Report a cura di Emilio Cortese
Il carrozzone del Thrash And Burn, unadelle manifestazioni musicali più estreme in circolazione, èpassato anche dall’Estragon di Bologna: speriamo che la datamilanese abbia riscosso un successo di pubblico maggiore in quanto,purtroppo, stasera il numero di spettatori è stato veramente esiguo.Un vero peccato, data la qualità delle band in ballo. Non hannopotuto prendere parte al tour i Man Must Die e ad aprire le danzesono stati i Disease Illusion, ma, a causa del solito trafficoautostradale, nulla riusciamo a raccontarvi riguardo la loroperformance.
REVOCATION
Il terzetto statunitense calca il palco dell’Estragon armato di tantissima buona volontà e, senza andare tanto per il sottile, ci sbatte sul grugno il suo velocissimo technical death/thrash di fortissima indole AtTheGatesiana e principalmente ripercorre la sua ultima fatica, quel “Existence Is Futile” che tanto ci aveva fatto gioire l’anno passato. Bene, a onor di cronaca dobbiamo dire che l’impatto dei Revocation in sede live non si è dimostrato del tutto all’altezza delle aspettative: oltre ad un suono impreciso, i nostri stasera non sembravano essere particolarmente allineati tra di loro. Quello che, a parer di chi scrive, ha “funzionato” di meno nell’esibizione è stata la fase ritmica: velocissima e piena zeppa di orpelli e tecnicismi che in questa sede non si sono rivelati efficaci e, varie volte, sono stati eseguiti in maniera piuttosto imprecisa. Certamente essendo in tre soltanto sul palco, il rischio che qualche imprecisione si senta maggiormente è da mettere in gioco e da considerare in fase di giudizio. Pollice assolutamente alzato invece per David Davidson, cantante, chitarrista e solista sopra le righe. Intendiamoci, la loro breve prestazione non è completamente da bocciare, ma un po’ di esperienza in più non farà sicuramente male a questi volonterosi ragazzi.