ITALIAN THRASH METAL MILITIA

Pubblicato il 30/09/2020 da

E’ possibile disegnare a parole una cartina geografica del thrash metal italiano? Nel 2005 Gianni Della Cioppa si era imbarcato in un’impresa simile con “Italian Metal Legion”, cercando di rappresentare la globalità metallara della scena tricolore nel corso del decennio Ottanta/Novanta, nel suo periodo di massima esplosività. Oggi, Giorgio Monaco, medico psichiatra di professione, già autore di “Guida al Thrash Metal” e “Heavy. Dal blues del Mississipi al black metal norvegese”, tenta a suo modo di analizzare il figlio bastardo dell’heavy calendarizzando gli eventi attraverso una lunga carrellata di band e dei rispettivi album: dalle classiche e più note al grande pubblico a quelle che, per vari motivi, non ce l’hanno fatta a salire sul treno del successo o comunque di una certa longevità di carriera. Un dato appare evidente all’interno delle oltre duecento pagine del qui presente “Italian Thrash Metal Militia”, edito dall’Arcana: nonostante la cultura generale del nostro paese, poco incline e ancor meno aperto alle sonorità più estreme, non vi è stata regione che non abbia partorito almeno un gruppo thrash, mantenendo ognuna, come vuole la tradizione, un’indipendenza stilistica e (perché no?) anche d’immagine.

Scritto in totale isolamento’, come recita lo stesso Monaco nelle pagine introduttivo del testo, “Italian Thrash Metal Militia” si articola in centodiciassette recensioni: dagli albori del genere, coniato dal singolo “Fallen Angel” rilasciato da una certa band chiamata Bulldozer nel 1984, all’ultimo “Sect Of Faceless” prodotto dai Reverber lo scorso giugno. Analisi che, come detto, attraversano l’intera penisola, andando così ad abbracciare le varie sfaccettature di un genere che aveva comunque un minimo comune denominatore tra i vari interpreti: il suo voler essere a tutti costi contro o comunque diverso dalla massa, pronunciando il suo personalissimo “Io non sono come voi!”. Si va così dai valdostani Chaos And Technocracy, gruppo progressive attivo negli Novanta e autore dell’EP “Abstract… And More”, ai grotteschi Tossic i quali, nel 1991, uscirono per la Skrotosound con il grottesco “Il Regno Del Cinghiale”, dove il cantato rigorosamente in madrelingua si dileggiava in pezzi come “Sudo Ma Godo”, “Orco” o “Cazzi Di Pane”. Ed a proposito di testi interpretati in italiano, all’appello non potevano mancare ovviamente gli IN.SI.DIA, simboli assoluti del thrash tricolore e ancora orgogliosamente attivi. Ma non solo: oltre ai già menzionati Bulldozer, tra i padrini storici del genere vi sono i Necrodeath, e pure la loro forma primordiale Ghostrider; ci sono i Fingernails, gli Extrema e pure i Raw Power. Scendendo al sud, e precisamente in Sicilia, troviamo band fondamentali come i Nuclear Simphony o, con un tasso ulteriore di estremo, gli Schizo. Se volete invece cercare qualcosa di più tecnico e ricercato, la zona di destinazione è quella piemontese dove spiccano i nomi dei Broken Glazz e Creepin’ Death. Thrash italiano che ha saputo rinnovarsi e che negli ultimi anni ha avuto la fortuna di veder crescere nuove formazioni quali Hyades, Game Over e Vexovoid.

L’elenco è comunque molto ampio e, come accennato in precedenza, la curiosità e nel contempo una certa soddisfazione di fondo nel leggere quanti ragazzi si sono gettati a capofitto nell’intento di voler esprimere in maniera forte e decisa le proprie emozioni, traspare dalle analisi, concise e sufficientemente dettagliate, schedulate dall’autore. Un documento interessante anche per quelle piccole e fulminee band che sono sparite dopo un solo singolo o full-length ma che tuttavia erano state in grado di lasciare il segno. Un compendio non completamente esaustivo ma comunque ben fornito, a dimostrazione di come anche l’Italia abbia tutto il diritto di considerarsi tra i paesi che hanno contribuito alla sopravvivenza di un genere che, nonostante le continue dicerie, prosegue nella sua testarda battaglia contro tutto e tutti.

  • Autore: Giorgio Monaco
  • Anno: 2020
  • Pubblicato da: Arcana Edizioni
  • Pagine: 219
  • Prezzo: 16,50
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