Ha ancora senso pubblicare una fanzine nel 2023? E allora farne due?
Per chi vi scrive la risposta è scontata, a patto ovviamente di avere consapevolezza di cosa significhi oggi scegliere un formato così nostalgico: ossia non farne, guarda caso, un articolo votato alla nostalgia dei bei tempi andati, bensì un prodotto editoriale moderno, ma che non perda lo spirito che fu. Ed è proprio quello che si propongono “Sulphur” e “Unholy“: e stando al primo numero pubblicato di entrambe, ottengono il risultato in pieno.
Questa strana coppia di gemelli eterozigoti si rivolge, rispettivamente, agli amanti del black e del death metal, ma ci piace pensare – proprio in ottica fanzinara – che ci si ritrovi a leggerle senza paletti e distinzioni all’interno dell’estremo, gustandosi le tante interviste, gli approfondimenti dedicati tanto a etichette underground, quanto a dischi un po’ dimenticati, con la chicca del lungo speciale votato ai nostrani Evol, presente su Sulphur. L’articolo si guadagna la menzione non solo per il merito di aver dedicato attenzione e gran lavoro a una realtà fondamentale del panorama black italiano, ma anche per la possibilità di acquistare in allegato alla fanzine una ristampa in cassetta dell’EP “Tower Of The Necromancer” della band padovana… Sebbene in numero limitato e, ci pare di capire, già esaurito. Ma non è anche questo il fascino di un prodotto ‘handmade’, fatto da appassionati per appassionati?
Ovviamente, quando scriviamo ‘fatto a mano’ è in puro senso filosofico, dato che la cura grafica e anche editoriale sono di alto livello, così come le copertine brossurate, di assoluta qualità. Prima che storciate il naso, ebbene sì: a curare il ciclostil.. Ehm, la realizzazione di questi due nuovi progetti c’è il ‘nostro’ Denis Bonetti, coadiuvato da diverse firme (Carlo Masoni, Matteo Antonelli, Luca Pessina, e altri), in un’ottica, ci pare di capire, di contributo aperto, ovviamente ben selezionato.
Ma prima che si apra la stura ai commenti sull’autopromozione, vi invitiamo a reperirne una copia, oltre a ricordarvi che Denis, tra le storiche webzine curate negli anni e il podcast “Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal”, dimostra fin dai primi anni Novanta un amore e un trasporto rari per questi generi. Che è poi il vero motivo che ci ha spinto a leggerle, diciamocelo.
Vi serve altro per convincervi? Tra le band presenti in questi due numeri #1 vi citiamo Edge Of Sanity, Undergang, Disma e Thulsa Doom sul fronte death, Moonlight Sorcery, Mystifier, Dawn Ray’d su quello black: cosa si diceva della nostalgia? Ecco, se volete approfondimenti di un certo spessore, che spazino – giustamente – dai grandi classici alle migliori band dei nostri giorni, procedete all’acquisto senza timore.
- Anno: 2023
- Pagine: 100