Concerto all’insegna dell’estremismo sonoro quello che quest’oggi vede impegnati uno tra i gruppi di punta del Brutal Death Metal, ovvero i Canadesi Cryptopsy, e valide realta’ underground come gli Spagnoli Haemorrhage.
PROFANITY
Arrivo all’Indian’s Saloon quando purtroppo il concerto e’ gia’ iniziato da circa un’ora, mi perdo percio’ le esibizioni dei Brainwash, band nostrana chiamata ad aprire il concerto di oggi, e degli Spawn, i quali stanno scendendo dal palco proprio mentre entro nel locale. La prima band che ho il piacere di vedere sono i tedeschi Profanity che, in circa mezzora di esibizione, propongono una manciata di brani di Death Metal piuttosto classico. Il trio ce la mette tutta per coinvolgere i presenti e per far scatenare un po’ di pogo ma a causa di suoni non propriamente esaltanti e della presenza di una sola chitarra che, almeno dal vivo, non rende giustizia alle composizioni dei nostri, cio’ avviene solo con l’ultimo brano proposto, “Zombie Ritual” dei Death che viene accolto con molto entusiasmo e cantato a scuarciagola da tutti.
HAEMORRHAGE
Poco dopo e’ il turno degli Spagnoli Haemorrage, band amatissima da molti dei presenti. Ad esser sincero non conosco moltissimo il gruppo in questione ma devo dire che il loro concerto mi e’ parso particolarmente riuscito e coinvolgente. Bassista e chitarrista calcano il palco indossando camici da chirurgo mentre il cantante si presenta a torso nudo totalmente sporco di sangue (finto ovviamente). Il gruppo dimostra di avere una buona confidenza con i live shows e tra trovate sceniche esilaranti (il cantante simulava in continuazione di mangiarsi le interiora e di tagliarsi le vene e, ad un certo punto, un ‘medico’ e’ salito sul palco per fare un’iniezione alla band con una siringa gigantesca!) e Death-Grind allo stato brado, altamente devoto ai primi Carcass e Napalm Death, lo show fila via senza intoppi grazie anche a dei suoni all’altezza della situazione.
CRYPTOPSY
I Cryptopsy non si fanno attendere molto e dopo pochi minuti, sulle note di un minaccioso intro, gli schiacciasassi Canadesi fanno la loro apparizione. E “Crown Of Horns” ad aprire il concerto, seguita a ruota da “White Worms” e da “And Then It Passes”. Il gruppo appare molto piu’ affiatato rispetto al concerto dello scorso Settembre tenuto in compagnia di Vader e Dying Fetus e il nuovo singer Martin Lacroix si conferma un ottimo acquisto, dimostrandosi un buon frontman e un cantante altrettanto buono. I nostri, non essendo in tour per promuovere un album, propongono brani equamente estratti da ogni pubblicazione ad eccezione del debut album del quale viene suonato solo un brano di cui, scusate, al momento non ricordo il titolo. Grandissime a mio parere le esecuzioni di “Cold Hate, Warm Blood” e “Graves Of The Fathers”, in assoluto le mie composizioni preferite della band Canadese. I suoni non sono molto buoni ma il pubblico sembra non farci caso ed il gruppo appare visibilmente soddisfatto del responso della folla che si lancia continuamente in un pogo furioso. Purtroppo il concerto si conclude dopo un’ora scarsa e la band si congeda tra gli applausi di tutti i fans accorsi questa sera. A mio parere un altro paio di brani potevano starci ma bisogna riconoscere che quest’oggi la band ha offerto uno show intensissimo ed ha proposto piu’ o meno tutti i propri classici lasciandomi alla fine a dir poco stremato. Ora piu’ che mai uno dei gruppi leader in campo Brutal Death, grandissimi!