La figura di Cristina Scabbia non ha certo bisogno di presentazioni: frontwoman dei Lacuna Coil, una delle prime band ad esportare in tutto il mondo il metal made in Italy, nel terzo millennio ha saputo ritagliarsi uno spazio anche al di fuori della scena musicale, diventando un personaggio sempre più popolare sia nel piccolo schermo della TV che in quello degli smartphone, grazie all’apertura di un canale Twitch durante il lockdown in cui condividere la sua passione da gamer.
Dopo il pregevole “Nothing Stands Our Way”, volume edito nel 2018 in occasione del primo ventennale dei Lacuna Coil, non stupisce dunque trovare ora sugli scaffali questo nuovo volume: un racconto di vita lontano però dalle classiche autobiografie, sia nell’ordine temporale che nella forma narrativa; esso è piuttosto una trasposizione inchiostrata del vulcano di emozioni che scaturisce da una chiacchierata con Cristina, come ben sa chi ha avuto modo di averci a che fare almeno una volta nella vita.
Dopo la prefazione di Barbascura X – scrittore, youtuber e divulgatore, ma soprattutto fan di vecchia data dei Lacuna Coil – la narrazione prende forma dall’adolescenza vissuta nella Quarto Oggiaro degli anni Ottanta, per poi entrare nel flipper cerebrale di Cristina, che di capitolo in capitolo rimbalza senza soluzione di continuità dagli esordi come cantante dance (con il mitico Joe T Vannelli!) alle registrazioni del nuovo album dei Lacuna Coil. Nel mezzo, attraversando virtualmente Milano dagli anni Novanta ad oggi, c’è spazio per gustosi aneddoti sia sulla vita on the road (da un vecchio concerto spartiacque tenuto in un’inedita formazione a tre fino allo sbarco in America nel luna park ambulante dell’Ozzfest) che per la carriera ‘solista’ fuori dalla musica, dall’approdo su mamma Rai fino alle dirette Twitch; non manca infine un capitolo più personale e toccante sulla scomparsa degli amati genitori, e tra un paragrafo e l’altro il lettore ha modo di riempire un metaforico zainetto cerebrale con le lezioni di vita di zia Cristina, come essa stessa ama definirsi.
Pressoché nullo lo spazio dedicato al gossip – così come a rivelazioni acchiappaclick o scatti posati, espedienti abbastanza comuni nelle biografie di personaggi famosi – ma come abbiamo avuto modo di vedere il libro è più simile ad una chiacchierata tra amici che al diario di una rockstar maledetta, al punto che anche i disegnini di Devo (il diavolo del titolo) che spuntano tra le pagine sono opera dell’autrice e sembrano usciti da “Diario di Una Schiappa”.
Scorrevole come pochi (chi scrive lo ha letto in un giorno), “Il Diavolo Mi Ha Venduto l’Anima” rappresenta alla perfezione le diverse personalità di Cristina Scabbia: determinata sì a conquistare il mondo, come in effetti ha fatto, ma sempre restando ‘bella paciarotta’, per dirla alla milanese.
Una lettura indispensabile tanto per la Snalien community (i follower della cantante su Twitch, così definiti in funzione di un simbolo che unisce lo xenomorfo di “Alien” ad un lumacone) quanto per i Coilers più accaniti, ma più in generale un libro consigliato a tutti per conoscere meglio la Cristina nazionale, Metal Queen salita sul trono con la forza della semplicità.
- Autore: Cristina Scabbia
- Anno: 2024
- Pubblicato da: Sperling & Kupfer
- Pagine: 173
- Prezzo: 18,90