27/04/2006 - Anthrax + Beyond Fear @ Live Music Club - Trezzo Sull'Adda (MI)

Pubblicato il 03/05/2006 da
A cura di Luca Filisetti

Gli Anthrax, nella vecchia/nuova formazione, tornano per l’ennesima volta a calcare i palchi italiani, dopo la performance al Gods Of Metal 2005 e la successiva data di Milano. L’occasione per i vecchi thrasher è sempre ghiotta ed infatti anche stavolta il locale, il Live Club di Trezzo sull’Adda, brulica di attempati metallari che si mischiano con disinvoltura tra i più giovani, magari desiderosi di vedere per la prima volta una formazione che ha contribuito a scrivere la storia del metal. Arriviamo al locale sotto un acquazzone incessante: giusto il tempo di fare la tessera del club ed entriamo per assistere alla performance del support act, quei Beyond Fear che, forti dell’apporto dietro al microfono di Tim Owens, cercano un posto al sole nell’affollato panorama heavy.

BEYOND FEAR

La band è composta da cinque elementi particolarmente affiatati traloro e ci propone un heavy metal classico ma allo stesso tempo evoluto,sulla falsariga di quanto fatto da “Ripper” Owens nella sua permanenzanei leggendari Judas Priest. Il groove si spreca e la band alternasapientemente mid tempo granitici a sparate in doppia cassa, ricevendol’approvazione del pubblico presente sotto il palco e scatenando ancheun discreto pogo. Tim Owens poi dispone di un’ugola eccellente e dalvivo rende come e più che in sala d’incisione. Anche la presenzascenica non gli manca, frutto probabilmente dell’esperienza con iJudas. Anzi, a dire il vero, ripulito di tutti gli orpelli borchiati etamarri che lo rendevano abbastanza ridicolo, risulta anche piùcredibile, distaccandosi ulteriormente dallo stile di Rob Halford. Ilconcerto scorre abbastanza piacevolmente, la musica dei nostri èdiscreta, anche se le tracce che maggiormente entusiasmano i presentisono “One On One” e “Burn In Hell”, appartenenti al passato di”Ripper”. Ultima nota di colore, la sfortunata somiglianza del bassistaDennis Haynes con Alex Staropoli dei Rhapsody, uno degli uomini piùbrutti della scena metal!

ANTHRAX

Chi scrive era abbastanza perplesso prima del concerto degli Anthrax,memore della performance altalenante dello scorso Gods Of Metal, doveBelladonna accusava indiscutibilmente il peso degli anni e Dan Spitzsembrava totalmente fuori posto. Volenti o nolenti, al di là del valorestorico e affettivo di questa line-up, il fantasma di John Bush eraancora vivo nella memoria di molti, anche perchè il piccolo singerdispone di una voce che Belladonna potrà sempre e solo sognare. Dopoche i DJ del Live Club sono stati abbondantemente insultati per avermesso della musica techno tra un gig e l’altro, ecco che si spengono leluci e la band appare sul palco. Da questo momento il coinvolgimentosarà altissimo e la temperatura salirà a dismisura. La band è in granforma, Belladonna canta decisamente meglio che nel recente passato eanche il buon Dan sembra più inserito nelle dinamiche del gruppo. Lasezione ritmica composta da Ian, Bello e Benante è, come sempre, lamigliore in assoluto. I suoni non si sviluppano omogeneamente nellocale, variando da zona a zona. Ma ciò perde di significato davanti almastodontico show degli americani. Citiamo in ordine sparso: “MetalThrashing Mad”, “A.I.R.”, “Medusa”, “Caught In A Mosh”,”Efilnikufesin”, “Skeleton In The Closet”, “Indians”, “Antisocial”,”Got The Time”, fino ad arrivare ai bis di “Be All, End All”, “Iím TheMan” e l’inno “I Am The Law”. Davanti a una tale raccolta diclassicissimi non ci si può lamentare del fatto che tracce quali”Madhouse”, “In My World” o “Armed And Dangerous” siano rimaste fuori.Belladonna e Scott Ian (acclamatissimo) hanno dialogato spesso evolentieri con il pubblico, che ha risposto con compattezza, scatenandodei veri e proprio mosh pit sotto il palco. Alla fine quindi tuttisoddisfatti, soprattutto quando Scott ha annunciato che torneranno inItalia il prossimo anno, probabilmente di supporto ad un nuovo album.Leggende.

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