Report di Roberto Guerra
Fotografie di Steve Dempsey – Down The Barrel Photography
Avete mai tenuto in considerazione l’idea di assistere ad un concerto degli Emperor all’interno di un piccolo teatro con tutti i crismi, ottimamente decorato a dovere ed esteticamente ineccepibile? Ebbene, la nostra permanenza in quel di Dublino ci ha permesso di mettere in pratica proprio questo proposito, ossia poter nuovamente partecipare al concerto di una delle black metal band più talentuose di sempre, per giunta in una location a dir poco suggestiva, ovvero il 3Olympia Theatre, collocato nella zona centrale della ben nota capitale irlandese.
In questa sede si consumerà quella che è solo la prima delle molteplici occasioni in cui contiamo di poter vedere dal vivo il celebre combo norvegese quest’anno, e difficilmente potevamo chiedere di meglio, considerando il livello non solo della venue, compresa di tribune laterali, galleria e platea adibita a parterre (seppur con una fastidiosa transenna a delimitare l’area frontale a mo’ di pit), ma anche dello show che Ihsahn e soci intendono tirare su di fronte a noi, ma ne parleremo a breve. Ringraziamo infine Steve di Down The Barrel Photography per averci fornito delle bellissime immagini dello show. Buona lettura!
Ad accompagnare i Maestri troviamo i britannici WINTERFYLLETH e il loro black metal a tema folklore storico, tipico della loro terra natia. Si tratta indubbiamente di una band stimata e rispettata all’interno del panorama, ma a tratti anche non facilissima da approcciare, almeno per chi vi scrive, per via di una epicità di fondo certamente suggestiva, ma anche meno orientata al fomento puro che molti ascoltatori cercano in una proposta analoga. Si tratta infatti di un sound decisamente più introspettivo, che punta a far leva su delle corde emozionali diverse, rispetto a chi verrà dopo.
Tuttavia, riconosciamo al frontman Chris Naughton e al suo plotone una capacità evocativa sopra la media, che viene messa in pratica in questa sede con un po’ di freddezza, ma anche con pezzi dall’indubbio valore storico come la recente “Absolved In Fire” o la più conosciuta “A Valley Thick With Oaks”, il pezzo più datato proposto stasera (risalente a “The Mercian Sphere” del 2010).
Non manca qualche piccolo intoppo sonoro, soprattutto per quanto riguarda il suono della batteria e di una delle due chitarre, ma sono inconvenienti che vengono risolti facilmente, permettendo alla band inglese di concludere lo show sulle note di “Green Cathedral” prima di cedere il posto al piatto forte dell’evento.
Ogni concerto degli EMPEROR è per noi una fonte di gioia ed emozione, trattandosi della band che, soprattutto in due album, è riuscita a mettere insieme la malignità del black metal e la raffinatezza compositiva più fantasiosa, colta ed epica, e anche in questa sede ci fa enormemente piacere notare che ogni pezzo viene inserito in scaletta con una attenzione minuziosa, anche se traspare sempre la predilezione per il capolavoro assoluto e imbattuto “Anthems To The Welkin At Dusk”, che la band propone sempre quasi nella sua interezza.
Tuttavia, stasera l’apertura del concerto trasuda atmosfere degne della decadente Minas Morgul, in quanto è sulle note di “Into The Infinity Of Thoughts” che la band si palesa, per giunta in maniera tendenzialmente tetra e malinconica, prima di lasciare che il concerto esploda completamente, in un tripudio di malvagità ed intelligenza esecutiva. Questo perché, pur trattandosi di un concerto black metal, siamo in presenza di un quintetto di musicisti completi e dotati della propria personalità: Ihsahn è sempre quello che conosciamo, con camicia, occhiali e chitarra rosa alla mano, pronto a scambiare qualche battuta tra un brano e l’altro, i due axemen ai suoi lati mantengono chiara e nitida l’essenza estetica del genere suonato a forza di headbanging, mentre alle loro spalle Trym Torson sorregge la compattezza sonora con un lavoro di batteria sempre sapiente. Inoltre, il contributo di Jorgen Munkeby alle tastiere è fondamentale, e in una cornice come questa le sue orchestrazioni acquisiscono ulteriore piglio, anche grazie ad una resa sonora finalmente ottimale.
C’è posto per un rimando a “Prometheus – The Discipline Of Fire And Demise”, grazie al brano “In The Wordless Chamber”, e persino per il discusso “IX Equilibrium”, di cui la band non può non proporre la comunque apprezzabile “Curse You All Men!”, prima di lasciare posto alla richiestissima “I Am The Black Wizards” e alla proverbiale “Inno A Satana”, il cui titolo viene pronunciato a gran voce dal pubblico.
L’esecuzione è ancora una volta perfetta e curata in ogni suo tratto, grazie a un quintetto che non vuole proprio saperne di mancare una nota o arrancare anche solo leggermente: riteniamo di non esagerare nel ritenere i concerti degli Emperor tra i più coinvolgenti di tutta la scena estrema, e considerando che quella di cui vi scriviamo è la loro prima apparizione in territorio irlandese, è probabile che l’intenzione fosse esattamente quella di lasciare sbigottiti tutti coloro che hanno deciso di prendere parte alla messa nera.
Ora però, rimaniamo in trepidante attesa della loro calata in terra italica in quel del Metal Park, previsto per l’inizio del mese di luglio, nonché di tutte le occasioni in cui potremo farci nuovamente trascinare in delle atmosfere che solo Ihsahn e battaglione al seguito sono in grado di mettere in scena con cotanta maestria.
Setlist Emperor:
Into The Infinity Of Thoughts
In The Wordless Chamber
Thus Spake The Nightspirit
Ensorcelled By Khaos
The Loss And Curse Of Revenge
The Acclamation Of Bonds
With Strength I Burn
Curse You All Men!
The Majesty Of The Nightsky
I Am The Black Wizards
Inno A Satana
The Burning Shadows Of Silence
Ye Entrancemperium
EMPEROR