02/03/2023 - BANCO DEL MUTUO SOCCORSO @ Teatro ABC - Catania

Pubblicato il 08/03/2023 da

Ci sono band che hanno realmente scritto la storia di un genere e, nel caso del rock progressivo, il Banco del Mutuo Soccorso è certamente una di queste. Il gruppo romano, condotto sempre dallo storico membro fondatore Vittorio Nocenzi, è da alcuni anni particolarmente attivo, grazie anche ad un vero e proprio rinnovamento della line-up. La band ha organizzato una sorta di appendice siciliana per il suo tour partito nel 2022, con l’aggiunta appunto di tre date nell’isola, la prima delle quali si è tenuta a Catania. Il concerto è stato strutturato in tre parti ben distinte, per quanto si siano susseguite senza soluzione di continuità, per una durata di oltre due ore: nella prima di esse, è stato suonato per intero il primo omonimo album, comunemente conosciuto come “Salvadanaio” (per l’immagine presente nella copertina); nella seconda parte, sono state eseguite alcune tracce tratte dall’ultimo album, “Orlando: Le Forme Dell’Amore”; nella terza, infine, è stato dato spazio ad alcuni brani tratti dal loro vasto repertorio.

Dobbiamo riconoscere che è una strana sensazione anche il solo pensare al fatto che il “Salvadanaio” sia stato pubblicato ormai più di mezzo secolo fa, eppure è proprio così. La band, infatti, ha scelto di suonarlo per intero dal vivo proprio in occasione del suo cinquantesimo anniversario nel 2022 ma, come sopra precisato, il tour si è protratto anche quest’anno e così il Banco ha pensato bene di non privare i propri fan siciliani della gioia di poter ascoltare questo capolavoro dal vivo.
Parliamo chiaramente di un disco straordinario, che arriva direttamente da un’epoca eccezionale e forse irripetibile, che ha portato il rock progressivo italiano a stagliarsi su vette altissime. Il Banco del Mutuo Soccorso è stata una delle band più importanti di quel periodo e l’ascolto di questi brani tutti d’un fiato dimostra come ancora oggi non abbiano perso minimamente tutta la propria brillantezza. La formazione, con voce, basso, batteria, due chitarre e due tastiere, permette al gruppo di esprimersi con grande maestria anche con soluzioni tecniche complesse, senza però perdere di vista la grande capacità di far immergere l’ascoltatore tra fitte trame sonore, intessute di intensi passaggi di emozionante bellezza, che trovano l’apice nella splendida suite “Il Giardino Del Mago”.
Una line-up, peraltro, in un certo senso variegata, dato che comprende due veterani di grande esperienza quali Vittorio Nocenzi e il chitarrista Filippo Marcheggiani, accanto a due nuovi innesti quali il nuovo – ma già molto ben integrato – batterista Dario Esposito e Michelangelo Nocenzi (terzo figlio di Vittorio, che già aveva collaborato in studio con il padre ma che ora segue la band anche dal vivo). Assieme a loro, gli affidabili Nicola Di Già (chitarra ritmica e acustica) e Marco Capozi (basso), nonchè il cantante Tony D’Alessio, bravissimo e dotato di una notevole estensione, ma anche di un certo coraggio per aver raccolto la pesante eredità di un’autentica icona come Francesco Di Giacomo.
Passando alla seconda parte dello spettacolo, come anticipato, è stata dedicata all’ultimo album della band, “Orlando: Le Forme Dell’Amore”, uscito proprio nel 2022. Il lavoro, un concept ispirato all'”Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, in realtà è in un certo senso pure collegato al “Salvadanaio”, se si pensa che l’avvio di questo, con la traccia “In Volo”, parte proprio dai versi iniziali del poema cinquecentesco. A distanza di cinquant’anni, dunque, il Banco ha riallacciato le fila del discorso con il suo punto di partenza, realizzando un disco molto bello, che ha peraltro il pregio ulteriore di presentare