10/10/2010 - DARK TRANQUILLITY + INSOMNIUM – Roma @ Alpheus - Roma

Pubblicato il 18/10/2010 da

Report a cura di Claudio Giuliani

Arriva anche in Italia la seconda parte del “Where Death Is Most Alive Tour”, seconda tranche di date in supporto dell’ultima fatica in studio degli svedesi Dark Tranquillity. Forti di un legame oramai saldo con i fan italiani, la band di Michael Stanne è andata sul sicuro nel programmare tre date sul suolo italico. Roma, ma come Bologna e Milano di sicuro avranno fatto, chi prima chi in seguito, ha risposto come sa fare con le band che ama: accorrendo numerosa per sostenere i propri idoli. In cambio gli svedesi hanno ricambiato con i sorrisi dei giorni migliori i propri fan che si sono presentati addirittura sventolando le bandiere della Svezia, patria di Sundin e compagni. E’ ancora una volta la Live a portare quindi in Italia un’accoppiata micidiale nel filone melodico del death metal: Insomnium e Dark Tranquillity, gruppi che non si sono risparmiati affatto e hanno offerto una grande serata musicale sia ai loro fan sia a coloro che li ascoltavano per la per la prima volta.  Causa ritardo dovuto al traffico romano, non siamo riusciti a vedere per intero l’esibizione dei romani Lunarsea, band locale di supporto a questo tour. Il gruppo da quel poco che siamo riusciti a vedere non ha comunque demeritato. Speriamo di vederli la prossima volta. Intanto questo  è il resoconto della nottata da parte di Metalitalia.com!

 

INSOMNIUM

Una sorpresa per chi non li conosceva e una conferma invece per i fan del gruppo. Gli Insomnium non hanno deluso davvero nessuno e nella quarantina di minuti di concerto la band finlandese ha catalizzato l’attenzione dei presenti come se si fosse in presenza dell’headliner. Di fatto l’accoppiata del cartellone era di quelle indovinate. I quattro scandinavi, alfieri del death melodico lento e poco arrangiato, hanno ricordato per lunghi tratti i primi Amorphis (gruppo che senza dubbio ha ispirato il loro indirizzo musicale), ricalcandone sul palco la pesantezza unita al gusto per la melodia. Fra i brani da segnalare l’esecuzione di “Down With The Sun”, una traccia fra le migliori del repertorio e di sicura presa grazie alla straordinaria verve malinconica che la pervade, ma anche “Where The Last Wave Broke” e “The Day It All Came Down”. Ottimo concerto da parte di questi finlandesi sui cui veramente non c’è stato nulla da appuntare.

 

DARK TRANQUILLITY

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Sono trascorsi tantissimi anni dal1997, anno in cui il gruppo svedese calcò il suolo romano per la prima volta.Erano, all’epoca, gli headliner di un carrozzone targato Osmose (etichetta cheall’epoca imperava nel metal estremo) dal titolo “WorldDomination Tour”, che comprendeva Demoniac, Dellamorte, Swordmaster, Bewitcheded Enslaved. All’epoca i nostri stavano promuovendo l’album “The Mind’s I” efurono protagonisti di un concerto entusiasmante, coinvolgente, checonstava  di una setlist strepitosa chesi chiudeva con l’immortale “Of Chaos And Eternal Night”. Tredici anni dopo,entrati nel cuore degli italiani grazie alle tantissime altre esibizioni interra nostrana, i Dark Tranquillity sono oramai una realtà del melodic deathmetal, genere che hanno pompato fino all’inverosimile fra campionamenti,tastiere e arrangiamenti vari fin da quando il gruppo pubblicò “Projector”,album spartiacque per gli svedesi. L’Alpheus ha quindi  ospitato l’ennesima buona prova del gruppoche ha dichiarato a più riprese di avere a cuore il nostro Paese. Gli svedesihanno richiamato un buon numero di fan (il locale non era strapieno) e si sonoavvalsi dei buoni suoni del locale. Pessimo però il missaggio: le tastierecoprivano praticamente tutto e lasciavano solo ai fan del gruppo lacomprensione delle linee di chitarra. Che le tastiere siano diventatel’elemento portante dei Dark Tranquillity è cosa assodata, ma dispiaceconstatare la predominanza di queste ultime anche dal vivo, là dove unamaggiore foga chitarristica avrebbe soddisfatto il palato dei loro vecchi fan.Scaletta praticamente identica e già conosciuta, quella del tour in questione:Stanne si è dimostrato al solito ottimo intrattenitore da palco, amato dallafolla sulla quale si è anche lanciato a fine concerto. Peccato per la setlist,incentrata tutta sugli ultimi lavori e che ha colpevolmente tralasciato“Lethe”, per non parlare di “Of Chaos And Eternal Night”, brano che ha chiuso iloro concerti per diversi anni. Il death metal degli esordi è lontano, ma alpubblico sembra piacere di più quello che fanno oggi.

Tracklist:

At the Point of Ignition
The Fatalist

Damage Done

Lost To Apathy

Monochromatic Stains

The Gallery

One Thought
The Wonders At Your Feet

Iridium

Shadow in Our Blood

Icipher

Dream Oblivion

Misery’s Crown

Haven

Punish My Heaven

Encore:

Final Resistance
ThereIn
Terminus (Where Death Is Most Alive)

 

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