24/11/2018 - ASPHYX + ELECTROCUTION + ULVEDHARR + SKORBUTIKS @ Slaughter Club - Paderno Dugnano (MI)

Pubblicato il 04/12/2018 da

Report a cura di Roberto Guerra

Torniamo a scrivere di metal estremo facendo una capatina in quel di Paderno Dugnano, paese della provincia milanese che ospita l’ancora nuovo e fiammante Slaughter Club, presso il quale è in programma uno show ad opera di un poker al limite del sanguinario, guidato, in questo caso, dagli olandesi Asphyx. Inutile ribadire che si tratta di un evento dedicato interamente al death metal e alle sue numerose sfumature, grazie a una line-up variegata e, soprattutto, ovviamente ad eccezione degli headliner, interamente di provenienza italiana; ciò la dice ancora una volta lunga sull’immenso valore che il nostro sottovalutato paese può avere all’interno di una scena popolare e competitiva come quella estrema, e non solo. Purtroppo l’affluenza non sarà esattamente corposa come si sarebbe sperato, considerato che siamo in un sabato sera ghermito di band di valore, ma tra i presenti, una volta giunti al termine dello spettacolo, l’entusiasmo generale non potrà che farla da padrone. Perciò è tempo di buttarci a capofitto in un moshpit e, naturalmente, augurarvi buona lettura!

 


SKORBUTIKS

Iniziamo a far volare le mazzate con il death oscuro e opprimente dei veneti Skorbutiks, il cui nome ci ricorda un brano, proprio degli Asphyx, che avremo modo di sentire più tardi; si tratta di un progetto in circolazione da circa sette anni e con attualmente all’attivo un EP e uno split dal divertente titolo di “Highway To Schifo”, prodotto in collaborazione con altre tre realtà underground più o meno promettenti. La presentazione di questi quattro ragazzi rispecchia perfettamente la loro proposta musicale, fortemente incentrata sugli stilemi classici del death più nero, con in più un percettibile retrogusto sci-fi ad impreziosire la totalità dell’offerta, con risultati inizialmente un po’ incerti, ma che migliorano decisamente con l’avanzare della breve scaletta, interpretata in maniera forse un po’ troppo scolastica per via di una presenza on stage che necessita ancora di qualche ritocco per poter funzionare alla perfezione; a ciò si aggiunge anche qualche problemino tecnico a rendere leggermente spigoloso il proseguimento dello show. Nonostante i vari alti e bassi, sulle battute finali l’esaltazione decisamente non manca e nessuno può negare agli Skorbutiks le comunque meritate ovazioni da parte di un pubblico ancora relativamente scarno. Ci auguriamo che il primo full-length di prossima uscita si riveli all’altezza e, di conseguenza, che le esibizioni live possano arricchirsi fino a permettere a questa band di toccare vette potenzialmente raggiungibili.

ULVEDHARR

I vichinghi bergamaschi per antonomasia del death metal made in Italy non hanno certo bisogno di presentazioni, trattandosi di una delle realtà più attive in assoluto quando si tratta di impugnare le asce e mietere vittime tra riff caotici e ritmiche tritaossa. L’atmosfera battagliera è sempre presente e palpabile quando suonano gli Ulvedharr, il cui grintoso vocalist Fabrizio Arcudi in prima linea riesce sempre ad intrattenere ruggendo in ogni singolo brano, oppure scherzando col pubblico nei momenti di pausa tra una sfuriata e l’altra. Le immancabili “War Is In The Eyes Of Berserker”, “Battle For Asgard” e “Onward To Valhalla” sono solo alcuni degli inni con cui i nostri quattro guerrieri conducono le sorti della battaglia a loro favore, nonostante non sia mancato nuovamente qualche leggero problema tecnico, compreso un calo improvviso di distorsione nel sound della chitarra del sopracitato frontman, che non si è comunque perso d’animo e ha proseguito a testa alta il suo show, ironizzando persino sulla faccenda pochi minuti dopo. Anche dagli Ulvedharr ci aspettiamo presto un quarto album all’altezza di quanto fatto fino ad ora, sperando che la band possa proseguire la propria striscia positiva, continuando così ad incrementare il proprio seguito e a fornire delle prove massicce in sede live. Considerando il livello di quanto appena visionato, non possiamo che essere ottimisti.

