MARILYN MANSON – Il rock è morto

Pubblicato il 31/07/2022 da

Premessa: chi scrive non può definirsi un grande fan di Marilyn Manson e, pur avendone seguito la genesi fin dagli anni ’90 e riconosciuto l’importanza musicale soprattutto negli anni ’90, non ha mai seguito con particolare interesse il dietro le quinte del personaggio, fatto salvo quanto riportato dalle cronache dell’epoca e di oggi. Nonostante ciò – o forse anche per questo? – abbiamo particolarmente apprezzato la biografia di Brian Warner ad opera di Giovanni Rossi, scorrevole come un romanzo ed incentrata sull’uomo prima ancora sul musicista, pur senza mai scadere nel gossip e seguendo ovviamente la carriera discografica.

Come molte rockstar anche la parabola di Marilyn Manson segue un copione ben rodato – la fame della fama, l’eccesso del successo, l’inizio della fine, la lenta risalita – anche se in questo caso l’epilogo è un po’ diverso, a causa delle ormai note vicende giudiziarie. Seguendo questo schema il libro comincia quindi raccontando la vita del giovane Brian Warner, dalle classiche turbe adolescenziali alla scoperta dell’ipocrisia perbenista, svelando retroscena probabilmente non del tutto inediti ai fa più accaniti ma comunque utili a comprendere la successiva iconografia del personaggio; in questa prima fase, idealmente chiusa con l’uscita di “Portrait Of An American Family” e dell’EP “Smells Like Childre”, gioca ovviamente un ruolo importante Trent Reznor dei Nine Inch Nails, così come entrano in scena comprimari ben noti come Pogo o Twiggy Ramirez. Il secondo, nonchè più corposo, capitolo è quello dedicato alla fortunata trilogia – “Antichrist Superstar”, “Mechanical Animals” e “Holy Wood (In the Shadow of the Valley of Death” – che vede affermare il mito del Reverendo come la figura che impersona il male, al punto da venire associato (come cattiva ispirazione o influenza) al massacro di Columbine, forse la più celebre tra le sparatorie scolastiche in cui i media si scagliarono (senza motivo) contro Manson. Questa seconda fase, fatta di eccessi di ogni genere ma ancora sotto controllo, si conclude idealmente con “The Golden Age of Grotesque” e il successivo greatest hits, preludio ad una possibile fine degli ex Spooky Kids. Da qui inizia il periodo più difficile per il God Of Fuck, ben raccontato da Rossi tra pulsioni artistiche extramusicali, dipendenze sempre più incontrollate (a partire dall’assenzio) e una vita sentimentale contradditoria: dal matrimonio lampo con Dita Von Teese alla successiva relazione con la lolita Evan Rachel Wood, l’inizio del secolo vede l’ex Anticristo che sembra aver messo la testa a posto ma in realtà è caduto in una spirale autodistruttiva, riflessa da dischi mediocri come “Eat Me, Drink Me”, “The High End of Low” e “Born Villain”. La fase della rinascita, complice una parentesi in Sons Of Anarchy, è quella che ci porta ai giorni nostri, con la nuova trilogia rock (“The Pale Emperor”, “Heaven Upside Down” e “We Are Chaos”) che segna il definitivo passaggio da nemesi d’America a crooner industrial. Il lieto fine però trova però un epilogo diverso con le accuse (lanciate dopo la nascita del movimento #metoo), partendo dalla confessione Evan Rachel Wood cui seguono decine di altre donne, come riportato nel capitolo conclusivo della biografia: dopo quasi trent’anni di trasgressione, sembra definitivamente scritta la parola fine per Manson, abbandonato da tutti nel giro di pochi giorni e da allora pressochè muto.

Tornando al libro, l’unico appunto che ci sentiamo di muovere riguarda l’assenza di una appendice fotografica, a maggior ragione per un artista così scenografico, ma si tratta di un peccato veniale per un’opera che come detto unisce stile scorrevole e dovizia di particolari, con numerosi estratti ad interviste dell’epoca e resoconti dei tour. A prescindere dal giudizio personale sull’artista e sull’uomo, “Marilyn Manson – Il rock è morto” resta un compendio utile per capire meglio una delle figure più importanti della scena rock di fine millennio, nonché una lettura piacevole per gli appassionati di biografie anche extramusicali.

  • Autore: Giovanni Rossi
  • Anno: 2022
  • Pubblicato da: Tsunami Edizioni
  • Pagine: 368
  • Prezzo: 22
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