11/07/2013 - FUCK THE FACTS + FOETAL JUICE + RAZOREATER @ Unicorn - Londra (Gran Bretagna)

Pubblicato il 13/07/2013 da

Prosegue imperterrita l’epopea dello Unicorn di Londra, pub che ospita ogni settimana svariati concerti underground ad ingresso rigorosamente gratuito. Negli anni abbiamo assistito a decine di riuscitissime serate in questo apparentemente innocuo locale, ormai da tempo diventato uno dei punti di riferimento per gli appassionati di sonorità estreme della capitale britannica. Dopo aver accolto Extreme Noise Terror, Gama Bomb, Angel Witch, Pyrexia, Wormrot, Afgrund, Dragged Into Sunlight, Looking For An Answer e tantissimi altri, in questa bella serata estiva lo Unicorn apre le sue porte ai grindcorer canadesi Fuck The Facts, che si trovano in tour in Gran Bretagna per la prima volta nella loro storia. A supportarli, un paio di valide realtà inglesi, che riescono a scaldare il pubblico molto più del previsto.

 

fuck the facts - locandina londra - 2013


RAZOREATER

Gli opener ufficiali della serata sono in verità i Clunge Plunger, ma il lavoro non ci permette di giungere al locale in tempo per la loro prova. Assistiamo quindi a quella dei Razoreater, formazione dedita ad un ibrido hardcore/death’n’roll che ricorda in particolar modo Rise And Fall e Trap Them. I suoni non sono ben settati e, non avendo mai visto il gruppo sul palco prima d’ora, non capiamo se il cantante sia svociato o se sia un problema di mixaggio. La sua performance non ci pare molto convincente e questa viene comunque coperta da chitarre e batteria, che, sia a livello di impatto che di volumi, rubano completamente la scena. Non sembra esserci niente di particolarmente originale nella proposta dei ragazzi, ma l’audience pare apprezzare parecchio il breve set, che alterna bordate di circa due minuti a tracce più lente ed elaborate. A tratti sembra a tutti gli effetti di ascoltare una copia dei Trap Them, ma i veri grandi amanti del pedale BOSS HM-2 hanno certamente di che sorridere davanti a tutto ciò.

FOETAL JUICE

I Foetal Juice arrivano direttamente da Manchester e, per poco meno di mezzora, questa sera danno quasi l’idea di essere gli headliner. Il quartetto si sta rapidamente creando un certo seguito da queste parti: la sua attività live è da tempo piuttosto intensa e anche il materiale pare acquistare tiro ad ogni appuntamento. Siamo alle prese con un death-grind dalle forti influenze thrash (sorta di incrocio fra Slayer, Exhumed ed Haemorrhage) che, se ben assistito da un mixaggio adeguato, dal vivo è davvero in grado di fare faville. Cosa che certamente avviene nel set di oggi, che fa muovere il culo a parecchie decine di avventori, sempre più coinvolti dal riffing dei ragazzi. I Nostri praticamente sparano a zero e non fanno prigionieri; l’attitudine vorrebbe essere un tantino goliardica, ma la musica è così brutale e concreta che in pochi trovano il tempo di ridere sulle battute del frontman Sam. Si pensa essenzialmente a fare headbanging e alcuni fan addirittura sembrano continuare anche quando il gruppo è ormai ai saluti!

FUCK THE FACTS

I Fuck The Facts sono in Europa già da un paio di settimane, in un tour che li ha portati anche a calcare il palco del sempre più prestigioso Obscene Extreme Festival in Repubblica Ceca. I ragazzi arrivano quindi a Londra rodati e motivatissimi, consapevoli del fatto che fra il pubblico vi sono alcuni connazionali oggi residenti nella capitale e, soprattutto, diversi fan di vecchia data che sinora non hanno mai avuto l’opportunità di vederli dal vivo. L’attacco del concerto è devastante, con suoni quasi perfetti, pogo selvaggio in praticamente tutta la sala e, soprattutto, con la piccola Mel Mongeon ad attirare subito la maggior parte delle attenzioni; il suo screaming colpisce per costanza ed intensità e l’attitudine on stage è ferocissima, tanto da strappare talvolta sorrisi compiaciuti sia al bassista/cantante Marc Bourgon che al chitarrista Topon Das (quest’ultimo suo compagno nella vita, tra l’altro). Tra Candace Kucsulain dei Walls Of Jericho e Grace Perry, ex Landmine Marathon, la Mongeon, almeno in sede live, è la vera marcia in più dei canadesi, che possono a tutti gli effetti contare su una frontgirl capace ed esperta sotto ogni punto di vista, al di là delle solite e ormai scontate valutazioni estetiche. Il resto del gruppo, in ogni caso, non è da meno: la lineup dei Fuck The Facts è solida da parecchio tempo e questa sera palesa un affiatamento non comune, soprattutto fra i due chitarristi, che si dividono assoli, effettistica e ritmica con ottima puntualità e precisione. Il repertorio da cui attingere è vastissimo, ma quest’oggi viene privilegiato il materiale recente più grind-oriented, lasciando da parte le divagazioni atmosferiche e gli esperimenti “post” e noise con cui i canadesi amano diversificare la loro proposta su disco. Scelta che non condividiamo del tutto, ma tant’è… un’esecuzione perfetta di “L’Enclume Et Le Marteau” e una altrettanto ignorante di “The Sound Of Your Smashed Head” ci mettono comunque in pace col mondo (oltre a scatenare mosse da Bruce Lee tra le prime file). Il set del quintetto dura solo mezzora, ma dubitiamo che in molti avrebbero retto ulteriori brani: tutti, dagli astanti ai musicisti, sembrano stremati e già molto contenti della riuscita dell’evento. Da gruppo prevalentemente DIY, ai Fuck The Facts non rimane quindi altro da fare che smontare l’attrezzatura e correre al banco del merchandise. Li attendono viaggi di centinaia di chilometri e, si spera, tante altre belle serate come questa.

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