Report a cura di Roberto Guerra
Esistono situazioni in cui una sorta di imbarazzo tende inevitabilmente a prendere il sopravvento su chi, comunque, si applica ogni giorno per fornire supporto a qualcosa di tanto importante come, ad esempio, la scena musicale sul suolo italiano: una di queste è senza dubbio rappresentata da tutte quelle occasioni in cui delle band assolutamente valide, nonché internazionalmente apprezzate, come ad esempio i thrasher irlandesi Gama Bomb, si ritrovano a suonare di fronte a un pubblico talmente poco nutrito da far sembrare l’intera serata quasi una sorta di parodia. Escludendo i membri delle due realtà italiane di supporto, che comunque forniscono una piccola illusione di rinforzo in termini numerici, l’affluenza in quel del Dagda Live Club di Retorbido è, infatti, quanto di più misero ci si potesse aspettare, il che ci fa pensare a tutti coloro che hanno, evidentemente, deciso di boicottare un evento provvisto di tutte le carte in regola per divertire e intrattenere tutti gli estimatori di determinate sonorità, in questo caso fortemente orientate in direzione del thrash metal. Fortunatamente ci pensano le band a rallegrare in parte gli umori dei pochi presenti, e noi siamo qui per raccontarvi brevemente delle loro esibizioni. Buona lettura!
HYPERBLAST
Sono giovani, un po’ acerbi e provengono proprio dalla vicinissima Pavia, muniti di una buona dose di thrash metal da riversare sulla quasi inesistente folla già presente all’interno della venue. La loro proposta rispecchia perfettamente quello che ci si potrebbe aspettare osservandoli: per l’appunto, un thrash abbastanza grezzo ma anche relativamente tecnico e, tutto sommato, in linea con diverse altre produzioni moderne del medesimo genere. La breve scaletta non brilla particolarmente a livello di songwriting, pur lasciando trasparire delle solide fondamenta su cui basare i futuri anni di carriera; e, al netto di qualche disattenzione e di un paio di errori qui e là, tutto sommato l’esecuzione si può tranquillamente promuovere senza ripensamenti. Simpatica e apprezzata anche l’idea di utilizzare il dialetto per ragioni musicali. Più carente, invece, la presenza scenica, decisamente sottotono se si esclude l’energico frontman Gianluca Bolsieri, unico spiraglio di coinvolgimento da parte di una band che, probabilmente, deve ancora sciogliersi un po’ quando si tratta di salire sul palco. Nonostante ciò, l’inizio della serata non è stato male e ora rimaniamo in territorio italiano in compagnia degli emiliani Injury.
INJURY
Gli Injury ultimi appaiono sin da subito molto più professionali e a loro agio, il che non ci sorprende considerando le numerose volte in cui abbiamo avuto modo di intrattenerci con la massiccia proposta ad opera di Alessandro Rabitti e compagni. Il loro sound è infatti demolitivo come pochi altri all’interno dell’underground italiano, così come la loro propensione ad attirare tanto l’attenzione dei thrasher più spacconi, quanto quella degli estimatori di sfoggi di tecnica, inserti moderni e di una buona esecuzione, soprattutto per quanto riguarda la prova del chitarrista Simon Petrarca e della sua Dean, prontamente equipaggiata di Floyd Rose e pick-up attivi. Nonostante il numero dei presenti sia ancora piuttosto scarso, bisogna ammettere che la sensazione di fomento ha in poco tempo subito una discreta impennata rispetto a prima, il che si può percepire anche in concomitanza dell’immancabile cover di “Fucking Hostile” dei Pantera, chiaramente una delle formazioni di riferimento per il sound degli Injury. Anche la loro scaletta termina piuttosto velocemente, ma non prima di aver voluto coinvolgere i ragazzi degli Hyperblast per una piccola e gradevole invasione di palco, al termine della quale il tempo a disposizione è davvero poco e il momento di partire per le profumate lande irlandesi si fa sempre più vicino.
GAMA BOMB
Considerando la nomea tutt’altro che insignificante della thrash metal band irlandese più nota al mondo, mai ci saremmo aspettati un simile mortorio, all’interno della location selezionata, per l’appuntamento con quel pazzoide di Philly Byrne, vestito in maniera molto credibile con una specie di pigiama giallo tempestato di disegni di forbici, e dei suoi Gama Bomb, ancora freschi dall’uscita dell’ultimo e gradevolissimo album “Speed Between The Lines”. Fortunatamente non si tratta di una band di ‘menosi’ che si lasciano demolire l’entusiasmo da una scarsa affluenza, tant’è che le ben venti, brevissime tracce della setlist volano via che è un piacere, e l’headbanging non può assolutamente mancare, considerando la formula tendenzialmente old school thrash metal di questo combo di ubriaconi, così come l’interazione tra i musicisti e il pubblico presente, con numerosi momenti comici e scambi di battute. Non può mancare anche il momento anti-politico in concomitanza del brano “Metal Idiot”, dedicato guarda caso proprio a un fan italiano che, in un’occasione di ormai parecchi anni fa, si era messo a importunare la band con discorsi di stampo pseudo-fascista, col conseguente risultato di farsi etichettare come un vero e proprio ‘metallaro idiota’ da Philly e soci. In generale, i Gama Bomb non sono un gruppo che le manda a dire e per accorgersene basta leggere i testi, accostandoli anche alla loro totale disinvoltura on stage, tra un riff e una ritmica tritaossa e un ritornello da cantare a squarciagola. Tutto ciò ci lascia ancora più increduli all’idea che una realtà così in linea con le migliori formazioni del genere sia stata totalmente snobbata da un pubblico italiano evidentemente ancorato unicamente alle band con più di trent’anni di carriera alle spalle.
Polemiche a parte, con l’accoppiata “Bullet Belt” e “Terrorscope” si chiude una serata ricca di potenziale, eppure poco calcolata da possibili ascoltatori. Ci auguriamo che questo non scoraggi i nostri cinque irlandesi del cuore al pensiero di potere, in futuro, tornare a calcare i nostri palchi con la loro verve esilarante e il loro thrash metal tagliente.
Setlist:
Zombie Blood Nightmare
Slam Anthem
666teen
Three Witches
Final Fight
New Eliminators of Atlantis B.C.
Atomizer
Bring Out the Monster
Hammer Slammer
OCP
Metal Idiot
Avenge Me!
Kurt Russell
Mussolini Mosh
Ninja Untouchables / Untouchable Glory
Thrashoholic
We Respect You
Zombi Brew
Bullet Belt
Terrorscope