Maynard James Keenan e Billy Howerdel tornano sul palco ancora una volta per continuare la loro sporadica ma costante attività live, unico vero segno di vita apparente che la band riesce a dare al mondo visto che l’attività in studio sembra ormai completamente ibernata. Nonostante una line-up ancora una volta riarrangiata, la solita raffinatezza intellettualoide da metal band altolocata, e soprattutto un bagaglio – seppur ristretto – di canzoni hard rock sublimi e ormai classiche che dal vivo prendono vita come in nessun altro setting, sono stati ancora una volta gli ingredienti sempre vincenti che questa band impasta sul palco per garantire sempre e comunque uno show intenso, sognante e meraviglioso. Oltre alla voce sempre più imbarazzatamente stupenda di Keenan, al sound roccioso e struggente della chitarra di Howerdel, anche il setting all’aperto del meraviglioso Greek Theater, situato proprio sul campus universitario dell’Università di Berkeley, ha contribuito alla materializzazione di un’ennesima prova senza sbavature di questa timida ma sempre validissima alternative metal band americana.
Il concerto degli A Perfect Circle al quale abbiamo assistito si è contraddistinto per una cosa principalmente, ovvero la sempre più prepotente deriva melodic-rock, gothic e alternative che la band sta intraprendendo e che la sta allontanando (come sarebbe giusto d’altronde, finalmente) dall’universo dei Tool – ai quali agli esordi assomigliavano veramente troppo – e dal metal in generale. In sede live ormai i Nostri sono una rock band melodica e raffinata che è divenuta a tutti gli effetti il campo giochi di Keenan per lo svago, l’intimismo e la rilassatezza musicale. Incentrata per lo più sull’ultimo album di covers “eMOTIVe” e sul precedente “Thirtneenth Step”, la setlist del concerto deve aver lasciato un po’ perplessi tutti i presenti, soprattutto per la a dir poco paurosa defezione del loro cavallo da battaglia “Judith”, che tutti hanno atteso fino alla fine, ma che non è mai arrivato. A parte le discutibili scelte della scaletta e l’assenza di Josh Freeze (sostituito più che degnamente per l’occasione dal pur sempre bravissimo Jeff Friedl in forza ad Ashes Divide e Puscifer), abbiamo comunque assistito ad uno show strepitoso messo su da veri professionisti che erano sul palco con il solo scopo di emozionare e coinvolgere. Anche le cover più pacate e trascurabili di “eMOTIVe” come “Fiddle And The Drum”, “Immagine” (mai ritenuta degna dell’originale da più fronti), e “Annihilation”, in tutto il loro minimalismo retrò e intimistico, quando messe nelle mani di Keenan e Howerdel sono uscite fuori potenti, struggenti e completamente intrise di pathos ed energia. I punti forti sono stati senz’altro i pezzi originali più recenti della band, soprattutto “Passive” che ha fatto urlare l’intero Greek Theater a squarciagola, e “The Noose”, che al contrario lo ha ammutolito del tutto, grazie alla voce di Keenan assolutamente in crociera che deve aver provocato un’epidemia di pelle d’oca, alla quale neanche il sottoscritto è riuscito a sottrarsi. I rimanenti – pochi – pezzi tratti da “Mer De Noms”, sono stati suonati con decisione e disinvoltura dalla band, ma il live mix prediligeva soprattutto l’esaltazione delle voci, e del basso, e il muro di chitarre che si sente ascoltando quei pezzi su disco non è uscito come da pronostico. Ma anche in questo caso, trattenere l’emozione (soprattutto durante la sognante e sensualissima “Orestes”) nel sentire le melodie vocali del tutto fuori dal comune di Keenan è stato quasi un’impresa. Chi è andato al concerto per vedere il cantante dei Tool strillare e scapocciare in una valanga di percussioni e chitarre sarà rimasto molto deluso, chi invece è andato a vedere cosa sono divenuti gli A Perfect Circle dopo dieci anni, non avrà non potuto notare una maturazione serissima tutt’ora in atto (testimoniata dalla nuova e interessantissima “By Abd Down”), che fa onore a questi musicisti straordinari e che fa rimanere invariata – se non aumentare – l’attesa per il loro prossimo album.
SETLIST:
Annihilation (Crucifix cover)
Imagine (John Lennon cover)
Weak And Powerless
The Hollow
What’s Going On (Marvin Gaye cover)
People Are People (Depeche Mode cover)
The Outsider
Rose
(What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love And Understanding? (Brinsley Schwarz cover)
When The Levee Breaks (Led Zeppelin cover)
The Noose
3 Libras (All Main Courses Mix)
Gravity
Gimmie Gimmie Gimmie (Black Flag cover)
Orestes
Passive
Counting Bodies Like Sheep To The Rhythm of the War Drums
Fiddle And The Drum (Joni Mitchell cover)
By And Down