Chiunque sia appassionato della scena rock e metal conosce la storia dei Black Sabbath e del Principe delle Tenebre, Ozzy Osbourne. Che si tratti di fan più accaniti o di chi si sta appena affacciando al genere, tutti conoscono i loro nomi e le loro storie, ma ciascuno potrà trovare in questo nuovo “Black Sabbath e Ozzy Osbourne” una versione fresca e interessante della loro carriera.
Certo, non ci si aspetterebbe questa storia raccontata dal giornalista di scienza e sport Antonio Piazzola, ma le sue origini da scrittore scientifico non influenzano certo in peggio la scrittura, piuttosto il suo approccio curioso e vivace ne arricchisce i contorni.
L’autore premette fin da subito di volersi concentrare maggiormente sulla storia di Ozzy, la sua vita e il suo pensiero al di fuori del suo lavoro musicale (soprattutto nell’ultimo capitolo, interamente focalizzato sul Principe delle Tenebre, mentre il resto del libro segue la storia dei Black Sabbath fino agli anni più recenti), senza però dimenticarsi nessuno di coloro che hanno contribuito alla creazione del suo personaggio e alla fama dei Black Sabbath: in particolare, si impegna a spiegare nel modo più completo possibile l’importanza della loro musica come influenza cardine dell’intero genere heavy metal e della musica hard rock più in generale, analizzandone tecniche musicali e contesto storico in modo chiaro e preciso.
Piazzolla affronta ogni album pubblicato prima dai Black Sabbath e poi da Ozzy come solista in ordine cronologico, spiegando nei dettagli come e perchè è cambiato il loro sound nel tempo, in che modo è variata la loro immagine, integrando le opinioni sia dei loro fan che delle critiche del tempo.
Per ciascun capitolo discografico, mantiene sempre la stessa analisi: storia e contesto, registrazione, contenuto dei testi e della musica, reazione di pubblico e critiche, dandone una visione a trecentosessanta gradi, sostenuta da una ricerca accurata e meticolosamente curata che si estende fino alle notizie e novità dell’ultimo anno, rendendo interessante la lettura anche per chi potrebbe dire di aver già sentito tutto su di loro.
Il suo modo di descrivere periodi e storie rende il libro comprensibile a tutti e perfetto soprattutto per chi voglia iniziare a conoscerli: il testo è ricco di informazioni e aneddoti per presentare il racconto della band nel modo più completo possibile, senza però risultare ridondante o confusionario, anzi restando scorrevole e interessante e riuscendo a mantenere sempre un ordine rigoroso.
Si può notare questa attenzione anche nella cura per i dettagli in ciascun contesto e a tutte le curiosità, come per esempio quelle, nel capitolo accostato alle origini di Ozzy, sul regista italiano Mario Brava, la sua influenza sul genere horror e come questo abbia avuto un ruolo nella scelta del nome della band.
Si vede chiaramente come l’autore cerchi di riportare i fatti più veritieri senza lasciarsi influenzare dalla sua opinione personale o da eventuali ‘distanze anagrafiche’ (essendo nato ad inizio degli anni Novanta, la sua prospettiva è ovviamente diversa rispetto a quella di altri libri sulla band usciti nel corso del tempo), ma lasciando piuttosto scaturire la propria passione, non solo in quanto scrittore ma anche in quanto fan, nel raccontare la storia di queste leggende: questo rende il libro quasi una discussione amichevole, una lunga chiacchierata con un altro fan felice di raccontare il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze sui quattro di Birmingham.
- Autore: Antonio Piazzolla
- Anno: 2024
- Pagine: 304
- Prezzo: 19,00