ELECTROCUTION

Ci spostiamo ora dalle parti di Bologna per fare un pieno di violenza e tecnica strumentale insieme agli Electrocution e alla rinnovata line-up di cui possono fare sfoggio: i chitarristi Neil Grotti e Alessio Terzi, insieme all’ultimo ingresso al basso Matteo Grazzini, solo recentemente hanno infatti unito i loro percorsi a quelli del buon Mick Montaguti, che decisamente può ritenersi più che orgoglioso della sua scelta. Eseguire con maestria e precisioni brani tecnici, seppur comunque molto immediati, come “As A Son To His Father” e “Anthropocentric” non è certo qualcosa per cui rimanere indifferenti, e i presenti dimostrano di apprezzare tanto questo aspetto quanto l’incredibile scarica di adrenalina trasmessa da una delle migliori band estreme presenti in territorio italiano. Anche per loro è in arrivo finalmente un nuovo lavoro in studio, che ci auguriamo sia in grado di rendere giustizia al recente “Metaphysincarnation” e, soprattutto, a quella pietra miliare che è tutt’ora “Inside The Unreal”, il quale, a distanza di ben venticinque anni, riesce ancora ad emozionare una folta schiera di appassionati delle sonorità più macabre e violente. Tenendo conto che manca ancora l’atto principale della serata, non ci sentiamo di sbilanciarci oltre il giusto limite, ma mentiremmo se non ammettessimo che fino ad ora nessuno è stato in grado di esaltarci come la band bolognese, in grado come pochi altri di unire il formidabile impatto con una raffinatezza musicale indiscutibile, e la cui fama non si può che considerare oltremodo meritata.

ASPHYX

Nonostante la triplice mazzata appena ricevuta in pieno grugno, l’attesa per l’ingresso sul palco dell’immenso Martin Van Drunen e dei suoi soci si fa sempre più percepibile ogni minuto che passa. Inutile quindi dire quanto sia fragorosa l’ovazione al momento dell’apertura con la classica “Vermin”, seguita rapidamente dal recente trittico “Candiru”, “Division Brandeburg” e “Wardroid”, prime tre tracce dell’attualmente ultimo album “Incoming Death”. Da qui in avanti, il concerto degli Asphyx si potrebbe definire come un piacevole e godurioso massacro a base di purissimo death metal europeo di matrice old school, in cui non mancano richiami al passato come “Wasteland Of Terror”, “The Rack” e “Last One On Earth”, anche se l’attenzione maggiore sembra essere riservata alle apprezzatissime produzioni recenti, da molti considerate perfettamente in linea, se non addirittura superiori, con quanto prodotto nella prima metà degli anni ’90. Anche l’immancabile moshpit non manca di palesarsi in concomitanza delle numerose smitragliate, ma è bene non dimenticare le note influenze doom del sound degli Asphyx, ben identificabili ad esempio nelle lente e cadenzate “Der Landser” e “Death: The Only Immortal”, sulle quali l’headbanging diventa un vero e proprio obbligo per chiunque sia dotato di una chioma sufficientemente sviluppata. L’accoppiata finale vuole riprendere entrambi i periodi della band, partendo dalla ancora relativamente nuova e lovecraftiana “It Came From The Skies” e chiudendo l’intero evento con l’attesa “M.S. Bismarck”, da sempre vero e indiscusso cavallo di battaglia della formazione olandese.
Per l’ennesima volta ci duole riconoscere che l’affluenza non ha reso totalmente giustizia alla proposta presentata; ma è sempre un’eventualità di cui tenere conto, per cui, quando le danze giungono al termine, possiamo solo condividere con chi ha assistito il nostro entusiasmo per aver partecipato ad una serata death metal con le palle quadrate, e con in più una forte presenza di band italiane di supporto a un vero e proprio mito del genere. Peccato per chi ha perso un’altra buona occasione per divertirsi in compagnia di musica estrema e, ovviamente, compari di serate estreme.

Setlist:

Vermin
Candiru
Division Brandenburg
Wardroid
Death The Brutal Way
Asphyx (Forgotten War)
Deathhammer
Wasteland Of Terror
Der Landser
Scorbutics
Forerunners Of The Apocalypse
The Rack
Death: The Only Immortal
Last One On Earth
It Came From The Skies
M.S. Bismarck

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.