Stains Across Europe Tour 2002: Dark Tranquillity a Milano!!!
GRIFFIN
Ad aprire l’unica data Italiana dello Stains Across Europe Tour 2002 ci hanno pensato i norvegesi (?) Griffin, power-thrash band onesta ma anche parecchio scontata. La loro mezz’ora è trascorsa senza particolari sussulti e il pubblico, già numeroso, non si è lasciato troppo trasportare dal loro sound tipicamente eighties, limitandosi ad applaudire tra un brano e l’altro e al momento del loro congedo.
SINERGY
E’ toccato poi ai Sinergy di Kimberly Goss (ex Dimmu Borgir) e Alexi Lahio (Children Of Bodom), e con loro il concerto è finamente entrato nel vivo. La band ha suonato per circa cinquanta minuti dando spazio ai brani più rappresentativi dei tre album sinora pubblicati, in particolar modo a quelli del recente “Suicide By My Side”. Ottima la presenza scenica della band che però, alla lunga, mi ha anche decisamente annoiato, complice l’eccessiva somiglianza dei brani proposti. Pur essendo una formazione simpatica, sono fermamente convinto che i Sinergy siano oggi giunti ad un tale livello di popolarità grazie esclusivamente alla presenza di Lahio alla chitarra: il loro classic metal è infatti assolutamente canonico e privo di qualsiasi spunto innovativo. Ci saranno al mondo decine di band altrettanto valide (e anche superiori) ma, al giorno d’oggi, pare che basti avere una ‘star’ in line up per firmare contratti prestigiosi e vendere migliaia di copie. Tornando al concerto, il pubblico ha dimostrato di gradire abbastanza lo show dei nostri che sono stati incitati sino all’ultimo, con Kimberly che si è dimostrata un’ottima frontgirl, dialogando spesso con i presenti ed introducendo a dovere tutti i pezzi.
DARK TRANQUILLITY
Dopo un interminabile soundcheck una buia tranquillità ha pervaso il palco del Transilvania. L’attacco è stato affidato alla non recentissima “The Sun Fired Blanks”, uptempo che ha subito scatenato un pogo furioso. Sono poi stati eseguiti diversi brani tratti dal nuovo “Damage Done” (ricordo con piacere “White Noise/Black Silence” e la title track) e ovviamente gli immancabili classici. Non poteva mancare “Punish My Heaven”, cantata a squarciagola dall’intero, strapieno, Transilvania Live, e ottima figura han fatto anche “Insanity’s Crescendo” (per chi scrive l’apice del concerto), la toccante “There In” e la violentissima “Zodijackil Light”, posta in chiusura appena prima dell’altra mazzata che risponde al nome di “Final Resistance”. Un Mikael Stanne in formissima (non lo vedevo così dal lontano 1997) si è confermato per l’ennesima volta il re dei frontman: nessuno tiene il palco come questo ragazzo che canta, corre, salta, si concede all’abbraccio della folla non perdendo mai la concentrazione e interpretando i brani in modo quasi teatrale? giovani singer, prendete esempio da lui! Come sempre, esecutivamente parlando, impeccabili, i Dark Tranquillity hanno dato prova di essere tornati quella grande live band che tutti noi vecchi fan conoscevamo? i più giovani, invece, potranno tranquillamente affermare di aver assistito ad un grandissimo show, il primo, si spera, di una lunga serie. Bentornati Swedish Gods!