Con “Reader Of The Runes – Rapture” – secondo atto della nuova saga firmata dalla band e freschissimo di stampa (l’uscita ufficiale era il giorno antecedente la serata che vi andiamo a raccontare) – gli Elvenking come da abitudine hanno deciso di festeggiarne la pubblicazione con uno show speciale.
Sabato 24 Aprile all’Astro Club di Fontanafredda, cittadina alle porte di Pordenone (a due passi da dove è nata e cresciuta la band), ha soffiato aria di festa per Aydan e soci, carichi come molle nel suonare i nuovi brani davanti ai propri amici e fan. Uno show che vedrà per la prima volta proposti dal vivo alcuni dei nuovi accattivanti brani che sono contenuti in “Rapture” ma, come preannunciato dalla band, anche qualche sorpresa pescata dal passato proprio per rendere l’occasione indimenticabile.
A scaldare gli animi, prima della salita sul palco di Damna e dei suoi compagni di avventura, troviamo i Kanseil, folk metal band trevigiana con all’attivo un paio di dischi che si è portata dietro una dose notevole di energia pronta ad abbattersi sui presenti!
Arrivati verso le 21.30 all’Astro Club notiamo subito come la presenza del pubblico sia già notevole. La location è di dimensioni perfette per una serata del genere, ed in grado di risultare accogliente grazie alla possibilità di poter uscire su un giardinetto interno per prendere una boccata d’aria o bersi una birretta; peccato solo che il bar non offra alcun tipo di cibaria, visto che qualche avventore arrivato da lontano avrebbe volentieri mangiato un boccone.
Giusto il tempo di ambientarsi dando un occhio all’area merchandising, ed ecco partire con determinazione i KANSEIL, act veneto che si dimostra perfetto per scaldare gli animi. Il loro pagan metal cantato in italiano e con testi che raccontano storie antiche del territorio porta sul palco cornamuse, violini ed altri strumenti medievali a fiato come il rauschpfeife, per una quarantina di minuti segnati dalla potenza dei loro pezzi – pescati dai due dischi fin qui pubblicati, “Doin Earde” e “Fulìsche” , ma regalandoci anche un’anteprima del nuovo lavoro in fase di registrazione.
Voci pulite si alternano ad esplosioni growl, e anche strumentalmente i Nostri passano da momenti puramente folkeggianti, dove il cantato si fa pulito ed il lato maggiormente acustico trova più spazio, a scariche sonore oscure ed estreme, in cui invece voci profonde ed un sound più grintoso la fanno da padrone. “Pojat” è una furia sonora che dopo la partenza calma, accompagnata da un arpeggio di chitarra, diventa più rabbioso, senza però perdere di vista alcune melodie medievali. La ruvida “Orcolat”, dedicata proprio agli abitanti del Friuli ed al terremoto che li ha colpiti molti anni fa, appassiona sprigionando carica esplosiva. Infine ci pensa “Panevin”, come sempre, a chiudere lo show con riff tritaossa che si fondono con strumenti medievali e l’ugola piena e oscura di Andrea Facchin, frontman che si dimostra bravo a tenere il palco, introducendo i brani e aizzando la folla. Ma è tutta la band a mostrarsi coesa: con un sound possente e dinamico i Kanseil confezionano uno show davvero coinvolgente. Davvero un’apertura perfetta la loro!
In queste zone gli ELVENKING sono di casa, ma una serata del genere ha sempre un sapore speciale. Con un disco nuovo da presentare davanti ad amici, conoscenti e fan, Damna e soci sono davvero pieni di energia quando salgono sul palco, pronti per esplodere sulla platea con la nuovissima “Rapture”, opener e cavallo di battaglia del freschissimo, nuovo lavoro appena pubblicato. Cori, cambi di tempo e un ritornello che riesce a coinvolgere i presenti fin da subito: che partenza!
Nessun attimo concesso per riprendere il fiato, si corre subito sui vorticosi ritmi di “The Hanging Tree”, l’altro singolo estratto dal nuovo full-length. Damna inizia a scaldare la voce e si lancia sulle note di “Draugen’s Maelstrom” che esplode su un bel coro tutto da cantare, mentre il batterista Symohn, tornato in formazione in maniera – speriamo – stabile, senza apparente fatica, come di sua consuetudine, corre come un dannato sui pedali spingendo con la doppia cassa e battendo forte sui tamburi. “Pagan Revolution” fa salire alle stelle l’adrenalina tra i presenti, che non si tirano certo indietro nel cantare e dare man forte al frontman friulano. Funziona, eccome se funziona la nuova “Incantations”, midtempo epico ed evocativo che si infiamma in sede live con il suo coro possente, e non è certo da meno “Bride Of Night”, pezzo ruffiano capace di catturare e che ha tutto il potenziale per restare tra le canzoni immancabili nelle future setlist della band.
Arriva poi la prima sorpresa della serata con “Straight Inside Your Winter”, estratta dal bellissimo “Secrets Of The Magick Grimoire”, suonata per la prima volta dal vivo ma alla quale manca forse l’impatto coinvolgente necessario, anche se il giovane chitarrista HeadMatt mostra tecnica e personalità muovendosi con disinvoltura tra riff e assoli di chitarra, e costruendo fin da subito una buona chimica con Aydan, leader e storico axeman della band. Dal tanto amato debutto “Heathenreel” viene riproposta dopo tanto tempo la bellissima “The Dweller Of Rhymes” (mica male come seconda sorpresa!) con il suo impatto folkeggiante capace di far vibrare l’Astro Club.
Il tempo a volte corre senza che ce ne rendiamo davvero conto, ed è ciò che accade quando ci si diverte durante un concerto come questo; ci si avvicina cosi alla fine dello show e la tumultuosa accoppiata formata da due inni immancabili come “The Divided Heart” e “Elvenlegions” tuona con prepotenza facendo vibrare il locale, con il pubblico che canta e salta mentre l’esaltazione anche sopra il palco raggiunge livelli elevati.
Dopo qualche siparietto ben gestito da Damna, è tempo di encore: “Silverseal”, dal precedente lavoro in studio, si dimostra un pezzo da novanta, una hit che piace e coinvolge con il classico sound ruffiano e potente che porta la firma degli Elvenking. L’immancabile “The Winter Wake” è invece il pezzo scelto per concludere lo show, con il suo incedere robusto e vigoroso ed il suo refrain vivace e titanico.
Dopo i ringraziamenti e saluti finali l’intera band si trasferisce all’area merchandising per le foto e le firme di rito, come sempre disponibilissima con i propri fan. Gli anni passano ma gli Elvenking continuano la propria strada con dischi di assoluto valore e performance dal vivo sempre energiche. Alla prossima occasione saremo ancora sotto il palco a cantare con Damna e soci!