A cura di Paolo “cernunnos” Vidmar
L’ennesima occasione buttata al vento, l’ennesimo tour interessante che l’Italia si lascia scivolar via dalle mani. Vedere i Finntroll, il gruppo portante di un genere che si sta affermando sempre più all’interno della scena metal, era un’occasione quasi imperdibile soprattutto se si considera che il tour in questione baciava anche le terre meridionali del Vecchio Continente. Invece, per l’ennesima volta, siamo costretti a rimpiangere un’occasione d’oro gettata via. Ormai l’evidenza dei fatti deve far cadere molte illusioni: il nostro ‘bel paese’ denota lacune spesso insormontabili nell’organizzazione dei concerti, e questo a partire da un pubblico non sempre ricettivo, da locali spesso poco adatti a simili eventi, da norme che complicano irrimediabilmente le cose, e da una cattiva organizzazione alla base, soprattutto. I Finntroll: un’occasione più unica che rara per assistere ad un concerto divertente… ecco allora l’obbligo di salire in macchina e andare a ‘trovare’ i Finntroll all’estero, visto che non sono loro a venire da queste parti. Luogo dell’incontro è quella realtà del centro sociale autogestito sloveno che si chiama Metelkova, nella capitale Lubiana. Centro sociale decisamente distante dal modo in cui lo concepiamo qui in Italia, e gestito in maniera sostanzialmente diversa, come luogo d’incontro di varie realtà e non come ghetto chiuso e privilegiato in cui è l’ideologia a decidere l’attività. In Slovenia l’imperativo è il divertimento, e allora si organizzano concerti di vari generi, di vari tipi per coinvolgere un po’ chiunque: stasera tocca al metal, stessa sorte che era capitata per la verità la sera precedente con l’arrivo dei Mayhem (altro concerto molto bello). Ultima nota va all’organizzazione locale, capace di gestire l’evento in maniera davvero impeccabile.
ENSIFERUM
C’è il pubblico delle grandi occasioni (come accade spesso da queste parti), nonostante il concerto inizi piuttosto presto a causa di alcuni cambiamenti dell’ultima ora nel bill. Purtroppo, pur essendo chi scrive giunto verso le 20.30, il concerto dei The Wake è già bell’e finito, senza che riuscissimo a sentirne una sola nota… peccato! Il Gala Hala quindi si riempie, e la gente è già molto surriscaldata (vuoi per la temperatura del locale piuttosto alta, vuoi per i fiumi di alcool che iniziano ad irrorare i presenti)… è il turno degli Ensiferum, chiamati sul palco a gran voce. La band scandinava è molto giovane, ma non ha paura del palco, anzi si destreggia con bravura e disinvoltura. Per fortuna dopo due brani il cantante/chitarrista della band si toglie un improbabile cappello da cowboy davvero poco pertinente alla serata, e il pubblico partecipa attivamente con cori, headbanging eterni alla prestazione davvero molto positiva degli Ensiferum, lietamente sorpresi di tanto successo. Il loro stile deve molto a quanto fatto in passato dai Mithotyn, ma soprattutto dai Thyrfing. Viking metal in stile classico, con giri di chitarra molto heavy ed epici e alcuni cori eseguiti magistralmente dalla band. Sembrano loro i veri protagonisti della serata tanto è l’entusiasmo che trasuda da questo concerto, ma tutto ciò non è niente in confronto a quello che succederà in seguito. Bravi Ensiferum, un gruppo compatto che avrà un futuro, magari personalizzando maggiormente il proprio sound; dal vivo questi scandinavi, pur non essendo ‘navigati’, sanno offrire uno spettacolo più che apprezzabile. Da sottolineare gli ottimi suoni della band in sede live, potenti, puliti e perfettamente distinguibili oltre che mixati con i giusti volumi.
