Come riuscire ad aggiungere ancora qualcosa ad una storia già leggendaria, raccontata in lungo e in largo da cinquant’anni? Matteo Palombi, con il supporto di Tsunami Edizioni. sceglie di ripercorrere la storia e la discografia dei Led Zeppelin, raccontandola canzone per canzone, in ordine cronologico, con un taglio che rende questo libro un lavoro molto utile ed interessante anche per chi ha già una buona conoscenza del quartetto inglese.
“Thank You” è un libro strutturato in maniera intelligente, scritto con cura e metodo certosino: ogni album della discografia degli Zeppelin viene prima di tutto inquadrato nel suo contesto storico, con una breve introduzione biografica che, di fatto, permette di ripercorrere i fatti principali della storia della band. Chiaramente queste sezioni non vogliono essere esaustive e servono giusto a dare dei punti cardinali anche al lettore meno esperto. Una scelta più che comprensibile, anche perchè ci sono state altre pubblicazioni in passato che hanno assolto a questo compito in maniera eccellente (su tutte “Il Martello Degli Dei”, di Stephen Davis, pubblicato in Italia da Arcana Edizioni).
Il vero cuore del lavoro di Palombi, invece, arriva quando ci si addentra nei solchi dei vinili dei Led Zeppelin, dove ogni singola canzone viene raccontata attraverso una scheda, consultabile in solitaria, come una vera e propria enciclopedia. L’autore, dicevamo, procede con metodo rigoroso: per ogni traccia ricostruisce il contesto storico della sua nascita, ne racconta le fonti e le ispirazioni – un passaggio fondamentale per capire soprattutto i primi album – fino ad arrivare agli aneddoti sulle tecniche di registrazione, spesso riportati dalla viva voce dei diretti interessati, con stralci di interviste e dichiarazioni raccolte nel tempo. Allo stesso modo vengono presi in esame i testi, raccontando il percorso di crescita di Plant come autore, fornendo anche qui al lettore una serie di riferimenti letterali che hanno contribuito alla poetica del cantante.
Naturalmente, molto spazio viene poi concesso alla parte musicale, che viene analizzata con rigore e competenza, complice anche le conoscenze musicali di Palombi, che si diletta anche come chitarrista. Il lettore quindi troverà dettagli legati alla strumentazione, alle accordature, ma sempre con uno stile comprensibile anche ai non musicisti (come chi scrive, ad esempio). Chiude ogni scheda, infine, un accenno alle esecuzioni dal vivo della canzone, sia nella carriera dei Led Zeppelin che in quella dei singoli membri solisti.
E’ chiaro che il peso delle singole canzoni non può essere omogeneo e, ad esempio, lo spazio dedicato ad una “Stairway To Heaven”, o a una “Kashmir”, è superiore a quello disponibile per un brano minore di “Presence” o “Coda”, ma bisogna dire che Palombi fa di tutto per essere il più possibile asettico, evitando il giudizio critico sulla qualità delle composizioni e limitandosi a raccogliere fatti, aneddoti e informazioni su ogni singola canzone, sia essa un capolavoro o un brano dimenticabile.
“Thank You”, dunque, non è un libro pensato per essere divorato tutto d’un fiato, ma è piuttosto un libro da consultare a più riprese, affiancandolo magari ad un ascolto attento, ottimo per riscoprire qualche brano dimenticato o, perchè no, imparare nuovi dettagli su canzoni che abbiamo ascoltato già centinaia di volte. La forza del libro, quindi, sta proprio nella sua longevità e completezza, che non si esaurisce ad una prima lettura e che, soprattutto, non si sovrappone alla già amplissima letteratura pubblicata intorno al marchio dei Led Zeppelin.
- Autore: Matteo Palombi
- Anno: 2023
- Pubblicato da: Tsunami Edizioni
- Pagine: 303
- Prezzo: 25