A cura di Fulvio Trinca
Prime date dei BLAZE con la nuovissima line up che conta al suo interno un musicista italiano, Luca Princiotta alla chitarra. Era improbabile aspettarsi una line up rodata vista la velocità con la quale è stata assemblata, ma il risultato è stato addirittura migliore delle più rosee aspettative. E il pubblico romano ne sa qualcosa!
BLAZE
Dopo la diaspora che ha colpito la line up dei Blaze nel mese di agosto, aspettarsi una nuova line up pronta per le tre date italiane di ottobre era davvero abbastanza impensabile. Invece quella vista a Roma presso il bellissimo live club CUBE, con alle spalle solo due giorni di prova in Germania e due concerti (Velvet di Pordenone e Motion di Zingonia), si è rivelata una line up eccezionale, coesa ed incredibilmente affiatata che nulla ha da invidiare alla precedente. Oltre a Blaze Bayley alla voce, oggi troviamo diversi personaggi noti nella scena metal ed una piacevole sorpresa made in Italy: Daniel Loeble alla batteria, Oliver Palotai alla chitarra (già con Uli John Roth e DORO), Nick Douglas al basso (DORO) ed il comasco Luca Princiotta sempre alla chitarra, una sorpresa nella sorpresa di notevole spessore. Le luci calano intorno alle 23, le note di un’intro basata su un mix di melodie tratte da “Alive” irrompono dagli speaker e subito Luca Princiotta apre con il devastante riffing assassino di “Alive”. Nick Douglas spara le prime note di basso e Blaze irrompe sul palco del Cube di Roma con una carica di energia spaventosa! In rapida sucessione vengono eseguite “Ten Minutes”, “Kill & Destroy” e “Silicon Messiah”. Come dicevo, la sezione strumentale della band si è rivelata davvero grande e ha tenuto egregiamente dividendo spesso e volentieri il centro del palco con un caricatissimo Blaze ed incitando a più riprese i fan a cantare con loro. Non è certamente sembrato mancare il divertimento tra i vari membri della band e questo fattore positivo si è ripercosso anche sulla platea che si è fatta piacevolmente coinvolgere. L’audience romana non ha tardato a dare il proprio massiccio contributo cantando con la band fin dalla prima canzone. Ottime le esecuzioni anche di “Stare At The Sun” e “Virus”, acclamata a gran voce dal pubblico e di una “Futureal” con un finale inedito in doppia cassa davvero travolgente. Seconda parte del concerto altrettanto piacevole con “Ghost In The Machine”, “Idenity”, la bellissima “Life And Death” tratta da “Alive”, la title track stessa e il gran finale con “Man On The Edge” che non ha mancato di dare un ultimo grande sussulto alle quasi mille persone presenti. Molto bello anche il siparietto che ha metà scaletta ha visto i BLAZE fermarsi per oltre trenta minuti a causa di un black out che aveva colpito l’intero quartiere della capitale ma che, grazie anche alla solerzia degli organizzatori, non ha aveuto conseguenze sulla regolare conclusione del concerto. Blaze come al solito, pur non essendo certo un singer sopraffino, si è dimostrato animale da palcoscenico non mancando di disdegnare in continuazione il contatto con il pubblico e ringraziando lo stesso a più riprese. Alla fine, applausi meritati per tutta la band e solito siparietto di Blaze che, sudatissimo, ha firmato insieme ai suoi nuovi compagni autografi al banchetto del merchandising per oltre un’ora!