Giovedi 24 ottobre non è possibile rimanere a casa a guardare la tv; fa tappa infatti a Milano il tour europeo di due delle più grandi voci del panorama rock e metal di sempre, Anneke Van Giersbergen ed Amanda Somerville. Il locale che ospita il concerto stasera è La Salumeria Della Musica, storica location meneghina per quanto riguarda il jazz, ma scarsamente utilizzata come venue per altri ambiti musicali; un locale dotato di un’acustica magnifica da ogni punto e davvero delizioso alla vista.
TRILLIUM
Ore 21 precise, il locale è già pieno, ed ecco salire sul palco i Trillium, di ritorno in Italia dopo la data a supporto dei Delain dello scorso anno. Il gruppo capitanato dalla bionda e formosa Amanda arriva sulle note di “Machine Gun”, opener di “Alloy”, l’unico album pubblicato dalla band nell’ormai lontano 2011, dal quale saranno prese ben sette delle dieci canzoni eseguite stasera dagli americani – a dispetto delle mille collaborazioni che la leader ha avuto in questi anni (ricordiamo quella clamorosa con il compagno in Avantasia Michael Kiske, per il disco “Kiske/Somerville”) – alle quali vanno aggiunte tre canzoni dai dischi da solista di Amanda. La Somerville è favolosa come sempre, dotata di una gran mimica facciale e di una gestualità azzeccata, qualità queste che, in aggiunta ad una voce unica, potente e cristallina, rendono la performance dell’americana ancora più grandiosa; meritevole di nota è anche il resto della band, autrice di una prova live convincente. Un momento particolarmente significativo del set arriva quando la cantante dedica “Path Of Least Resistance” a Simon Oberender, ex tastierista della band, morto suicida lo scorso anno, commuovendosi e dicendo, rivolta a chiunque abbia mai pensato al suicidio, “Il mondo non è un posto migliore senza di voi”. Il finale arriva con il maggiore hit dei Trillium, “Coward”, che chiude nel migliore dei modi una performance senza alcuna sbavatura.
ANNEKE VAN GIERSBERGEN
Dopo un rapido cambio di palco, ecco arrivare sulle assi de La Salumeria Della Musica la grandissima Anneke, ormai al terzo passaggio in Italia in poco più di un anno e mezzo, da headliner lo scorso anno al Bloom di Mezzago e a supporto dei Pain Of Salvation la scorsa primavera ai Magazzini Generali. Il concerto ha inizio con “You Will Never Change”, dal nuovo disco “Drive”, subito bissata proprio dalla title track. Il pubblico è rumoroso e partecipe ed esprime un calore quasi tangibile nei confronti della rossa singer. La prima delle cover dei The Gathering arriva subito dopo e, senza sorprese, si tratta di “Saturnine”, presenza fissa in scaletta da anni per Anneke. La band è decisamente in serata ed il calore costante del pubblico stampa sul volto dei musicisti un sorriso che arriverà ad essere indelebile a fine show. Il set prosegue con bordate rock del calibro di “Treat Me Like A Lady”, “My Boy”, “1000 Miles Away For You” e “She”, alternando il nuovo “Drive” con “Everything Is Changing”, prima che la dolcissima “Beautiful One”, eseguita acustica dalla sola Anneke – che a dire il vero commetterà parecchi errori a livello chitarristico durante l’esecuzione, scherzando costantemente con il pubblico, decisamente comprensivo e divertito dalla cosa, e sorridendo per rimediare alla propria scarsa confidenza con lo strumento – e “My Mother Said”, davvero deliziosa, sempre acustica ma suonata da tutta la band. “Forgive Me” precede “Mental Jungle”, davvero strana con la voce di Hayko Cepkin registrata. Ancora una manciata di pezzi, “You Want To Be Free”, “Stay” e “Shooting For The Stars”, prima della pausa. Anneke si ripresenta sul palco per l’encore, accompagnata solo dalla tastierista, ed è una “Broken Glass” (dal repertorio The Gathering) da brividi, quella che ammalia tutti i presenti. Un favoloso medley tra i pezzi più catchy dei due dischi da solista, “We Live On” e “Feel Alive”, e per ultima arriva “The Best Is Yet To Come”, che chiude il concerto. Al solito, le conclusioni sono semplici da tirare: Anneke è sempre in forma smagliante e la sua voce non ha perso nulla di nulla nel corso degli anni; sorride sempre, ma non per mestiere, e questo il pubblico lo capisce e per questo ricambia volentieri. Carino il siparietto prima di “Beautiful One”, quando Anneke dice “Tonight I’m very happy! How to say I’m very happy in Italian language?” e, al pubblico che le risponde in coro “Molto felice”, lei ribatte “Ok, then I’m very molto felice!”. Da segnalare che sia Anneke che Amanda Somerville si sono fatte trovare al banco del merchandise subito dopo lo show e non si sono mosse per oltre un’ora, fino a che l’ultimo fan non ha avuto un autografo o una foto. Queste sono cose che i fan non dimenticano.