16/11/2010 - COLISEUM + BISON B.C. + KVELERTAK @ London Underworld - Londra (Gran Bretagna)

Pubblicato il 20/11/2010 da

A cura di Luca Pessina

Punk-hardcore, rock’n’roll e metallo puro uniscono le forze per uno dei tour più stuzzicanti di questo principio di inverno: stiamo parlando del giretto per l’Europa di Coliseum, Bison B.C. e Kvelertak. A parte questi ultimi, esplosi di recente con il loro omonimo debut album, le band mancano da qualche tempo dai palchi del Vecchio Continente, quindi non sorprende la buona risposta di pubblico in un freddo mercoledì sera londinese. L’Underworld non è pienissimo, ma offre un colpo d’occhio assolutamente più che decoroso, soprattutto quando entriamo per assistere alla prima performance della serata…

KVELERTAK

Basandosi sull’entusiasmo con cui vengono accolti i norvegesi, più volte passati da queste parti negli ultimi mesi, i Kvelertak dovevano essere gli headliner di questa sera! C’è davvero tanta gente a seguire il loro concerto e pare proprio che tutti non vogliano perdersi nemmeno un brano della mezzora a disposizione dei nostri. La setlist è collaudata, idem i movimenti on stage… curiosa la scelta di esibirsi con tre chitarre, ma, a livello prettamente scenico, questa mossa fa senz’altro la differenza. Lo spettacolo, infatti, non è solo nelle mani del frontman Erlend Hjelvik: certo, lui si sbraccia come un ossesso e aspetta soltanto una canzone prima di togliersi la maglietta e mostrare orgogliosamente la sua panza, ma è tutta la band a tenere il palco e a intrattenere il pubblico con consumata esperienza. D’altronde, è proprio dal vivo che viene fuori tutta l’anima prettamente rock’n’roll della band: "Ulvetid" fa sentire gli echi black metal, ma per il resto sembra a tutti gli effetti di trovarsi di fronte a una versione più aggressiva dei Turbonegro. Se continueranno a esibirsi live con costanza e riusciranno a dare a "Kvelertak" un successore all’altezza, questi ragazzi diventeranno presto un nome grosso.

BISON B.C.

I Bison B.C. costituiscono la parentesi heavy all’interno di un concerto sostanzialmente punk’n’roll. I quattro canadesi tornano in Europa a un paio d’anni di distanza dal loro tour con The Ocean e Burst e sfoderano una prestazione altrettanto convincente. Nel frattempo, "Dark Ages", il loro nuovo album, è arrivato nei negozi e il gruppo di Vancouver sceglie giustamente di concentrarsi su quest’ultima fatica, la quale, a nostro avviso, è anche la più riuscita della sua discografia. Un pezzo come "Stressed Elephant" mette i brividi, ma è tutto lo show a lasciare un’ottima impressione. Questi ragazzi "ci credono" e si esibiscono come se fosse l’ultimo concerto della loro carriera: grande movimento sul palco, interpretazione vocale sentitissima e bel dialogo con i fan, che ripagano con un headbanging incessante. Purtroppo i Bison B.C. hanno soltanto poco più di mezzora a loro disposizione, ma la sfruttano nel migliore dei modi, rendendosi protagonisti di una performance veramente intensa, che probabilmente avrebbe reso orgogliosi anche i loro mentori Mastodon.

COLISEUM

I Coliseum chiudono lo show davanti a un pubblico abbastanza stremato e comunque numericamente inferiore rispetto a quello che ha assistito alle performance di Kvelertak e Bison B.C.. A dire il vero, durante le tracce estratte da "No Salvation", in sala si apre il primo vero pogo della serata, ma si tratta soltanto di una manciata di fan esagitati, che, a quanto pare, non vedevano l’ora di ascoltare un po’ del vecchio materiale della band. Il trio statunitense, infatti, basa buona parte dello show sul nuovo "House With A Curse", dimostrandosi anche piuttosto coraggioso nella scelta di proporre brani molto controllati ed emozionali come "Cloaked In Red". Qualche die hard fan della prima ora grida allo scandalo, ma c’è poco da rimproverare ai nostri: a livello strumentale non vi è una virgola fuori posto e Ryan Patterson canta con notevole padronanza, replicando esattamente quanto fatto sul nuovo album. Certo, rispetto ai concerti di pochi anni fa, la performance odierna è meno adrenalica, ciò nonostante non meno riuscita. Personalmente apprezziamo le nuove sfaccettature della proposta del gruppo, che anche dal vivo rendono piuttosto bene, e l’attitudine dei nostri, che instaurano subito un ottimo rapporto con gli astanti e non si limitano soltanto a suonare. Alla fine lo show dei Coliseum si può perciò definire un successo. Per noi sarà sempre un piacere rivederli.

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