Recensione a cura di Fabio Galli
Ci sono tre cose certe nella vita: la morte, le tasse e gli AC/DC.
Con questa simpatica rivisitazione della celeberrima frase di Benjamin Franklin eccoci qui a descrivere una nuova biografia sulla band australiana più famosa del globo. Narratrice e profonda conoscitrice del gruppo, Susan Masino ripercorre tutte le tappe che hanno contraddistinto la scalata al successo della band formata dai due fratelli Young, Malcom ed il suo fratello minore Angus: saltando la breve – ma interessante – introduzione che spiega come Susan sia arrivata all’agognata pubblicazione della biografia dei suoi beniamini, tutto inizia il 6 gennaio 1953 a Glasgow, in Scozia, con la nascita di Malcom. Nelle quasi trecento pagine dell’opera vengono descritti in maniera dettagliata tutti i passi compiuti dalla band partendo dal trasferimento in Australia e al loro primo incontro con le due chitarre che li accompagneranno per tutta la loro carriera: una Gretsch di Malcom e la celeberrima Gibson SG di Angus. 16 agosto 1977, una data che non dirà molto ai lettori – e che coincide con la morte di Elvis Presley – ma che segnerà in maniera indelebile la vita dell’autrice che andrà in un piccolo locale della propria cittadina (Madison, nel Wisconsin) per recensire la performance di una ignota R&R band proveniente dall’Australia. “Let There Be Rock”, oltre a narrare in maniera esaustiva tutti i cambi di formazione, tournée, pubblicazioni e retroscena della vita della band, contiene una buona quantità di informazioni, curiosità ed aneddoti provenienti dai roadie della band e dalle persone che sono state vicine alla formazione, oltre che dall’autrice stessa. Determinante da questo punto di vista l’amicizia che ha legato l’autrice a Barry Taylor, roadie della band che nel corso degli anni ha intrapreso uno scambio epistolare con Susan, raccontando la vita on-the-road della formazione sino ad arrivare ad un punto di rottura che l’ha portato ad abbandonare la band per diventare pastore di una chiesa inglese. Abitudini – ortodosse o meno – della band vengono discusse in maniera dettagliata e senza peli sulla lingua: non vengono certo nascosti gli abusi di alcol e droghe che hanno legato indissolubilmente la band al trinomio “Sesso, droga e R&R” o retroscena più o meno piccanti della loro vita privata. Buona la quantità di avvenimenti meno famosi che vengono snocciolati durante la narrazione: chi l’avrebbe mai detto che i Neurotica di Kelly Shaefer (Atheist) sono stati scoperti durante una loro esibizione in un pub a Sarasota e messi sotto contratto direttamente da Brian Johnson? E che dire del coltello a serramanico estratto da un Geezer Butler (Black Sabbath) decisamente alticcio durante un battibecco con Angus? Molto divertenti anche tutti i retroscena degli innumerevoli concorsi organizzati da MTV per avvicinare i fan alla band e che hanno creato non pochi grattacapi alla crew degli AC/DC che, per tenerli impegnati, si è inventata degli improbabili passatempi che arrivavano persino alla pulizia della campana di “Hells Bells”. Pochi i cali di tensione durante la narrazione, riscontrabili principalmente durante il riepilogo delle tracklist di ogni album/video pubblicato, evitabili dato che esiste un paragrafo apposito posizionato nelle ultime pagine del libro. Inconcludente – anche a parere dell’autrice stessa – ma sicuramente divertente e pregna dell’attitudine scherzosa dei nostri è la trascrizione della prima intervista effettuata da Susan con la band nel lontano dicembre del 1977, prima calata della band a Milwaukee: leggendola non ne trarrete informazioni importanti ma vi farà capire le reali difficoltà di un giornalista nel relazionarsi con una banda di musicisti fuori di testa. “Let There Be Rock” è senza alcun dubbio una lettura immancabile nella libreria di ogni fan degli AC/DC: le trecento pagine del lavoro si leggono in un batter d’occhio e le frequenti situazioni esilaranti non fanno altro che rendere più piacevole e scorrevole la lettura del lavoro. La scalata al successo degli AC/DC non è stata semplice e l’opera in questione fotografa in maniera realistica problemi, censura e disgrazie a cui la band è andata incontro: nulla comunque che la band non avesse messo in conto …d’altronde si sa che “It’s A Long Way To The Top If You Wanna Rock N’Roll”!
Pagine: 288
Anno: 2009
Casa Editrice: Tsunami Edizioni
- Anno: 2009
- Pubblicato da: Tsunami Edizioni
- Pagine: 288