Report a cura di William Crippa
Fotografie di Francesco Castaldo
Ultima data italiana per questa parte del tour celebrativo dei venticinque anni di “Images And Words”: il capolavoro dei Dream Theater compie infatti il primo quarto di secolo ed anche questa sera verrà eseguito per intero al Mediolanumforum di Assago, assieme ovviamente ad altre perle tratte dall’enorme discografia della band di Boston. Al nostro arrivo colpisce vedere il secondo anello del palazzetto quasi completamente chiuso, ad eccezione della parte fronte palco, segno che forse troppe date in Italia hanno tolto spettatori ad un Forum solitamente esaurito o quasi per i Dream Theater. Il colpo d’occhio al parterre è annichilente; file di sedie disposte ordinatamente per un concerto metal, cosa da non crederci. Sembra proprio di stare in un serio teatro piuttosto che in una arena da concerti. Una hostess ci accompagna al nostro posto e, guardandoci attorno, non vediamo le solite facce, le solite magliette, le solite birre, i soliti animali da concerto live; colpisce invece l’enorme quantità di persone che stanno leggendo libri in attesa dell’inizio. Non è previsto alcun supporting act, ma l’ora è vicina e ci accomodiamo sulla nostra sedia aspettando l’inizio della celebrazione.
DREAM THEATER
Ore 20:30 precise, le luci scendono e parte registrata l’intro “The Colonel” dei Two Steps From Hell; la band sale sul palco al buio tra gli applausi e John Petrucci, illuminato dall’occhio di bue, dà il via a questo concerto attaccando il riff di “The Dark Eternal Night” da “Systematic Chaos”. La delicata e suggestiva “The Bigger Picture” presenta al meglio l’album omonimo uscito nel 2013, doppiata dall’emozionante tristezza della strumentale “Hell’s Kitchen”. Il pubblico è immobile, non canta, non si agita, si gode la musica come fosse ad un concerto di musica classica, quasi senza respirare per non fare un qualsiasi rumore che possa guastare l’ascolto. “The Gift Of Music” e “Our New World”, meravigliosa dal vivo quest’ultima, riportano all’immediato passato, a quel “The Astonish” tanto apprezzato in ogni parte del mondo, prima che James LaBrie introduca un momento molto particolare, l’omaggio da parte di John Myung a Jaco Pastorius, col bassista che esegue in solitaria “Portrait Of Tracy”. La catchy “As I Am” rivela una sorpresa, il chorus di “Enter Sandman” prima dell’ultimo ritornello, ma pochi sono coloro che rispondono all’invito a cantare da parte di LaBrie. Da “A Dramatic Turn Of Events” l’ultimo brano prima della pausa, “Breaking All Illusions”, dopo la quale i Dream Theater scendono dal palco e le luci si accendono. Ben venti minuti di pausa prima della ripresa, con il pubblico che torna a sedersi armato di bibite, panini e caramelle dopo aver espletato le naturali funzioni fisiologiche. Le luci si spengono dopo un intervallo infinito e parte una base che riassume spezzoni dei più grandi successi usciti nel 1992, anno di uscita di “Images And Words”. È infatti arrivata l’attesa celebrazione di questo album e le note di chitarra di Petrucci fanno venire i brividi dando il via a “Pull Me Under”; finalmente arriva qualche segno di vita da parte dei fan, che danno segni di approvazione quando arriva il turno di “Another Day”, brano che viene chiuso da un solo di Jordan Rudess. “Take The Time” a conti fatti è il pezzo più apprezzato fino ad ora, quando, al termine di un lungo solo da parte di John Petrucci posto a conclusione, l’intero Forum si alza in piedi in una clamorosa standing ovation. Da segnalare la frase ‘Ora che ho perso la vista ci vedo di più’ recitata come un mantra da parte dei fan. Bene, sembra che il forum si sia destato definitivamente, visto che si sente chiaramente qualcuno cantare il testo della dolcissima “Surrounded”, al termine della quale un leggero boato accoglie “Metropolis Pt. 1: The Miracle And The Sleeper”, che incorpora un incredibile assolo di Mike Mangini. “Under A Glass Moon” è sempre strepitosa, ed è seguita da un lungo intro di tastiera che porta a “Wait For Sleep”, mozzafiato. Giusto qualche parola da parte di James LaBrie, il quale ricorda quanto la band fosse emozionata durante la fase di registrazione di “Images And Words” e quanto sia orgogliosa oggi nel celebrare il venticinquesimo compleanno di questo album, prima di dare spazio a “Learning To Live”, conclusa da un doppio assolo ad opera di Petrucci e Rudess. Il gruppo scende dal palco per una ulteriore pausa, stavolta tra applausi scroscianti, e l’encore, partito per fortuna dopo pochi minuti, si rivela essere nientemeno che “A Change Of Seasons”, che viene eseguita in tutta la sua lunghezza, in tutte le sue sette parti, per oltre ventitré minuti di durata. Cosa si può dire di questo concerto? Ancora una volta i Dream Theater si sono confermati perfetti esecutori, con una riproduzione incredibilmente fedele del materiale originale, senza una variazione, senza una nota diversa da quanto è possibile ascoltare su disco; certo, la band non appartiene alla categoria degli intrattenitori, e nulla fa per distrarre il proprio pubblico da quanto esce dagli strumenti, ma forse è proprio questo che i fan vogliono e cercano dal gruppo, la perfezione senza sbavature. Colpisce ancora più, andandocene, la disposizione delle sedie nel parterre, incredibile se si ricorda che stiamo abbandonando un concerto metal; ma in fondo chissenefrega, chi era presente stasera lascia il forum con un sorriso clamoroso stampato in volto. Da condannare gli oltre venti minuti di intervallo prima di “Images And Words”, che hanno spezzato completamente il clima.