Mini tour italiano per i grandissmi Dark Tranquillity, di poco posteriore alla pubblicazione del loro primo DVD ma soprattutto contemporaneo alle fasi di scrittura del loro nuovissimo album che, almeno a detta di Mikael Stanne, dovrebbe uscire nei primi mesi del prossimo anno. Ed in effetti, per ringraziare il pubblico romano che li ha accolti con il solito calore, i cinque svedesi hanno regalato un assaggio in anteprima mondiale di quello che sarà il nuovo sound dei Dark Tranquillity. Incuriositi? Be’, continuate a leggere…
DARK LUNACY
Come gruppo spalla i Dark Tranquillity hanno scelto gli italiani Dark Lunacy, che incentrano la loro ottima performance sull’ultimo “Forget-Me-Not”. Penalizzati da una resa sonora non proprioeccezionale a causa del luogo (il Circolo Degli Artisti, di Roma) che non si presta in alcuni modo a concerti caratterizzati da sonorità di questo tipo, i Dark Lunacy si dimostrano comunque degli ottimi performer, capaci di coinvolgere il pubblico e di farlo letteralmente scatenare, nonostante abbiano all’attivo un solo album e siano poco conosciuti. Il merito è anche delle buone canzoni qui proposte, che trovano negli arrangiamenti orchestrali e nei violini il loro punto di forza, in grado di conferire un’aurea di estrema drammaticità a tutti i pezzi. Bravi veramente!
DARK TRANQUILLITY
E finalmente arrivano sul palco i Dark Tranquillity, accolti da un boato vero e prorpio, in un Circolo Degli Artisti praticamente stracolmo. E’ bene dirlo subito, la performance dei nostri – a livello emozionale, umano e tecnico – è stato eccezionale. L’unica pecca è stato il suono delle chitarre, risultate quasi inascoltabili, che ha ridotto i magnifici riff del gruppo ad una sorta di ronzio.Purtroppo qui vale lo stesso discorso fatto per i Dark Lunacy: in seguito, per evitare di creare troppa cacofonia che avrebbe sommerso praticamente tutti i pezzi rendendoli indistinguibili l’uno dall’altro, i Dark Tranquillity hanno scelto di abbassare il volume delle chitarre. Scelta vincente, ma comunque penalizzante. Ripeto, luoghi di questo tipo non sono assolutamente adatti per concerti di musica metal. Lo show di questa sera, comunque, è incentrato ovviamente sull’ultimo stupendo “Damage Done”, da cui vengono estratti tutti i pezzi più significativi, come “White Noise/Black Silence”, interrotta improvvisamente a causa della rottura di una corda (evento salutato comunque da un applauso del pubblico), o l’ottima “Damage done”. Indipendentemente dai pezzi, il feeling tra il pubblico ed il gruppo è comunque evidentissimo: ogni canzone viene cantata a memoria ed accompagnata da un pogo sfrenato. Lo stesso Stanne ne rimane impressionato, e tutti i membri dei Dark Tranquillity danno il massimo proprio per ringraziare il pubblico romano. Non mancano pezzi storici, come “ThereIn” da “Projector”, o anche brani più datati ma letteralmente amati dal pubblico, come quelli tratti da “The Gallery”. Come si diceva in apertura di recensione, verso la fine del concerto Mikael annuncia a tutti la pubblicazione di un nuovo disco per l’inizio del 2004 di cui propone una canzone in anteprima mondiale, una ghiotta occasione per capire quale siano le evoluzioni del sound dei cinque svedesi. Be’, non c’è che dire, se questa anteprima è rappresentativa del nuovo disco, ci troviamo di fronte ad un album dalle potenzialità superiori al pur eccezionale “Damage Done”: quanto proposto dai Dark Tranquillity in quella prova viene ora praticamente elevato all’ennesima potenza, dando luogo a delle parti di death metal estremo violentissime e tiratissime, intervallate da altre più melodiche ed in cui le tastiere si trovano in primo piano. Insomma, abbiamo assistito ad un concerto bellissimo ed emozionate, uno di quelli che solo le grandi band sanno regalare. A questo punto non rimane che restare in attesa della prossima uscita di un gruppo che ormai ci ha abituati a veri e propri capolavori.