One Step Closer – Dagli Hero alla vetta: la storia dei Linkin Park

Pubblicato il 27/11/2023 da

La storia dei Linkin Park – dagli esordi come Xero al successo mondiale di “Hybrid Theory”, passando per il reclutamento di Chester Bennington – è verosimilmente nota a chiunque abbia vissuto gli anni d’oro del nu metal, nondimeno forse non tutti sanno la mole di lavoro e la quantità di rifiuti vissuti dalla band prima di dare alle stampe una delle pagine più di successo nella storia del rock/metal del terzo millennio.
A raccontarcelo non può che essere Jeff Blue, all’epoca giovane editore musicale della Zomba (etichetta della galassia Sony) con velleità da talent scout (avrebbe da lì a poco lanciato Macy Gray), che dopo un intervento all’università di Los Angeles viene raggiunto dallo studente Rob Bourdon, aspirante stagista ma soprattutto chitarrista degli Xero, formazione che si distingueva dalla pletora di band nu metal (siamo alla fine degli anni Novanta) per la presenza di due cantanti, all’epoca l’MC Mike Shinoda e il frontman Mark Wakefield.

La storia di “One Step Closer” prende inizio da qui, e nella prima metà del libro racconta tutte le difficoltà dei primi anni tra show fallimentari, rifiuti di praticamente tutte le etichette e false speranze, finché l’anello debole del gruppo, il sopracitato frontman Mark, non viene cacciato e sostituito con uno sconosciuto cantante dell’Arizona, raggiunto telefonicamente il giorno prima delle audizioni dallo stesso Jeff Blue durante la sua festa di compleanno.
Conoscendo il finale della storia si potrebbe vedere questo come un lieto fine, ma la seconda metà dell’opera racconta tutte le difficoltà successive: dall’integrazione non immediata di Chester alle perplessità dei discografici soprattutto sul ruolo di Shinoda, creando le prime frizioni tra band e manager destinate ad acuirsi nel momento in cui si entra finalmente in studio per dare vita a “Hybrid Theory”. Tanta tensione sfocia poi in un allontanamento reciproco dopo il successo che li rende più autonomi, ma nelle ultime pagine c’è ovviamente spazio per il tragico epilogo che ha colpito Chester, i cui demoni del passato si intravedono già nei momenti più intimi delle pagine precedenti.

Scritto in maniera scorrevole e con capitoli brevi, il libro si lascia leggere tutto d’un fiato pur essendo di fatto un diario di bordo, affiancando la storia del sestetto con alcune note biografiche e con sullo sfondo il music business dell’epoca, in cui trovano spazio band coetanee come Papa Roach o Disturbed. L’unico appunto che ci sentiamo di fare, al netto della quasi totale assenza di fotografie dell’epoca e della non proprio memorabile immagine di copertina, è riferito alla quantità di nomi citati (perlopiù manager discografici), che a volte rendono difficile memorizzarli tutti;  trattasi comunque di un peccato veniale per un diario di bordo avvincente come un romanzo, la cui lettura rende se possibile ancora più memorabile l’ascolto di “Hybrid Theory” così come il rimpianto per la scomparsa di Chester.

  • Autore: Jeff Blue
  • Anno: 2023
  • Pubblicato da: Chinaski Edizioni
  • Pagine: 279
  • Prezzo: 22
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