A cura di Maurizio “Morrizz” Borghi
Serata HxCxWxW (Hardcore Worldwide, come il famoso canale YouTube) al Lo-Fi di Milano: all’ARCI si esibiscono infatti gli Expire dagli Stati Uniti (Wisconsin), i Nasty dal Belgio e gli australiani-americani Deez Nuts (Melbourne/New York City); ad aprire la serata il rapper Louie Knuxx, dalla lontana Nuova Zelanda. Il carrozzone guidato dalla party band ha in cartellone l’impressionante numero di trentuno date in trentuno giorni, dal 20 novembre al 20 dicembre 2015, senza alcun day off! L’unica data italiana cade proprio nel cuore del tour, ed è anche la più snella dal punto di vista della lineup: gli Astroid Boys hanno preso parte alla prima parte, i Coldburn si agganciano alla seconda dal giorno successivo a Monaco. Poco male, visti i tempi ristretti…
LOUIE KNUXX
L’artista di New Plymouth è probabilmente il primo rapper ad esibirsi al Lo-Fi, locale abituato a tutt’altro tipo di sonorità. Conosciamo Louie Knuxx per il side-project Grips N Tonic, condiviso con JJ Peters dei Deez Nuts, e per la sua affiliazione alla crew DTD. Attualmente Knuxx sta promuovendo il suo ultimo “PGT/GRR”: lo vediamo preso bene anche davanti a pochissime persone, in una tuta di felpa molto eccentrica, probabilmente Drop Dead, accompagnato proprio dall’headliner della serata JJ (con addosso una felpa identica). Ci immaginiamo la stessa performance davanti a un migliaio di persone sui palchi tedeschi, dato che il rapper è completamente calato nel personaggio. Un antipasto diverso, che funziona molto bene e dà un po’ di colore alla serata.
EXPIRE
L’hardcore degli Expire è grezzo ed esplosivo: il quartetto del Midwest propone una formula tradizionale e concisa, anche abbastanza grezza, che non lascia spazio alle fighetterie e allo swagger dei gruppi successivi (fanno eccezione le Jordan VIII ai piedi del chitarrista, che attirano l’attenzione degli sneakerhead in sala). La mezz’ora a loro disposizione è tutto quello che ci aspettavamo che fosse e anche di più, anche se le presenze esigue non filtrano il suono degli amplificatori che vanno letteralmente a sfondarci i timpani. Nonostante Josh Kelting fatichi a farsi capire, col suo accento marcato, comincia anche il riscaldamento dei mosher accorsi, che attaccano con braccia a mulinello, mini circle-pit e le solite pratiche. Con due soli album in tasca e una tonnellata di date ad altà intensità, gli Expire si stanno portando a casa una fetta di estimatori dell’HC duro e puro e questa sera hanno dimostrato di cosa sono capaci.
NASTY
Continua il sodalizio Nasty/Deez Nuts: le band, già viste insieme nel maggio scorso ad aprire per i Terror, dimostrano di continuare ad apprezzarsi a vicenda e paiono proprio divertirsi off stage. Dopo aver sentito “Shokka” ci freghiamo le mani nell’attesa del set, e una volta che i corpulenti musicisti iniziano lo spettacolo è impossibile rimanere indifferenti. Matthi pretende da subito l’attenzione della sala, chiedendo con insistenza che il pubblico si avvicini al palco in tutte le interruzioni dei primi tre pezzi. Il frontman è carico quanto i bilancieri sollevati in giornata e guida la band in una selezione spietata e ultra-heavy, che spazia dal beatdown intransigente del catalogo alle variazioni hardcore metal dell’ultima proposta in studio. Inutile dire che l’impatto è ipertrofico, steroideo, terrificante. Siamo davanti a una formazione all’apice della propria carriera e in vetta alla scena HC europea, che coinvolge, sconvolge, domina. Dobbiamo parlare di nuovo del frontman? Matthi è uno spettacolo di intensità e potenza, ma racchiude anche una punta di squilibrio sfuggevole, come i grandissimi Townsend e Patton, che ne fanno un intrattenitore nato, pur nei confini dell’uomo di Neanderthal. In Italia ci sono cento persone, non osiamo immaginare cosa possa succedere a Monaco. Di nuovo un set breve ed intensissimo, che lascia il pubblico soddisfatto ma ancora assetato.
DEEZ NUTS
Eccoci di nuovo sotto il palco dei DN, per l’ennesima volta. Il gruppo ha trovato nell’Europa il proprio mercato principale, batte il Vecchio Continente in lungo e in largo e di sicuro ha trovato il proprio pubblico affezionatissimo anche dalle nostre parti. Facce familiari quindi, anche se ci saremmo aspettati di più a livello di affluenza per un sabato sera. Sarà per questo, sarà perchè l’esibizione era schedulata per la mezzanotte, sarà perchè il viaggio verso Monaco è lungo e le condizioni atmosferiche non ottimali (in Germania già nevica), che la band attacca prima del dovuto e comunica che il set sarà concentrato. JJ veste di rosso nel windbreaker e beanie Nasty (Nike ripoff) e, sebbene le premesse non siano delle migliori, guida una band sobria e in salute (incredibile, visto le bottiglie di gin che giravano offstage), che regala quello che probabilmente è stato il miglior show di sempre a Milano. Complice la lineup fissa e un catalogo ricco con cui costruire una setlist bella cicciona, i Deez Nuts fanno benissimo senza impegnarsi più di tanto, dato che l’audience affezionatissima è presa bene e ha sempre voglia di divertirsi, anche in un contesto stranamente più lucido del solito. Forse c’è qualche sbavatura a livello vocale ma è evidente che non frega un cazzo a nessuno: l’importante è avere il microfono in faccia e alzare il cinque alla band, agitarsi e partecipare ai cori. Anche i ragazzi dei Nasty, lato palco per l’intero set, dimostrano sincera ammirazione e coinvolgimento. Meno di quaranta minuti ed è tutto finito, euro alla mano si visita il banchetto del merch per portarsi a casa un curatissimo e ricercato ricordo della serata. Che dire? I Deez Nuts col loro rap crossover si differenziano da tutti, con la loro etica e il loro impegno si sono guadagnati il supporto della scena e del pubblico, saranno sempre i benvenuti dalle nostre parti. Salute!