“Rock Memories”: un titolo che non mente sul contenuto, visto che per certi versi in questo volume convivono, quasi con lo stesso peso, le band presenti e la vita da giornalista musicale di Maurizio Baiata, storica penna di Ciao 2001, Muzak e altre riviste di settore, nonché voce di Rai Radio 3.
La formula del libro è semplice e intrigante; superati gli apparati introduttivi, tra cui ci piace citare una sorta di lisergica guida all’ascolto in venti brani, che ben ricostruisce gli anni ascoltati, commentati e vissuti da Baiata, viene riproposta una serie di articoli curati dall’autore proprio per Ciao 2001. I testi sono riportati integralmente, con pochissime revisioni puramente formali, e a chiudere ogni capitolo/segmento troviamo anche la scansione delle pagine e delle foto originali dell’epoca – un plus che non può che dare gioia a noi anzia… ehm, amanti della vecchia e cara carta stampata. Ovviamente il grosso degli artisti trattati esula dall’ambito di cui ci occupiamo solitamente, ma per gli amanti della musica tout court è sicuramente interessante leggere interviste d’epoca esclusive ad artisti del calibro di Battiato o Bowie, senza dimenticare la corposa presenza di band prog e krautrock – dagli Amon Düül II al Balletto Di Bronzo, passando per il bellissimo articolo dedicato ai Tangerine Dream – sicuramente apprezzati da molti di noi. E per non dire poi del fatto che il volume si apre con un pezzo – a tratti ingenuo con gli occhi di oggi – sicuramente pioneristico e testimone di una curiosità enorme per l’epoca, dedicato al ‘dark sound’ di band come Black Sabbath, Iron Butterfly e Black Widow. Era il 25 novembre 1970, per la maggior parte del mondo quello era rumore, se non la musica di Satana stesso (e così sarebbe rimasta fino a oggi), ma Baiata per fortuna era tra quegli entusiasti in grado di capire che qualcosa di nuovo si stava muovendo ed ha saputo continuare con quella passione per anni. Ecco, volendo trovare un elemento criticabile, negli apparati redazionali tale entusiasmo passa un po’ troppo per ‘unico’, trasformando l’autore in una sorta di profeta musicale; peccato forse veniale in un libro che, come detto, è in parte anche autocelebrativo.
Come detto, ci si trova di fronte a un lavoro costituito per buona parte da una collazione d’archivio e dedicato solo marginalmente alla ‘nostra’ musica, quindi forse è una lettura da consigliare in maniera selettiva. Ma se vi piacciono i racconti pregni di un valore storico, e avete gusti musicali ad ampio spettro, potete sicuramente goderne; in attesa del prevedibile volume secondo, dato l’esplicito sottotitolo.
- Autore: Maurizio Baiata
- Anno: 2022
- Pubblicato da: Verdechiaro Edizioni
- Pagine: 352
- Prezzo: € 23,00
