17/04/2019 - BATTLE BEAST + ARION @ Legend Club - Milano

Pubblicato il 25/04/2019 da

Report a cura di Roberto Guerra

Una serata tutta al finlandese, quella in programma il 17 aprile al Legend Club di Milano, con ben due realtà, accostabili al filone del power metal, a svolgere il ruolo di intrattenitori per un pubblico che si preannuncia adeguatamente numeroso e coinvolto sin dagli attimi precedenti i rintocchi iniziali del primo atto previsto. I ben affermati Battle Beast rappresentano il cosiddetto piatto principale, ma sono forse i più giovani Arion ad incuriosire maggiormente i presenti, soprattutto per via dell’ottimo successo che stanno riscuotendo sul mercato, in particolar modo dal momento dell’uscita del loro secondo, riuscitissimo album. In generale, lo anticipiamo, l’andamento della serata si attesterà sempre e comunque su livelli più che positivi, anche se non mancherà qualche piccola critica nei confronti di alcune scelte relativamente discutibili da parte di entrambe le band. Perciò, a questo punto, non possiamo far altro che augurarvi una buona lettura!


ARION

Come scrivevamo, il successo ottenuto da questi cinque giovanotti finlandesi ha già iniziato ad attestarsi su livelli ben più che discreti, in particolar modo dal momento in cui il secondo album “Life Is Not Beautiful” è divenuto disponibile sul mercato. Si tratta infatti di un prodotto più personale e riconoscibile rispetto al predecessore e questo ha reso ancora più interessante la possibilità di assistere per la prima volta ad un loro concerto. Buona parte della setlist, come prevedibile, si concentra proprio sul lavoro in questione, anche se non manca qualche parentesi dedicata al primo, e leggermente più anonimo, “Last Of Us”; l’apertura stessa, con l’accoppiata “The End Of The Fall” e “No One Stands In My Way”, ricalca quella del disco, da cui ovviamente vengono proposti anche gli estratti più conosciuti dal pubblico, tra cui “Punish You” e le conclusive “Unforgivable” e “At The Break Of Dawn”. Su quest’ultima canzone subentra anche un piccolo momento dal retrogusto cringe: è infatti noto che, almeno su album, a duettare insieme al ‘bellimbusto’ Lassi Vaaranen troviamo la nota cantante degli Amaranthe Elize Ryd, la cui voce è stata prontamente retro-proiettata anche in sede live, lasciando un attimo col naso arricciato chi avrebbe preferito una performance unicamente ad opera del biondo vocalist, piuttosto che un’esecuzione in parte artefatta tramite il playback. In ogni caso, a parte questa scelta più o meno discutibile e qualche leggero difetto sonoro, lo show degli Arion appare davvero coinvolgente e ben studiato, il che si può percepire anche dall’ottima risposta da parte dei presenti, i quali ci auguriamo abbiano tenuto almeno in considerazione l’idea di acquistare un loro disco, in modo da conoscere più approfonditamente quella che potrebbe essere una delle formazioni power metal del futuro. Come si suol dire, chi vivrà vedrà; e per adesso bravi!

Setlist:

The End Of The Fall
No One Stands In My Way
I Am The Storm
Punish You
Seven
The Last Sacrifice
You’re My Melody
Unforgivable
At The Break Of Dawn

BATTLE BEAST

Sui connazionali (degli Arion) Battle Beast ci sarebbe da fare un discorso a parte: sono infatti in molti ad essersi accorti del cambiamento stilistico, per non chiamarlo proprio ‘abbassamento qualitativo’, ben percepibile all’interno degli ultimi due lavori in studio, ovvero da quando il leader indiscusso Anton Kabanen ha deciso di staccarsi per formare quei Beast In Black il cui successo sembrerebbe aver già lungamente superato non solo le aspettative, ma anche il corrispettivo dei suoi oramai ex compagni di band. Questi ultimi sembrano parecchio intenzionati a prendere, col dovuto tempo, le distanze dall’eredità lasciata dal loro ex compositore, e ciò si può ben notare dalla scelta dei brani presenti in scaletta: quasi tutti provenienti dai suddetti ultimi due prodotti, eccezion fatta per alcune immancabili hit come “Black Ninja”, “Out Of Control” e la danzabile “Touch In The Night”. Tutto il resto pesca dal meglio che i recenti, nonché piuttosto modesti, “Bringer Of Pain” e “No More Hollywood Endings” hanno da offrire, con alcuni momenti esaltanti in concomitanza della iniziale “Unbroken” e delle varie “The Golden Horde”, “Familiar Hell” e “King For A Day”, ottimamente interpretate dalla grintosa vocalist Noora Louhimo, agghindata in una maniera simile all’incrocio tra la strega Malefica e un albero di Natale, e dai suoi compagni tamarroni; il tutto condito da un paio di simpatiche gag, tipo quella delle percussioni, che di certo non guastano. Allo stesso tempo, tuttavia, non manca anche qualche punto non propriamente morto ma fondamentalmente spento e meno accattivante, trattandosi di brani drasticamente inferiori rispetto a quanto fatto dalla band negli anni precedenti e che anche in sede live non possono guadagnare più di tanto in termini di potenza, impatto e coinvolgimento; ricordiamo ancora con gioia numerose esibizioni in cui i Battle Beast erano riusciti ad esaltarci come poche altre realtà affini, con un ottimo quantitativo di metallo aggressivo e tagliente, unito ovviamente alla peculiare formula simil anni ’80 con richiami synth pop. Nonostante ciò, ad oggi, i nostri cinque finnici hanno ancora il loro perché, senza alcun dubbio, ma vedendo l’incredibile velocità con cui la loro controparte capitanata dal mitico Anton sta macinando consensi, sia in studio che dal vivo, ci viene facile pensare che presto l’ordine degli addendi verrà invertito definitivamente, se la band non trova una soluzione per tornare a produrre album memorabili e, di conseguenza, suonare dal vivo con tutta la grinta cui ci avevano abituato una volta.

Setlist:

Unbroken
Familiar Hell
Straight To The Heart
Unfairy Tales
Black Ninja
Endless Summer
I Wish
Raise Your Fists
The Golden Horde
Out Of Control
Touch In The Night
Bastard Son Of Odin
The Hero
Eden
No More Hollywood Endings
King For A Day
Beyond The Burning Skies

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