10/03/2022 - CELESTE + CONJURER @ The Dome - Londra (Gran Bretagna)

Pubblicato il 13/03/2022 da

Nel Regno Unito da qualche mese i concerti – così come qualsiasi altro tipo di attività- sono ripresi senza alcuna restrizione legata alla pandemia: eventuali regole e divieti sono a discrezione dell’organizzazione e del locale, ma è davvero sporadico imbattersi in espliciti controlli o in misure di contenimento e gestione del Covid. Si è tornati alla vita pre-primavera 2020, insomma, anche se, a ben vedere, da queste parti le limitazioni sono state scarse e incostanti anche all’apice dell’emergenza. D’altronde, in un paese in cui non è nemmeno prevista la carta di identità per i cittadini, l’introduzione del cosiddetto Covid pass (green pass in Italia) è stata subito vista come una vera utopia. Ci si gode quindi questo completo ritorno alla normalità, con concerti e tour che, a dispetto della Brexit, stanno iniziando a popolare il calendario e a far sognare gli appassionati. Tra i primi a usufruire di questo ‘liberi tutti’, troviamo il tour europeo di Celeste e Conjurer, il quale fa tappa a Londra in una piacevole serata di inizio marzo. Il Dome di Tufnell Park è il locale scelto per ospitare l’evento: una venue in verità forse un po’ troppo grande per il calibro attuale di queste due realtà, ma il pubblico certamente apprezza la possibilità di avere più spazio per muoversi e di godersi lo show senza dovere fare i conti con una calca eccessiva…

Quando entriamo nel locale, i CONJURER hanno appena iniziato il loro set. Il gruppo inglese ha su di sè gli occhi dell’intera platea, tanto che si può affermare che il quartetto delle Midlands sia a tutti gli effetti un co-headliner anziché un semplice supporto. Con il nuovo album “Páthos” in procinto di essere annunciato, la band fa del proprio meglio per offrire un sunto del suo repertorio sin qui, andando a pescare a piene mani dal fortunato debut album “Mire”, uscito ormai quattro anni fa. Dalla pubblicazione di questo primo full-length, la formazione britannica ha certamente dovuto fare i conti – come tutti – con la pandemia, ma ciò non le ha comunque impedito di mettere insieme un numero notevole di concerti ed esperienze live: l’affiatamento che regna in seno al gruppo è difatti indubbio, così come la conoscenza dei brani da parte degli astanti, i quali rispondono alla musica con pogo ed headbanging anche in fondo alla sala. Muovendosi tra sludge, doom metal e post hardcore, i Conjurer hanno ideato una proposta che sembra sempre di più un ibrido tra i vecchi Gojira, i Mastodon e i Converge più strutturati, anche se non mancano altre fugaci suggestioni, non ultima una vaga vena prog che può ricordare gli Inter Arma. Le composizioni del gruppo tendono infatti a essere piuttosto lunghe, ma alla base è quasi sempre ravvisabile una certa mordacità nei riff, cosa che le rende presto appetibili e funzionali anche dal vivo.
Dopo il grande impatto della performance dei Conjurer, tocca ai CELESTE stordire il pubblico con un set che celebra senza mezzi termini l’acclamata ultima fatica “Assassine(s)”. Tre quarti della scaletta proposta dai francesi viene infatti occupata da brani estratti dal nuovo album, ora disponibile per Nuclear Blast Records: una scelta, questa del gruppo di Lione, che si rivela subito vincente, dato che con queste nuove composizioni la band in studio è andata a dare maggiore risalto alla melodia, ai contrasti e alle dinamiche del suo mix di black metal e sludge/post hardcore. Come sottolineato in sede di recensione, “Assassine(s)” ci ha presentato una formazione rivitalizzata e questa impressione viene confermata anche in sede live, dove troviamo un gruppo che – caricato da suoni nitidi e potenti – sembra avere a tutti gli effetti una marcia in più, perlomeno rispetto a certe ultime prove un po’ sottotono. La platea apprezza enormemente l’esibizione del quartetto, facendosi trovare preparata anche quando arriva il turno di qualche vecchio classico, come “Ces belles de rêve aux verres embués”, estratta dal vecchio “Morte(s) Nee(s)”. Fa inoltre sempre le sua figura la scelta della band di tenere la sala al buio e di indossare sul capo delle lampade frontali da speleologo con luci rosse, in modo da creare un gioco di raggi impazziti nell’oscurità. Tra questa peculiare atmosfera e la ‘botta’ garantita dalla prestanza dei Celeste, il concerto sembra terminare sin troppo rapidamente, anche se, a conti fatti, non sono poche le canzoni suonate dai ragazzi francesi. Merito/colpa senz’altro dell’intensità con cui è stato interpretato il tutto. O forse anche della nostra fame dopo tantissimi mesi passati senza grandi opportunità di ascoltare musica dal vivo. In ogni caso, l’accoppiata Celeste/Conjurer questa sera viene promossa praticamente a pieni voti.

Setlist:

[A] De tes yeux bleus perlés
Des torrents de coups
Il a tant rêvé d’elles
Nonchalantes de beauté
Elle se répète froidement
Le cœur noir charbon
Comme des amants en reflet
Laissé pour compte comme un bâtard
Cette chute brutale
Ces belles de rêve aux verres embués

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.