Giunge al quarto capitolo l’epico e interessantissimo lavoro di Dayal Patterson sulla scena black metal, un opus in fieri che si rivela insieme enciclopedico, giornalistico e in grado di soddisfare le più recondite curiosità del fan sfegatato. Tutto nasce con l’ormai fondamentale “Evolution Of The Cult”, primo capitolo – o dal punto di vista editoriale premessa – di questo lavoro, in cui Patterson tracciava una mirabile ma volutamente non esaustiva storia del black metal a partire dai seminali album di Venom, Mercyful Fate & co. Nasce a seguire, per esigenze editoriali e per precisa volontà dell’autore, la collana “Cult”, con cui il giornalista inglese decide di approfondire tematiche o percorsi ben precisi con un taglio un po’ diverso e molto affascinante; il formato, infatti, richiama le vecchie fantine che Patterson aveva fondato, o cui aveva collaborato, ormai parecchi anni fa e, coerentemente, le monografie sulle band seguono il percorso delle interviste esclusive a lui rilasciate. Spesso si tratta di band inseguite per anni, o intervistate più volte, quindi con un lavoro di collazione mirabile e che permette sempre, grazie all’ottimo mix di passione, conoscenza e – perché no? – humour inglese di leggere spunti interessanti, approfonditi e che mai si fermano a una superficiale ricostruzione biografica. dicevamo di questo percorso tematico della collana, che finora aveva visto dare alle stampe il Volume 1, intitolato “Prelude To The Cult” e dedicato ad approfondire la conoscenza della scena scandinava attraverso alcune interviste-fiume con band come Mayhem, Gorgoroth e Hades Almighty. A seguire, “The Cult Never Dies Volume One” aveva costituito l’inizio (guarda caso) di un approfondimento su tutte le scene (USBM, Polish Black Metal, etc.) che non avevano potuto trovare posto nel primo volume, solo ed orgogliosamente con materiale inedito. E infine, appunto, con questo nuovo capitolo, Dayal fa un ulteriore passo in là, come spiega bene nell’introduzione: la scelta di una nuova sottosezione va infatti ricondotta al fatto che qui vengono raccolte interviste con band che, in qualche modo, riprendono le fila tematiche del primo volume del canone, rappresentando però al tempo stesso fondamentali identità musicali o ‘ideologiche’. Ecco quindi che abbiamo tra gli highlight i capitoli dedicati a 1349, One Tail, One Head, Mystifier, Loits per citarne alcuni: vere e proprie teste di ponte per una storia, quella del black metal, in continuo divenire, sempre uguale e sempre nuova a se stessa. Come detto, tutte le interviste sono condotte con cura e con l’evidente conoscenza enciclopedica della produzione di ogni band, sebbene Patterson sia bravissimo a non ridurre mai a una lettura commentata le singole parti. Un lavoro consigliassimo e che vi spingerà senza alcun dubbio a recuperare i volumi precedenti, se (guai a voi!) ancora non li avete nella vostra biblioteca.
“Black Metal – Into The Abyss”
Autore: Dayal Patterson
Anno: 2016
Pubblicato da: Cult Never Dies
Pagine: 300
- Anno: 2016
- Pubblicato da: Cult Never Dies
- Pagine: 300
- Prezzo: £ 15,00