Un libro dedicato ai Venom post-“Possessed”, ovvero ai Venom minori e per tanto tempo considerati ‘dimenticabili’ è davvero legato al momento che il metal sta vivendo. Ci spieghiamo: facciamo davvero fatica a pensare ad un libro come questo dieci o venti anni fa; distanza dagli eventi a parte, stiamo chiaramente vivendo un periodo in cui il metal sente il bisogno di raccontarsi e ormai dei grandi nomi, delle vere e proprie leggende, è stato detto e scritto quasi tutto.
Il mercato dei libri – tra alti e bassi di vendite, ovviamente – esercita un certo fascino sui fan, maggiormente su quelli non più giovani e si è ritagliato un proprio spazio sul mercato. A questo punto, a nostro parere, gli editori metal possono operare due tipi di scelte: o ‘scendere’ più nell’underground per documentare le biografie e le vicende di gruppi con un bacino di fan più ristretto, o cercare angolature differenti per documentare periodi inediti delle grandi realtà: cosa possa pagare di più, artisticamente e commercialmente parlando, è ancora materia di dibattito e avremo risposte forse solo con il tempo.
Con “The Demolition Years” un plauso va a Tsunami, che stavolta decide di non pubblicare l’ennesima ricostruzione degli anni d’oro di un grande nome, ma di percorrere nuovi sentieri raccontandoci la storia dei Venom degli anni di minor successo, ovvero la seconda metà degli anni ’80 fino allo scioglimento dei primi ’90, attraverso i dischi senza Cronos tra cui l’unico che ricevette un qualche riscontro, ovvero “Prime Evil”. L’autore prosegue infine raccontandoci l’esperienza M:Pire Of Evil e più di recente dei Venom Inc., chiudendo così il cerchio e dribblando ovviamente il buon Conrad ‘Cronos’ Lant e i suoi Venom ‘ufficiali’ (piuttosto compendiosi, in verità, a nostro parere, ma questa è un’altra storia). Il primo libro sui Venom edito per il mercato italiano è ormai datato 2015 – quasi una decade fa – e al tempo l’autore, Andrea Valentini, aveva scelto ovviamente di concentrarsi sugli anni di gloria della band di Newcastle, come è giusto che sia.
I Venom però non sono stati solamente un gruppo di rottura a livello di sound e di immagine per il mondo del metal, ma anche una band con alti e bassi, scontri di personalità, un successo planetario quasi immediato e una ‘caduta’ fin troppo rovinosa. Questo nuovo racconto si occupa esattamente di questa seconda parte e lo fa trovando come punto di riferimento Tony ‘Demolition Man’ Dolan, che tutti gli affezionati considerano giustamente il ‘quarto’ membro dei Venom, uno che si è sempre posto come un minor hero di sostanza più che apparenza, un po’ come quelle leggende da calcio di provincia che tutti abbiamo imparato ad amare. Nonostante la (bellissima!) copertina di Enzo Rizzi, il libro in realtà si snoda su una serie di punti di vista più ampi di quelli dello stesso Tony, con una serie di interviste inedite condotte anche con Mantas, Kevin Ridley (Skyclad, ma qui in veste di fonico e produttore), Al Barnes (il giovane chitarrista della formazione di “Prime Evil”) ed altri ancora, ma questa coralità non è per nulla pesante ed anzi regala spessore alla narrazione.
Lo stile di Mickey E. Vil è leggero ma puntuale e in molti momenti è evidente come si stia leggendo un lungo approfondimento da rivista cartacea, piuttosto che un libro; questo vale soprattutto per l’esaustiva bio degli Atomkraft, probabilmente uno dei capitoli più interessanti del testo.
Il buon Mickey, oltre a condurre un programma radio di successo come “Heavy Demons”, collabora con le testate della Say Yes! di Fuzz Fuzz Pascoletti e con il portale Truemetal.it; a questo riguardo, chi scrive ha trovato i molti preamboli, prefazioni e postfazioni di colleghi e mentori un po’ ridondanti, esclusa la divertente e sincera presentazione dell’autore stesso, quando confessa chiaramente come “Prime Evil” sia il disco dei Venom a cui è più legato.
E’ questo il punto di vista che ci interessa di più, perché in fondo è anche quello più controcorrente, più slegato da certi dogmatismi ormai divenuti praticamente ‘omaggi obbligati’. E’ proprio questo ciò che serve ai lettori per addentrarsi senza pregiudizi nella lettura di una storia non così celebre o riconosciuta fino a questo momento.
In conclusione, se dovessimo dire se Mickey E. Vil è abbastanza autorevole in solitaria e ci ha convinto a riscoprire “…Tear Your Soul Apart” o riascoltare ancora una volta, magari più attentamente, “The Waste Lands”, per capirne pregi e difetti, la risposta è sicuramente sì, grazie alla sua narrazione.
Nel complesso bella operazione, assolutamente da leggere se si pensa di conoscere i Venom, ma poi in collezione ci sia ferma ai soliti tre-quattro titoli.
- Autore: Mickey E. Vil
- Anno: 2023
- Pubblicato da: Tsunami Edizioni
- Pagine: 168
- Prezzo: 20