FINNTROLL
Viene da chiedersi se anche i Finntroll siano diventati delle ‘rock star’ (un po’ come i Mayhem del giorno prima) dopo aver ricevuto i riflettori della critica, ma fortunatamente ogni cattivo pensiero svanisce: basta andare nell’unico stand allestito all’interno del locale per trovare Vilska (cantante) e Tundra (bassista) che vendono il materiale dei Finntroll e si sottopongono volentieri alle domande del pubblico. Dopo una lunga pausa seguita al termine del concerto degli Ensiferum, il locale si riempie ancor di più anche se per fortuna non diventa un formicaio, come era accaduto la sera precedente per i Mayhem; ad ogni modo, ci saranno state all’incirca trecento persone scarse a ricevere i pazzi finlandesi. Entrati sul palco i Finntroll, ecco che si scatena la follia dei presenti, estasiati per ogni singola nota suonata dalla band. Nonostante il nuovo mini cd ed il nuovo full length della band siano usciti da poco, i presenti si dimostrano ben informati e discreti conoscitori del nuovo materiale. I componenti della band sul palco presentano un bel colpo d’occhio, essendo loro abbigliati a mo’ di antichi guerrieri finnici, anche se privi di armature o spade (meglio, così eviteranno di cadere nello scontato). La presenza scenica è possente poiché, nonostante il palco non larghissimo, l’enorme e indemoniato Vilska (cantante), l’oscuro Tundra (basso), il nuovo biondissimo chitarrista (che ha preso il posto dello scomparso Somnium) e il ‘barbaro’ Skrymer (chitarra) stanno tutti sui bordi del palco l’uno vicino all’altro, quasi sopra le teste della prima fila. Ecco dunque il muro umano e sonoro dei Finntroll attaccare subito violentemente i presenti: i suoni sono buoni, non ottimi come quelli degli Ensiferum, i volumi sono anche regolati in maniera soddisfacente anche se a volte le tastiere non hanno lo spazio che meriterebbero. Vilska nel corso del concerto si dimostra un vero frontman ed un simpaticissimo personaggio: istrionico, autoironico, divertente e divertito, il suo carisma presto si riflette sul pubblico con il risultato di animare ancor di più i presenti. Stage diving, headbanging collettivi, cori spontanei su molte canzoni e così via, per tutto il concerto ogni canzone dei Finntroll è sottolineata alla grande dal pubblico. Da brividi il coro potentissimo intonato dal pubblico che sorregge la storica “Rivfader”, roba da far accaponare la pelle anche ai più insensibili. Molti sono i brani estratti dal debut: “Midnattens Widunder”, poi “Svartberg” e “Sagersang”. I brani sono suonati ottimamente dalla band, che si diverte e diverte i presenti. Trollhorn dietro alle tastiere è indemoniato e riesce ad essere un trascinatore: spettacolari i momenti in cui è lui con il suo strumento ad essere il protagonista sul palco. Viene suonata una canzone tratta dal mini cd “Visor..” e non mancano ovviamente le canzoni nuove, su cui svetta la trascinante “Trollhammarem”. “We want more” è il coro costante del pubblico sloveno che non ne vuol sapere di lasciar andare via i Finntroll dopo un’ora di concerto. La band è ben felice di restare e continuare la festa: viene ripresa allora “Jaktens Tid”, “Slaget Vid Blodsalv” e “Fodosagan”, che scatena un pogo collettivo all’insegna del divertimento. I Finntroll dopo solo il primo brano hanno spazzato via la buona prova degli Ensiferum, hanno dimostrato di essere una band dalla musica assolutamente originale, unica, e di saper dare spettacolo sul palco. Un concerto memorabile insomma, la conferma di come un gruppo possa essere grande sia in studio che dal vivo e non deludere al contatto con i suoi fan, dimostrandosi disponibilissimo. La fiaba continua insomma, una fiaba fatta di troll, feste, danze e tanto divertimento. Grazie Finntroll, ora all’ascolto dei vostri bellissimi cd ci sarà anche un sorriso legato ad un bel ricordo, a regalare un’emozione in più!