09/10/2010 - DARK TRANQUILLITY + INSOMNIUM – Bologna @ Estragon - Bologna

Pubblicato il 22/10/2010 da

Report a cura di: Emilio Cortese

Foto a cura di : Enrico Dal Boni

 

E’ tempo dunque anche per il tour di presentazione di “We Are The Void”, ultima fatica in studio per i Dark Tranquillity, accompagnati stavolta dagli ottimi Insomnium in una calata italica di ben tre date. Ad aprire le danze durante la tappa bolognese vi erano i Lunarsea, combo romano di cui però purtroppo non vi sappiamo dire molto in quanto, causa imprevisto, siamo riusciti ad entrare all’Estragon soltanto quando la loro performance era già terminata. Di seguito, un breve resoconto della tappa bolognese del “Where Death Is Most Alive Tour”.

INSOMNIUM

Eravamo già rimasti piacevolmente sorpresi dalle doti di questo combo finlandese in occasione di una loro performance al Summer Breeze 2010. Rivederli in questo contesto non può che farci piacere in quanto in questa occasione i nostri potranno prendersi tutto il tempo necessario per farsi conoscere dal pubblico che ancora non ha sentito la loro musica. Il loro melodic death a tinte gotiche rapisce sin da subito il pubblico sulle note, dapprima, di “Equivalence”, poi di “The Gale”, proseguendo con varie canzoni estratte dall’ultima uscita discografica: “Down With The Sun” fino alla convincente “The Harrowing Years”. Dal punto di vista visivo, il solito gioco di luci basato sull’azzurro/blu intenso, è sicuramente un valore aggiunto che dona allo show una sorta di effetto ipnotico e al contempo riposante, che predispone al meglio il pubblico all’ascolto dei brani. Tra i membri invece notiamo la mancanza fisica di un tastierista vero e proprio (nonostante in effetti una tastiera materialmente sul palco sia presente), e fa un po’ impressione sentire suonare uno strumento e non vedere nessuno che lo maneggia. Nonostante questo confermiamo quanto di buono già detto su questa band, pensandoci bene forse la loro proposta musicale si presta meglio ad essere suonata su disco piuttosto che in sede live, ma assistere ad una loro performance è sempre un piacere.

DARK TRANQUILLITY

Fa davvero piacere constatare come i Dark Tranquillity siano una di quelle band capaci di richiamare sempre e comunque molto pubblico, nonostante le loro numerosissime performance, specialmente in Italia (dove, lo ricordiamo, era stato registrato anche il loro ultimo DVD, più precisamente al Rolling Stone di Milano). Ed è ancor più bello vedere il feeling che lega questa band al pubblico nostrano, un’intesa e un amore reciproco davvero intenso. Paragonando infatti lo show che gli svedesi avevano tenuto sempre al Summer Breeze 2010, abbiamo notato come il frontman Stanne sia in completa adorazione di questo pubblico che, in tutta risposta, ovviamente, lo acclama e lo venera al termine di ogni singola canzone. Dal punto di vista musicale non diciamo nulla di nuovo esaltando le doti di questi ragazzi, che hanno ammucchiato anni e anni di concerti ed ormai hanno una capacità, un carisma e una presenza scenica da fare invidia. E poi, un frontman di razza come Stanne è un elemento di un’importanza fondamentale nell’economia di un concerto qualunque di questa band. Lui e la sua sincera modestia, il suo calore, il suo trasporto, il tangibile amore che prova cantando a squarciagola canzoni come “The Gallery” o “Punish My Heaven”, brani che canterà praticamente tutte le sere da una ventina di anni a questa parte, ma che ancora lo emozionano visibilmente. Potremmo restare per ore a tessere le lodi di questa incredibile band, una delle pochissime in grado di ipnotizzarci completamente dall’inizio alla fine di un loro show, lasciandoci tutte le volte con la sensazione di aver assisitito a qualcosa di importante e, soprattutto, non vedendo l’ora di rivederli ancora, ancora e ancora. Potremmo raccontarvi della setlist, bilanciata in maniera pressoché perfetta, dando il giusto spazio ai nuovi brani di “We Are The Void” ma ripercorrendo anche tutti gli album, e le canzoni, che hanno reso mitica questa band (tralasciando purtroppo, come solito, i primissimi lavori). Potremmo raccontarvi di quando il pubblico ha insegnato a Stanne a bestemmiare, o di quando una sua fan gli ha lanciato un reggiseno sul palco. Potremmo parlarvi dei brividi che hanno percorso la schiena di chi scrive sentendo brani del calibro di  “The Sun Fired Blanks”… ma il fatto è che mai riusciremmo a rendere giustizia ad uno spettacolo come quello di un concerto qualunque di questa band. Chi era presente sa di cosa stiamo parlando, chi in passato ha presenziato ad un loro concerto probabilmente anche, chi invece per un motivo o l’altro non ha ancora avuto modo di godersi uno spettacolo del genere, veda di recuperare al più presto possibile… solo allora potrà capire il perché di tutto questo entusiasmo.

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