E MOLTE ALTRE, SEMBRA DIVENTATO MOLTO DECISIVO NEL MONDO MUSICALE ATTUALE, POTER CONTARE SU UNA PRODUZIONE BOMBASTICA E MODERNA. ANCHE NEL VOSTRO CASO CIÒ È PIUTTOSTO IMPORTANTE IMMAGINO. COSA NE PENSATE E COME SI SONO SVOLTE LE REGISTRAZIONI DI “TROLLSLAYER”?
– La produzione forte, pomposa e di qualità ormai è un must, con il livello di tecnologia raggiunto ci sono produzioni fantastiche realizzate letteralmente in casa, come la nostra del resto; registriamo tutto in casa, batterie a parte che vengono fatte in uno studio professionale, per poi però essere mixate e masterizzate da professionisti specializzati nel settore.

PENSANDO AI WIND ROSE, A MIO PARERE SI HA ANCORA LA SENSAZIONE DI ESSERE DI FRONTE UNA GIOVANE BAND. MA SE SI VA A SPULCIARE IL VOSTRO PERCORSO, INIZIATO ORMAI SEDICI ANNI FA, POTETE CONTARE SU BEN SEI DISCHI ALL’ATTIVO.
COME COMMENTERESTE IL PERCORSO SONORO INIZIATO DAL DEBUTTO “SHADOWS OVER LOTHADRUIN”, ORIENTATO MOLTO PIÙ SUL SYMPHONIC POWER METAL ALLA RHAPSODY, FINO A QUEST’ULTIMO LAVORO DECISAMENTE PIÙ FOLK E VIKING (E CON QUALCHE INSERTO ESTREMO)?
– Il nostro percorso inizia nell’estate del 2009 ed è stato un lunghissimo viaggio cercando di crescere ed imparare, facendo la maggior parte delle cose con le nostre forze.
Adesso vediamo band arrivare al successo dal niente, mentre noi, essendo nati a cavallo tra il mondo senza e con i social, abbiamo avuto una formazione più da band rock/metal classica: la famosa gavetta.
Abbiamo cercato di capire innanzi tutto la direzione che ci piaceva intraprendere e imparato come registrare, comporre insieme, trovare il punto di incontro tra noi tre autori ma soprattutto comprendere cosa funzionava della musica degli altri e cosa non, in modo da poter imparare dai loro successi e sbagli, anche in fatto di scelte stilistiche.
In partenza eravamo tutti molto giovani, intorno ai diciassette/diciannove anni, quindi ognuno portava al brano ciò che lo stimolava di più o che gli piaceva maggiormente. Ma dopo aver composto “The Breed Of Durin” nel 2015 ci siamo resi conto che quelle erano le sonorità che avremo voluto seguire nel nostro futuro: un sound roccioso e potente, con cori possenti impreziositi da orchestrazioni epiche.

SIETE RIUSCITI A CREARVI UNA VOSTRA IDENTITÀ BEN DEFINITA ANCHE GRAZIE ALL’IMPATTO SCENICO CHE PORTATE ON STAGE. COME DESCRIVERESTE L’ESPERIENZA CHE RIUSCITE A CREARE IN SEDE LIVE?
– Sul palco stiamo portando sempre di più ciò di cui parliamo nei testi delle nostre canzoni, per dare il massimo dell’immersività all’esperienza di un concerto Dwarf metal.
In questo tour di ottobre abbiamo anche rinnovato lo stage, penso che sarà il tour più bello di sempre.

Foto: Camden Cruz

A PROPOSITO DI LIVE, VI STATE TOGLIENDO GROSSE SODDISFAZIONI. AVETE CONCLUSO UN MEGA-TOUR A SUPPORTO DI POWERWOLF ED HAMMERFALL, CHE HA AVUTO UN ENORME SUCCESSO ANCHE NELLA CALDISSIMA DATA DA TUTTO ESAURITO ALL’ALCATRAZ IL 14 OTTOBRE SCORSO.
IN SEGUITO, AVETE SUONATO PER DIVERSE DATE ESTIVE NEI FESTIVAL PIÙ FAMOSI D’EUROPA. QUALI SONO STATE LE ESPERIENZE PIÙ APPAGANTI, CHE ANCORA RESTANO IMPRESSE NELLA VOSTRA MEMORIA E CHE VI PORTERETE DENTRO PER MOLTO TEMPO?

