A cura di Maurizio “Morrizz” Borghi
In mezzo a un mese di date tra Open Air e club tedeschi, i Deez Nuts tiran fuori dal cilindro il puntuale appuntamento italiano. Questo European Summer Tour 2016 part 2 fa tappa al Circolo Svolta di Rozzano, quartier generale di Versus Music Project, che in pieno agosto sfida il caldo (meno asfissiante del solito) e le abitudini dei milanesi (non tutti sono già al mare!) per un po’ di party hardcore ignorante e maleducato. Il prezzo onesto ha attirato comunque presenze desiderose di passare una serata divertente, anche quando il calendario poteva tirare brutti scherzi…
NOTHING LEFT TO REGRET
In leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia, i Nothing Left To Regret rompono il ghiaccio con un il loro set breve ma intenso: la band milanese, alle prime esperienze live in quanto fondata nel 2016, propone una formula tra metalcore e deathcore estrema, brutale, dalle tempistiche dilatate e dalle partiture tecniche, con concessioni alla melodia quasi assenti. Se il frontman è molto smaliziato, il resto della formazione appare abbastanza statico, mentre il batterista invece impressiona quasi tutti i presenti. Forse un po’ troppo lontani dal solco degli headliner, i locals si presentano comunque bene.
LIFERS
Dopo averli visti di spalla ai Rise Of The Northstar, eccoci di nuovo davanti ai Lifers da Vigevano. Guidati dall’imponente Matteo Lion e supportati dal Damned Souls Motorcycle Club nel locale, i ragazzi dimostrano nuovamente di sapere il fatto loro: nessun musicista di primo pelo sul palco per un NYHC solido, incazzato, compatto e urlato dall’inizio alla fine. Essendo la seconda volta che li ascoltiamo, possiamo apprezzare meglio le finezze, o meglio le ‘ignorantate’, che un sound old school quadrato ma rifinito come il loro può offrire. Un’altra data affrontata di petto e a muso duro per un gruppo diretto e onesto, che scalda il pubblico a dovere anche quest’oggi.
DEEZ NUTS
Ed eccoci di nuovo di fronte ai Deez Nuts, che continuano a girare l’Europa in lungo e in largo e non disdegnano quasi mai una puntatina in Italia. Dopo averli visti a dicembre coi Nasty e senza alcuna novità discografica, ci aspettavamo una replica degli ultimi show… e così sostanzialmente è stato. Performance sobria ed agile che mette in riga a gruppi di tre/quattro pezzi i brani migliori del loro hardcore rap festaiolo, volgare e lontano anni luce dalle logiche straight-edge. JJ e Realbad tengono in piedi lo show mentre il bassista sembra passarsela male sotto i riflettori di un club molto caldo, in tutti i sensi. Pochissimi interludi, nei quali spesso il frontman non riesce a farsi intendere dal pubblico grazie alla parlata e all’accento australiano, per un concerto sbrigativo che però non vuole deludere i presenti, che si divertono negli obbligatori ‘stage dives and high fives’, dividono il microfono con il cantante e fanno i matti con tanto di uomo-banana a creare scompiglio. I tre quarti d’ora passano veloci quanto le quattro lattine di Best Brau scolate (birra ignorante per serata ignorante), e in un battibaleno vediamo gli stessi componenti della band sbaraccare e caricare il van fuori dal locale per ripartire di slancio, senza troppi convenevoli. Ci vediamo tra sei mesi!