A cura di Luca Pessina
Dopo il successo delle date tenute negli ultimi anni (tra le quali ricordiamo quella monumentale al Tradate Iron Fest dello scorso anno) sembra proprio che i Dismember abbiano preso gusto a suonare dalle nostre parti! Questa volta li abbiamo seguiti in quel di Codevilla (PV), nell’ormai noto Thunder Road, dove hanno offerto per l’ennesima volta un’ottima performance all’insegna del più puro ed incontaminato swedish death metal. Ad aprire le danze ci hanno pensato i brutalcorer nostrani Viscera e i più noti Kenòs e Methedras, tutti autori di set di discreta fattura seppur piuttosto diversi l’uno dall’altro. I primi hanno intrattenuto abbastanza bene l’audience nonostante si siano esibiti con l’apporto di una drum machine, i techno-death metaller Kenòs i sono dimostrati ancora una volta ottimi musicisti, presentando con una carica adeguata i brani del recente “Intersection”, mentre si può certamente dire che i Methedras abbiano convinto proprio tutti grazie al loro furibondo thrash metal in puro Testament-style. Tre buoni gruppi che fanno senz’altro ben sperare per il futuro della scena estrema made in Italy.
DISMEMBER
Come al solito gli orari al Thunder Road si sono confermati parecchio elastici ed infatti ai Dismember è toccato calcare il palco oltre la mezzanotte. Giusto il tempo di un rapido soundcheck e il gruppo svedese si è presentato al cospetto dei presenti (tutto sommato piuttosto numerosi) con l’ormai collaudata line up che vede, oltre ai membri storici David Blomqvist (chitarra), Matti Karki (voce) e Fred Estby (batteria), il giovane Martin Persson alla seconda chitarra e Johan Bergeback dei Necrophobic al basso. L’attacco è stato affidato alla mitica “Skin Her Alive”, che nonostante dei suoni di chitarra un po’ confusi è riuscita seduta stante a scatenare un bel moshpit. Sono quindi seguite “Misanthropic” e la recente “Where Ironcrosses Grow”, quest’ultima particolarmente ben accolta dalla folla in delirio! Quello che piace dei Dismember è che quando suonano dal vivo danno sempre l’impressione di divertirsi come matti: Blomqvist e Karki non smettono un secondo di scherzare tra loro, Bergeback non esita mai ad interagire col pubblico ed Estby e Persson assistono sempre più che divertiti ai siparietti che si vengono a creare. E’ un vero piacere assistere ad un concerto della band svedese, nessuno di loro osa anche minimamente assumere pose da rock star e lo show col passare dei minuti prende sempre più le sembianze di una grande festa! Tornando comunque allo spettacolo di questa sera, bisogna dire che la setlist è stata ottimamente studiata dalla band, che ha evitato di concentrarsi troppo su uno specifico album della propria discografia e che ha invece scelto di proporre un “best of” show, proponendo i brani migliori di ciascun disco, ad eccezione del solo “Hate Campaign”. Sono così state suonate, tra le altre, l’immancabile “Casket Garden”, “Soon To Be Dead”, “Of Fire”, “Dismembered”, “Forged With Hate” e “Dreaming In Red”, quest’ultima come sempre posta alla fine. I bis invece hanno visto i nostri tornare per ben due volte on stage per proporre prima la leggendaria “Override Of The Overture” e successivamente “Skinfather”, entrambe richieste a gran voce dagli astanti sin dalle primissime battute del concerto. Concerto che, nel complesso, è stato quindi altamente gradevole e divertente, magari non all’altezza di quello dell’estate scorsa a Tradate (ma lì la cornice, del tutto differente, aveva giocato un ruolo più che importante) ma comunque decisamente memorabile, l’ennesima dimostrazione della caratura del combo di Stoccolma. Non ci sono dubbi: as long as Dismember live, Death Metal will reign!