Ero davvero molto curioso di rivedere gli Angra e soprattutto sentire cosa avrebbero proposto dal vivo dopo i gravosi cambi di line up che hanno avuto, ma andiamo con ordine.
SILENT FORCE
Verso le 19.15 riesco ad entrare nel locale e nemmeno 15 minuti dopo ecco giungere sul palco i Silent Force, band tedesca di cui fa parte D.C. Cooper (ex Royal Hunt) che propone un power metal che ricorda molto i Primal Fear, ma con riff di chitarra molto più semplici e melodici. Non mi era mai capitato di vederli dal vivo e devo dire che il loro show risulta abbastanza conivolgente: gran parte del pubblico cantava i ritornelli delle canzoni. Davvero notevole “We Must Use The Power”, sulle cui note si scatena un pogo tra le prime file.
Nel complesso nella mezz’ora proposta la band si destreggia bene, soprattutto Cooper intrattiene con maestria il pubblico ed affida la conclusione dello show ad una cover: “All Guns Blazing” dei Judas Priest… e incredibilmente pare che molti dei presenti non la conoscessero (di coloro che avevo di fianco manco uno!).
ANGRA
Dopo circa 20 minuti di pausa ecco i brasiliani fare il loro ingresso. Accolti fragorosamente dal pubblico entrano sulle note di “In Excelsis”. Si parte come era ovvio aspettarsi con la prima track del nuovo album: “Nova Era”. Gli occhi sono tutti puntati su Edu Falaschi e chi si chiedeva se il nuovo singer fosse un degno successore di Matos ha ora risposta. Per quanto mi riguarda è assolutamente affermativa: Edu non ha lo stesso carisma di Andre, ma risulta subito assolutamente simpatico e coinvolgente oltre che bravissimo a cantare. La canzone termina con il pubblico che acclama a gran voce ed è subito la volta di “Acid Rain”. Il pubblico è in visibilio (io un po’ meno, il nuovo album non mi ha convinto molto). L’esecuzione in ogni caso è assolutamente impeccabile. Seguono diverse altre tracks del nuovo album come “Heroes Of Sand” e “Rebirth”, inframezzate da Edu che si diverte a giocare col pubblico facendo cantare alcuni vocalizzi. Ed eccoci con il primo salto nel passato: viene proposta “Angel’s Cry”! Anche gli scettici si convincono ora che la scelta del singer è stata perfettamente azzeccata da Raphael e Kiko! Segue subito dopo “Metal Icarus” dall’album “Fireworks” e verso la fine della song spuntano sul palco numerosi tamburi. Sinceramente mi aspettavo ormai che venisse eseguita “Carolina IV”, mentre invece ecco che il combo brasiliano propone “Unholy Wars”.
Tempo ora dell’assolo di batteria: mi pare che sia inutile stare a fare confronti con Ricardo (che per quanto riguarda gli assoli è inarrivabile a mio parere.. Vi ricordate che cosa faceva con le bacchette?), da dire che anche il nuovo drummer Priester non se la cava affatto male. Ultima song prima della pausa è l’immortale “Make Believe”, il cui attacco e’ incredibilmente sbagliato dal tastierista. Poco male, il pubblico perdona ed aiuta Edu cantando a squarciagola l’intera song. Dopo essersi fatti un poco desiderare i brasiliani rientrano su “Crossing” ed ecco in arrivo “Nothing To Say”. Il pubblico e in visibilio ed Edu pare divertirsi un mondo!
Come finale esplosivo, reclamata insistentemente dal pubblico giunge “Carry On” e gli Angra non deludono! Assolutamente perfetta (se proprio vogliamo essere pignoli c’è qualche difettuccio nelle parti orchestrali) e coinvolgente. La band saluta e proprio quando inizio a pensare che il concerto sia ormai finito ecco risuonare le mitiche note di “The Number Of The Beast”! Rimango senza parole!
In definitiva la band si è comportata assai meglio di quanto credessi. Edu e i chitarristi son parsi davvero molto affiatati.. Chissa che con un po’ di tempo gli Angra non tornino agli splendori di “Angel’s Cry”…