– Ogni concerto per noi è unico e porta tante emozioni; i ricordi più belli sono sicuramente quelli legati alle date italiane. Suonare e vedere tantissima gente cantare le tue canzoni, qui nella nostra Italia, è la cosa più bella ed appagante!

DALL’ALCATRAZ DA SUPPORT BAND ALL’ALCATRAZ DA HEADLINER È UN ATTIMO, ANZI SONO TRECENTOSESSANTACINQUE GIORNI O QUASI!
IL PROSSIMO OTTOBRE AVETE UN TOUR CHE VI ASPETTA, IN GIRO PER L’EUROPA MA STAVOLTA SARETE VOI IN ALTO NEL CARTELLONE E SARETE ACCOMPAGNATI DA ORDEN OGAN E ANGUS MCSIX.
INOLTRE, IL 25 OTTOBRE RITROVERETE I FAN ITALIANI ANCORA UNA VOLTA NELLA VENUE MILANESE PER ECCELLENZA. COSA DOBBIAMO ATTENDERCI DA QUESTE PROSSIME DATE LIVE E CHE ASPETTATIVE AVETE DA QUESTA PROSSIMA ESPERIENZA DOVE SUONERETE IN ALCUNE GROSSE VENUE GIÀ SOLD-OUT?
– Porteremo lo show al massimo delle nostre possibilità su ogni palco, sold-out o non, ma quella del 25 Ottobre sarà una data davvero importante: la prima volta all’Alcatraz da headliner ma soprattutto la data che concluderà il tour “Trollslayer”; tante emozioni e divertimento, non vediamo veramente l’ora!

QUANTA PREPARAZIONE RICHIEDE UN TOUR DEL GENERE RISPETTO AL PRECEDENTE? COME VI STATE PREPARANDO?
– La logistica e organizzazione richiedono mesi di preparazione in cui sono coinvolti tutti, la nostra società in primis, che gestisce e trova soluzioni a tutte le varie ed eventuali, la booking che gestisce tutto lo svolgimento del tour, il team della logistica per organizzare tutti i vari spostamenti e problemi, che inevitabilmente vengono fuori, il management che supervisiona l’andamento delle vendite e corregge il tiro per un risultato ottimale del tour, ed infine non da meno i promoter locali che promuovono in prima linea i concerti.

CREDO CHE IL VOSTRO SOUND SIA ANCORA APERTO A NUOVE SOLUZIONI SONORE. E’ OVVIAMENTE PRESTO PER PARLARNE, MA PENSATE CHE IN FUTURO POTRANNO ESSERCI DELLE NOVITÀ IMPORTANTI O CERCHERETE DI RESTARE IL PIÙ POSSIBILE FEDELI A QUESTE SONORITA’ CHE VI STANNO PORTANDO MOLTE SODDISFAZIONI?
– In realtà abbiamo già in mente di cambiare il nostro sound nel prossimo album, perchè noi evolviamo insieme alla nostra musica, e credo che sia importante che l’album rappresenti, come una fotografia, la band in quel suo preciso momento storico.
Insomma, penso che ci potranno essere molte novità!

L’ATTESA DEI VOSTRI FAN ITALIANI CRESCE GIORNO DOPO GIORNO. NON CI RESTA CHE SALUTARCI CON UN “A PRESTO!”. VI ASPETTIAMO ALL’ALCATRAZ, MANCA DAVVERO POCHISSIMO!
– Ci vediamo all’Alcatraz il 25 ottobre! Ciao Italia!

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