A cura di Luca Pessina
Children Of Bodom + Cannibal Corpse… la "strana coppia" ha fatto tappa anche a Londra, in un Forum completamente sold out, per la precisione! Sono esplose risse fra fan delle due band? Sono state lanciate bottiglie a Corpsegrinder o a Laiho? Non esattamente! Ecco come è andata la serata…
CANNIBAL CORPSE
Perso lo show degli opener Diablo, poichè impegnati a intervistare i Cannibal Corpse nei camerini, il primo concerto che abbiamo avuto il piacere di seguire è stato di conseguenza proprio quello dei death metallers statunitensi. La curiosità di vedere come si sarebbe comportato il pubblico dei COB, notoriamente più “mainstream” di quello del quintetto, di fronte a una tale dimostrazione di potenza era parecchia. Tuttavia, dobbiamo ammettere che i fan della band finlandese hanno reagito piuttosto bene allo show di Alex Webster e compagni: ovviamente, fra le prime file vi erano numerosi die-hard fan dei cannibali, ma anche molti di coloro che indossavano magliette del Lago Bodom hanno dimostrato di gradire la carica live dei death metallers più famosi al mondo. Ne è perciò venuto fuori un concerto molto divertente ed esaltante: da un lato una band che in sede live ha pochi rivali e che ha suonato con l’esperienza che solo vent’anni nella scena sanno dare, dall’altro una folla curiosa e sempre più coinvolta, attenta a seguire ogni mossa del gruppo. E quest’ultimo deve aver sicuramente notato la cosa, dato che ha suonato con un entusiasmo d’altri tempi, proponendo tutti i suoi classici in rapida successione, in modo da dare ai potenziali nuovi fan un quadro il più completo possibile del suo repertorio. Alla fine si è trattato insomma di un piccolo trionfo per i Cannibal Corpse… la decisione di suonare di spalla a una formazione tanto diversa poteva tramutarsi in un disastro, invece i nostri hanno vinto su tutta la linea: un gran concerto e una grande risposta da parte degli astanti.
CHILDREN OF BODOM
Anche dal vivo, una band come i Children Of Bodom si ama o si odia. I cinque finlandesi infatti sono il tipico gruppo che in concerto suona in maniera praticamente identica al disco. Cosa che sotto un certo punto di vista è sicuramente ammirevole – i nostri sanno indubbiamente come maneggiare i loro strumenti e non sbagliano una virgola – ma che, sotto un altro, non porta a entusiasmarsi più di tanto. A tratti infatti la band appare fredda… troppo fredda! Va bene la tecnica, va bene la fedeltà, ma dove stanno la passione, la carica live, il sudore? Intendiamoci, i fan hanno gradito – del resto, è stato come ascoltare un best of con volumi più alti – ma a livello di spettacolo e presa sul pubblico, i Children Of Bodom, nonostante non siano ormai più dei ragazzini, devono ancora migliorare un po’. Anche le pose del buon Alexi Laiho, alla lunga, appaiono quasi studiate a tavolino. Il tutto, in pratica, manca un po’ di spontaneità. Il che può essere trascurabile o meno a seconda di che cosa si cerca in un concerto, ovviamente. Per quanto ci riguarda, pur sottolineando la grande preparazione del gruppo, non siamo riusciti ad apprezzare la performance di stasera più di tanto proprio per il suddetto motivo.