uno stile ed un sound certamente più contemporaneo rispetto a quello del “Salvadanaio”. Non intendiamo dire con questo che ancora oggi quest’ultimo non sia un disco apprezzabile e godibilissimo, ma va altresì riconosciuto come sia fortemente intriso di sonorità ed arrangiamenti che oggi riconosciamo facilmente come tipicamente settantiani. L'”Orlando”, invece, è a tutti gli effetti un disco contemporaneo, che traghetta il Banco ai giorni nostri e dimostra come si possa suonare dell’ottimo rock progressivo senza per forza essere autoreferenziali o rimandare necessariamente a sonorità di quel decennio.
Vittorio, per questa parte, cede virtualmente la conduzione della band a Michelangelo, che si dimostra ben lieto di partire subito con lo splendido “Proemio”. L’ascolto di questi versi ci ricorda in realtà come in qualche modo le tematiche trattate siano ancora attuali, tra guerre, scontri tra culture e religioni e soprattutto l’amore nelle sue diverse forme, che può essere anche quello negato (di Angelica verso Orlando) o inaspettato (di Angelica verso il saraceno Medoro) o amicale (di Astolfo verso Orlando). Brani dunque come “La Pianura Rossa” o “Serve Orlando Adesso”, mettono realmente i brividi per come riescono a trattare diversi sentimenti e stati d’animo, tradotti in versi ed in musica con una maestria e competenza compositiva davvero di altissimo livello.
Per la terza parte, si dà spazio a brani tratti dai vari album del gruppo, con autentici classici come “Il Ragno”, “La Conquista Della Posizione Eretta”, “Moby Dick”, “Paolo Pa” o “Lontano Da”. Viene proposto anche un brano tratto dal penultimo album della band, “Transiberiana” del 2019: si tratta di “Eterna Transiberiana”, una traccia che ci colpisce particolarmente per le intense vibrazioni che riesce a trasmettere per le sue suadenti melodie, intrise di sapori e colori mediterranei, che sfociano in un crescendo impetuoso e carico di grinta. Vittorio è particolarmente loquace e divaga persino in dissertazioni gastronomiche, con spiegazioni appassionate sui piaceri che la Sicilia è in grado di offrire con le sue prelibatezze, a cominciare dalla “cannoloterapia”, con la quale si lancia in una spiegazione (peraltro molto interessante con specifiche anche tecniche) sul cannolo e su come si gusta, oltre a tanti gustosi aneddoti che riguardano la storia del Banco.
Una richiesta da parte di qualcuno del pubblico, “Traccia 2”, offre poi lo spunto anche per rievocare, dopo un suo accenno al piano, altri episodi, come tutta la preparazione orchestrale per la realizzazione dell’album “…di Terra”, con tanto di incubi e risvegli notturni per Vittorio, raccontati con spirito e divertimento. Lo spettacolo si chiude con “Non Mi Rompete”, ma dopo aver raccolto i meritatissimi applausi, i musicisti si sono fermati a parlare con il pubblico, dimostrando, come sempre, grande affabilità e disponibilità. Forse anche questo è in fondo uno degli ingredienti che hanno portato a una tale longevità questa band, che ha comunque riproposto la sua Musica (con la M volutamente maiuscola), quanto mai viva e pulsante, per offrirla a quanti, presenti in questa serata siciliana (in effetti non possiamo dire purtroppo che il teatro fosse pieno), hanno saputo cogliere la magnifica opportunità di rivedere questa straordinario ensemble in terra sicula.

Setlist:
Parte I – Salvadanaio
In Volo (Intro)
R.I.P. (Requiescant In Pace)
Passaggio
Metamorfosi
Il Giardino Del Mago
Traccia
Parte II – Orlando: Le Forme Dell’Amore
Proemio
La Pianura Rossa
Serve Orlando Adesso
Non Mi Spaventa Più L’Amore
Parte III
Il Ragno
La Conquista Della Posizione Eretta
Eterna Transiberiana
Moby Dick
Paolo Pà
Lontano Da
Traccia II
Non Mi Rompete

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