Serata tormentata, quella dei Destruction a Roma, in tour per promuovere il nuovo album “Spiritual Genocide” oramai uscito da un po’. Uno show segnato dai problemi, svoltosi all’Init di Roma in zona San Giovanni e dove colpiva l’assenza del banco merchandise per i tedeschi, cosa alquanto inusuale. La serata poi, programmata di venerdì sera, è iniziata abbastanza presto, tutto per permettere ai Destruction di suonare puntuali alle 23. Qualcosa però è andato storto visto che le tante band previste in supporto dei teutonici – nell’ordine Fenisia, Perversion 99, Dr. Gore, Eversin e Atomic Blast, tutti supporter locali – hanno stravolto gli orari e quindi alcune band hanno suonato prima, qualcuna si è rifiutata di suonare e due addirittura hanno suonato dopo lo show dei Destruction, iniziato alle 23 passate dopo un soundcheck supplementare di oltre un’ora. Abbiamo quindi sentito pochissimo dei gruppi che hanno suonato prima (i Dr. Gore hanno suonato solo diciotto minuti!) e quindi soprassediamo in sede di recensione, focalizzandoci sullo show degli headliner.
DESTRUCTION
Fumo in scena, i tre salgono sul palco e la folla urla. Le dolci note di “Days Of Confusion” sono il preludio al già noto: “Thrash ‘till Death”, una canzone che è molto di più, ovvero un verbo, una professione, un mantra. Si comincia quindi alla grande con le percussioni thrash. Il tempo di scaldare la platea e subito si può saggiare la resa live dei nuovi brani del combo. E quindi dal convincente “Spiritual Genocide”, album che a parere di chi scrive ha rilanciato il terzetto tedesco dopo le precedenti e poco convincenti pubblicazioni, arriva subito la title track, pezzo molto duro che si lascia apprezzare e che i fan accolgono calorosamente, dimostrando di aver gradito la nuova release. Si torna però subito indietro al 2001, album “The Antichrist”, dal quale viene riproposta una splendida “Nailed To The Cross”. Sul palco il trio è disposto col classico “modulo” 1-2, il nuovo drummer Vaaver dietro e Mike e Schmier ad alternarsi sulle “fasce”. Tre i microfoni posizionati sul palco, ai cui lati campeggiano due nuovi stendardi dell’iconografia Destruction. Il microfono di destra però non ne vuole sapere di funzionare con continuità e Schmier inizia ad innervosirsi, col roadie che di fatto accorre a più riprese sul palco a riparare il microfono, diventando di fatto il quarto membro on stage visto che questa operazione verrà ripetuta di continuo, ahinoi. Il pubblico però non si scoraggia e gode letteralmente quando arriva “Mad Butcher”, brano violentissimo che genera quel che potete immaginare nel pit della sala. Una sporadica “Armageddonizer”, estratto del mediocre e recente “Day Of Reckoning” lascia il tempo che trova e consegna il resto dello show ai classici che tutti aspettiamo, e quindi perle come “Eternal Ban”, una fantastica “Life Without Sense” e l’accoppiata “Beyond Eternity-Release From Agony” fomentano infinitamente la platea. “Carnivore”, traccia presente sul nuovo “Spiritual Genocide” riporta i Destruction su tempi moderni, il brano è bello e coinvolgente ma è nulla se paragonato alla violenza di “Death Trap”, composizione del 1985 (album “Infernal Overkill”) semplice, banale, monoritmo ma devastante. Questo è quel che i fan vogliono, questo è quello che i vecchi amanti del gruppi oramai altro che quarantenni, bardati con giubbetti di jeans senza maniche ricoperti di toppe della scuola old-school presenti in sala desiderano. E allora eccole le gemme del repertorio, “Total Desaster”, “Bestial Invasion”, “Curse The Gods” e la conclusiva “The Butcher Strikes Back”, chiudendo uno show molto duro, alla Destruction insomma. Peccato per i problemi tecnici, con quel dannato microfono alla fine preso a calci da Schmier durante un brano che dice che la location non gli piace e che la prossima volta a Roma sarà altrove. I fan intanto sono contenti del fatto che una prossima volta ci sarà. Basta così per stasera.
Scaletta:
Days of Confusion
Thrash Till Death
Spiritual Genocide
Nailed to the Cross
Mad Butcher
Armageddonizer
Eternal Ban
Life Without Sense
Beyond Eternity
Release from Agony
Carnivore
Death Trap
Total Desaster
Bestial Invasion
Curse the Gods
The Butcher Strikes Back