14/10/2011 - ALICE COOPER + THE TREATMENT @ Live Music Club - Trezzo Sull'Adda (MI)

Pubblicato il 17/10/2011 da

Introduzione a cura di Fabio Galli
Report a cura di Fabio Galli e Gennaro Dileo
Foto di Francesco Castaldo

C’era grande attesa per il ritorno il Italia di Alice Cooper, protagonista lo scorso anno di un memorabile concerto presso l’Alcatraz di Milano: la pubblicazione del nuovo “Welcome 2 My Nightmare” ha riportato in terra nostrana Mr. Fournier a meno di un anno di distanza dal suo ultimo tour mondiale per la felicità di tutti coloro che per un motivo o per l’altro non avevano potuto presenziare al precedente tour. Esattamente come un anno fa i biglietti sono andati a ruba tanto da andare esauriti qualche giorno prima dello show: contrariamente allo scorso anno il luogo prescelto per lo show è stato il live club di Trezzo sull’Adda, luogo ormai di riferimento per la scena hard & heavy meneghina. Dopo aver dato uno sguardo al completo delirio che andava in scena nel parcheggio antistante al locale decidiamo di lasciare la macchina un po’ più distante ed incamminarci con calma verso l’ingresso del locale: purtroppo la situazione non migliora all’interno del Live Club, letteralmente invaso dai fan alla disperata ricerca di un punto di visione ottimale. Giusto il tempo di trovare una sistemazione decente ed ecco i giovani The Treatment salire sul palco.

 

THE TREATMENT

 

Come era logico attendersi tutto il pubblico presente non vedeva l’ora di godersi lo spettacolo di Zia Alice ma i cinque sbarbatelli di Cambridge che portano il nome di The Treatment hanno saputo alleviare l’attesa per l’inizio dello show dell’headliner. I cinque salgono sul palco carichi all’inverosimile e tributano a tutti i presenti una prestazione calda e coinvolgente: l’anima rock della band e la presa ipnotica dei ritornelli del loro debut “This Might Hurt” sembra aver convinto tutti i presenti che nel giro di pochi minuti si trovano a muovere a ritmo la testa e ad incitare a pugni all’aria cinque ragazzacci sul palco. Headbanging, salti ed una buona tenuta di palco per tutta la durata dello show hanno contribuito a rendere ancora più rovente l’atmosfera: non c’è nulla di nuovo o di particolarmente esaltante da segnalare nell’hard rock dei The Treatment ma l’energia e la convinzione sprigionata da questo giovane combo ci ha convinto senza mezze misure. La mezz’ora a loro disposizione passa veloce ed in men che non si dica i cinque discoli si radunano sulla parte frontale del palco per tributare ai presenti i propri ringraziamenti: aspettiamo fiduciosi le future mosse discografiche di questa giovane band albionica, per ora non ci rimane che promuoverli.
(Fabio Galli)

 

ALICE COOPER

 

Alle ore 22:00, finalmente, i nostri incubi diventano una splendida realtà plasmata da Alice Cooper, un maestro nel concretizzare le fobie più recondite nel nostro animo. Le luci dei riflettori si spengono all’improvviso, lasciandoci al buio in gradita compagnia della diabolica introduzione recitata da Vincent Price, prologo che serve ad alimentare la tensione che muta in eccitazione visiva quando cala il sipario. Le stranianti note esalate dalla perfida “Black Widow”, ci presentano la carismatica icona dello shock rock svettare su una pedana mobile sopraelevata, abile nel magnetizzare sin dalle prime battute l’attenzione sul pubblico già in delirio. Già dai primi minuti, abbiamo modo di appurare che Alice è in buona forma fisica, in grado di destreggiarsi senza particolari difficoltà sia negli episodi più tosti e moderni come “Brutal Planet” e “Wicked Young Man”, che nelle piece più esotiche e ricercate come la monumentale suite progressiva “Halo Of Flies”. Sul palco troviamo ben tre chitarristi, in grado di forgiare un sound pieno ed aggressivo, ma gli occhi del pubblico sono puntati prevalentemente sulla giovane Orianthi. La bionda chitarrista dimostra di possedere un’ottima preparazione tecnica, che le permette di conquistare facilmente le nostre simpatie, adoperandosi peraltro, anche in un buon guitar solo posizionato in coda alla celebre ballata “Only Women Bleed”. A differenza dello show dello scorso anno, l’esibizione risulta decisamente più incentrata sulla musica, relegando parzialmente le note truculenze grandguignolesche in secondo piano. Ciò nonostante, assistiamo increduli, ma entusiasti all’invasione sul palco di un gigante Frankenstein durante “Feed My Frankenstein”, e alla consueta decapitazione con la ghigliottina del protagonista nella psicotica “Killer”, eventi che da soli valgono l’acquisto del biglietto. Si torna all’ABC del rock’n’roll con il nuovo singolo “I’ll Bite Your Face Off”, presentato da una geniale intuizione dell’artista, che sfoggia sul retro del suo chiodo la scritta ‘New Single’. Nella scaletta viene dato ampio spazio ai classici del suo repertorio come “Under My Wheels”, “Billion Dollar Babies” e “I’m Eighteen”, così come alle radio friendly “Poison” (accolta da un boato degno di una finale di Champions League) ed “Hey Stoopid”, canzoni che hanno segnato la rinascita artistica e commerciale di Alice alla fine degli anni ’80. Curiosamente, vengono ripescate la frenetica ed equivoca “Muscle Of Love” e la cibernetica e sinistra “Clones (We’re All)”, episodio synth pop estratto dal bistrattato “Flush The Fashion”, durante la quale il frontman si impegna ad emulare le movenze di un androide intenzionato a distruggere i governi ed il tempo materiale. Tocca all’immortale “Schools Out” – inframezzata da un estratto di “Another Brick In The Wall” dei Pink Floyd – prenderci per mano verso la conclusione dello spettacolo, affidata alla sarcastica “Elected”, nella quale Alice si presenta sul palco sventolando il tricolore ed indossando la maglietta della nazionale di calcio, e tra palloncini, coriandoli e stelle filanti usciamo dal club ancora una volta soddisfatti da questo magnifico circo. Applausi.
(Gennaro Di Leo)

 

Setlist:
  • The Black Widow
  • Brutal Planet
  • I’m Eighteen
  • Under My Wheels
  • Billion Dollar Babies
  • No More Mr. Nice Guy
  • Hey Stoopid
  • Is It My Body
  • Halo of Flies (with drum solo)
  • I’ll Bite Your Face Off
  • Muscle of Love
  • Only Women Bleed
  • Cold Ethyl
  • Feed My Frankenstein
  • Clones (We’re All)
  • Poison
  • Wicked Young Man
  • Killer
  • I Love the Dead
  • School’s Out
Encore:
  • Elected

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