06/02/2008 - Behemoth + Suicide Silence @ Ulu - Londra (Gran Bretagna)

Pubblicato il 08/02/2008 da
A cura di Luca Pessina
 
Chi è venuto per i Behemoth? Chi è venuto per i Suicide Silence? Facilissimo dare una risposta! Un bill per certi aspetti tanto insolito non poteva che richiamare un pubblico molto variegato questa sera. Prima dell’apertura delle porte, giovanissimi “MySpace kids” con frange e jeans da ragazza erano infatti in coda con death metallers-armadi da 2 metri x 1 sfoggianti toppe dei Destroyer 666 et similia. Conoscendo il temperamento di certi personaggi della scena locale, chi scrive si aspettava una rissa da un momento all’altro, invece, per fortuna, nulla di tutto ciò è avvenuto. La data londinese del nuovo tour europeo dei Behemoth è stata un vero successo, sia a livello prettamente artistico-musicale, sia a livello di affluenza, con un ULU quasi sold out che ha ovviamente fatto felici gli organizzatori (in contemporanea, all’Underworld, era in programma uno show dei Brutal Truth). Il pubblico ha risposto bene, applaudendo entrambe le band quasi alla stessa maniera, quindi si può davvero parlare di una serata positiva.

SUICIDE SILENCE

Eccoli qua, il più importante “fenomeno MySpace” dopo i Job For A Cowboy. Suicide Silence, from California… età media vent’anni, quasi quattro milioni di contatti sulla loro paginetta e un debut album su Century Media, “The Cleansing”, entrato direttamente alla posizione numero 94 della classifica di Billboard. La musica? Death-core quadratissimo (pure troppo) che non concede davvero nulla ad atmosfera e melodia. La band è in Europa per il suo primo tour vero e proprio da queste parti (il disco uscirà a breve anche qui) e ha tutta l’intenzione di ripetere anche nel vecchio continente il suo exploit d’oltreoceano. Inutile dire che i fan dei Behemoth guardano con sospetto il logo della band sui manifesti, ma quando i cinque ragazzi calcano il palco e iniziano a suonare non si odono nè fischi nè insulti. Il gruppo ha un’ottima presenza scenica e, ad eccezione del cantante Mitch Lucker (ricoperto di tatuaggi e coi capelli corti), ha un “rassicurante” look 100% death metal. I nostri non lesinano headbanging e si rendono protagonisti di una mezz’ora decisamente intensa e violenta, osannata dai loro giovani fan e seguita con una certa attenzione dal resto dell’audience. Vengono suonate cinque/sei tracce del nuovo full-length e tre pezzi estratti dal primissimo EP omonimo, i quali vengono accolti assai calorosamente, essendo i più conosciuti. In definitiva, una buona performance, che ha dimostrato in primis come il gruppo renda meglio live che su CD (appuntamento a breve per la recensione di quest’ultimo). Alla prossima.

BEHEMOTH

A quanti tour sono arrivati i Behemoth nella loro carriera? Probabilmente questo è l’ottantesimo, o giù di lì… e bisogna dire che si vede e si sente! Ormai si rischia di ripetersi quando si tratta di descrivere un live show del quartetto polacco. I nostri sono probabilmente una delle tre migliori live band in campo death metal al momento e ogni volta che si ha il piacere di ammirarli on stage sembrano sempre più in procinto di raggiungere la vetta. Ogni loro concerto viene oggi studiato nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso. Dai discorsi di Nergal (che prima di introdurre “Christgrinding Avenue” straccerà nuovamente una Bibbia – “il libro del male e dell’ipocrisia” – come avvenuto di recente in Polonia), alle pose di Orion e Seth, sino ad arrivare ai mini assoli di Inferno alla batteria, utili a intrattenere il pubblico mentre il resto della band prende fiato tra un pezzo e l’altro al lato del palco. Notevole, inoltre, la coreografia on stage, con ben due teloni che si alternano alle spalle dei nostri e varie aquile in metallo posizionate ai lati. Fa una certa impressione vedere il gruppo esibirsi in un tale contesto: sono definitivamente finiti i tempi in cui i Behemoth suonavano in piccoli club, di fronte a pochi fan e magari di spalla ad altre formazioni. Oggi il quartetto è un colosso della scena e non si fa mancare nulla, pur continuando a mantenere i piedi saldamente ancorati al suolo e uno stretto legame con l’underground (prova ne è l’esecuzione di tracce vecchissime e sconosciute ai più come “Summoning Of The Ancient Gods” e “From the Pagan Vastlands”). “Siamo venuti per conquistare Londra”, dichiara Nergal nell’introdurre “Conquer All”, e – giudicando dalla risposta di un migliaio di fan in delirio – c’è da pensare che un eventuale assalto alla capitale da parte dei “polish metal kings” questa sera avrebbe avuto buone chance di successo! Incredibili!

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.