24/02/2018 - ANGEL WITCH + ANGEL MARTYR – Retorbido (PV) @ Dagda Live Club - Retorbido (PV)

Pubblicato il 03/03/2018 da

Report a cura di Roberto Guerra
Fotografie di Fabry C.

Quando ci si appresta ad assistere allo show di una storica band appartenente alla mitica New Wave Of British Heavy Metal risulta pressoché impossibile non avvertire un forte senso di emozione, nonché di nostalgia, per quel movimento che al pari di pochi altri è riuscito a definire buona parte degli elementi che sarebbero poi diventati dei veri e propri marchi di fabbrica della nostra musica preferita. Gli Angel Witch rientrano di diritto tra le realtà più amate e iconiche dell’ondata britannica di fine anni ‘70/primi anni ’80 e, pur non arrivando mai ai livelli di popolarità di alcuni loro colleghi, grazie soprattutto allo spettacolare album di esordio, sono riusciti a ritagliarsi un posto nel cuore di ogni appassionati di heavy metal che si rispetti. Quella di cui ci accingiamo a parlare è la loro terza data in territorio italiano per questo tour, e purtroppo parrebbe anche la più sfortunata: appena arrivati, veniamo prontamente informati che i milanesi Forged In Blood non potranno esibirsi per motivi personali, lasciando così solo ai toscani Angel Martyr (per una serata a base di angeli!) il compito di aprire le danze prima del piatto forte, il quale sarà anch’esso affetto da una problematica piuttosto evidente, ma di questo parleremo più avanti. Per il momento vi auguriamo semplicemente buona lettura!

 


ANGEL MARTYR

Il primo plotone di Angeli a esibirsi è rappresentato quindi dagli Angel Martyr, trio toscano di genere tipicamente heavy/speed metal, il cui primo album “Black Book: Chapter One” è disponibile sul mercato da circa un anno e tra i follower dell’underground ha già avuto modo di riscuotere una discreta quantità di feedback positivi. Anche dal vivo i brani provenienti dal suddetto disco risultano di ottimo impatto e questo si può notare dall’ottima accoglienza ricevuta dal pubblico già presente in sala, che si mostra piacevolmente compiaciuto dalla qualità generale dei pezzi, così come dai riferimenti a numerose glorie del passato, come ad esempio nel brano “Pirate Song” che, come dichiarato dal frontman Tiziano Sbaragli, vuole riportare alla mente i sempre mitici Running Wild e le loro atmosfere piratesche. Anche nel loro caso, più o meno verso metà scaletta, si sono fatti evidenti alcuni problemi tecnici che hanno reso più difficoltoso il proseguimento del set, ma non ci sentiamo di farne una menzione più grande del necessario e preferiamo ringraziare Tiziano e i ragazzi per aver proposto un buono show di heavy metal nudo e crudo e ci auguriamo di sentire ancora parlare di loro in futuro con un secondo album e con altre date live in giro per l’Italia.

 

ANGEL WITCH

Come dicevamo nell’intro, uno dei gravi problemi della serata è riscontrabile proprio nell’esibizione degli Angel Witch, qui in veste di headliner: già dall’inizio appare evidente che il buon Kevin Heybourne ha qualcosa che non va, sia per la sua espressione evidentemente un po’ malaticcia sia, soprattutto, per il suo essere totalmente senza voce per via di un probabile mal di gola manifestatosi la notte prima. La iniziale “Gorgon” infatti viene eseguita per oltre la metà in maniera strumentale e, dopo la successiva “Confused”, lo stesso Kevin si scusa col pubblico per la sua scarsa prestazione vocale; e considerando che ha fatto fatica anche a parlare possiamo dire che non c’è alcun dubbio riguardo il suo stato di salute. Con l’avanzare della scaletta, però, sembra che la situazione migliori leggermente, permettendo ai presenti di godersi almeno la seconda metà del concerto senza lamentarsi più del necessario per la voce debole; anche perché a livello puramente strumentale i Nostri non perdono un colpo e lo stesso Kevin dà il meglio di sé con in mano la sua Les Paul. Anche per questo non ci sentiamo di esprimerci negativamente sull’esibizione in questione, dal momento che una band qualsiasi avrebbe annullato la data, mentre invece i ragazzi al di là della voce sono riusciti a tenere il palco per un’ora e dieci in maniera pressoché impeccabile (anche se il chitarrista Jimmy Martin, come presenza scenica, lascia parecchio a desiderare oggi così come quando è entrato in formazione), eseguendo ottimamente brani leggendari come “White Witch”, “Angel Of Death”, “Baphomet”. Sulla conclusiva “Angel Witch” il pubblico si scatena come non era ancora accaduto e dopo tutto ciò la band si congeda tra gli applausi di tutti i presenti, che sono riusciti a chiudere un occhio sullo stato di salute precario di Kevin, apprezzando invece l’enorme sforzo che ha scelto di fare per proporre uno spettacolo degno del nome della sua formazione. Si sa che le sfortune possono capitare, e con l’ondata di freddo che ha travolto l’Italia in questi giorni è un miracolo se non siamo tutti nella situazione di Heybourne, quindi noi ci ritiriamo comunque contenti e ci dirigiamo al bar per fare un brindisi agli Angel Witch e all’heavy metal che ancora riesce a emozionarci con proposte vecchie e giovani.

Setlist:

Gorgon
Confused
Into The Dark
Atlantis
Sorceress
Dead Sea Scrolls
White Witch
Guillotine
The Night Is Calling
Angel Of Death
Baphomet
Angel Witch

 

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