11/06/2014 - GHOST + CRIMSON DAWN @ Magazzini Generali - Milano

Pubblicato il 19/06/2014 da

Si alza il sipario sul ‘rituale’ milanese per i Ghost, band che da qualche anno ormai sta facendo parlare di sé in tutto il mondo. La giornata per i sempre più numerosi adepti inizia nel pomeriggio, quando ha luogo la signing session all’interno di Mariposa, storico negozio meneghino di dischi localizzato nella galleria sottostante Piazza del Duomo. Esattamente sotto all’altare più famoso della città, Papa Emeritus II firma autografi e scatta foto con i fedeli accorsi per omaggiarlo, dimostrandosi molto gentile e disponibile, come anche il resto della band, ma parlando veramente poco per poter preservare la voce per lo show serale, come specifica un cartello esposto all’ingresso del luogo. Terminato il meet&greet, tutti i fan corrono a prender posto all’esterno dei Magazzini Generali, dove una fila di transenne contiene a malapena l’entusiasmo della gente, molta della quale, per mostrare il proprio attaccamento alla formazione, si presenta addirittura in abito e trucco ispirati al Papa infernale!

ghost - live magazzini generali - 2014


CRIMSON DAWN
Alle 19:30 circa i cancelli danno il via alla solita frenetica corsa per accaparrarsi il posto in prima fila, e le transenne esterne vengono presto lasciate vuote. Aprono le danze i Crimson Dawn, gruppo spalla che inizia subito con una buona dose di doom e riempie il palco dei Magazzini con sonorità molto potenti e riff solidi e pieni. Iniziano con “Tower Of Sin” in un’atmosfera molto adatta al contesto della serata, a partire dalle lunghe tuniche utilizzate in scena e considerando anche il leggio per le liriche durante il live, passando per una citazione al leggendario Lovecraft, utilizzata per introdurre “Cosmic Death”. Lo spettacolo eseguito dai Crimson Dawn è assolutamente positivo e raccoglie anche un generale consenso dal pubblico presente, che li acclama a gran voce al termine della loro esibizione. La band ospite ci saluta con una potentissima “Crimson Dawn” e, accomiatandosi dai fan, lascia il posto agli headliner della serata.

GHOST
La gente ha ormai affollato il locale in attesa del rituale e, non appena risuona la famosissima “Masked Ball”, intro scelto dalla band per accompagnare i Nameless Ghousl nel loro ingresso in scena, le grida di tutti esplodono. Con una quiete quasi irreale, i sacerdoti-musicisti prendono posizione e sistemano gli strumenti, pronti per regalare uno spettacolo pieno di teatralità e qualità musicale. Si parte con “Infestissumam”, che funge da introduzione al frontman della band, il quale infatti rimane assente per quasi tutta la durata della canzone, entrando in scena solo sulle ultime note che precedono l’inizio di “Per Aspera Ad Inferi”. Ora la formazione è al completo, il Papa prende parte al rituale presentandosi come al solito con la veste sacra che lo contraddistingue; lo presenza dello scettro e le sue movenze molto calme e curate sono quasi una danza che rapisce e cattura l’attenzione dei fan, ma che non impedisce agli stessi di cantare a gran voce tutte le canzoni presenti nella setlist. La scenografia e i ‘trucchi’ che accompagnano il concerto hanno un effetto di prim’ordine: il backdrop raffigurante una cattedrale e il quasi fluttuare nell’aria di Papa Emeritus si sposano perfettamente con le sonorità della band svedese. L’esecuzione dei brani è pulita e potente: i riff sono ritmati ed eseguiti con maestria, la qualità del suono e il perfetto mixaggio della voce rendono il concerto uno degli eventi live dei Ghost più belli ai quali abbiamo preso parte. Tra le loro creazioni meglio riuscite durante la serata, sicuramente troviamo “Con Clavi Con Dio”, “Ritual” ed “Elizabeth”, durante la quale il Papa chiede ai fedeli di partecipare ai cori. Tra le cover spicca una versione di “Here Comes The Sun” dei Beatles eseguita e rivista in puro stile Ghost, i quali riescono magistralmente a rendere ancora più bello un brano storico. La loro esibizione si conclude passando per due delle canzoni più amate dai fan, “Zombie Queen” e “Monstrance Clock”, quest’ultima accompagnata da una grande ovazione da parte dell’audience presente in sala. Da sottolineare l’esecuzione perfetta ed impeccabile di ogni singolo brano, cosa che non era riuscita allo stesso modo in altre situazioni live, come ad esempio al Sonisphere dello scorso anno, dove la band si era trovata a performare durante il giorno, giocandosi gran parte del suo effetto teatrale, e dove non erano stati messi in risalto lo stile e la bravura dei cinque musicisti. Voto pieno dunque ai Ghost, che si sono confermati come una delle nuove band che possono avere un posto del tutto meritato nel panorama metal internazionale.

Setlist:
Infestissumam
Per Aspera ad Inferi
Ritual
Prime Mover
Jigolo Har Megiddo
Con Clavi Con Dio
Elizabeth
Body and Blood
Death Knell
Here Comes the Sun
Stand by Him
Genesis
Year Zero
If You Have Ghosts
Ghuleh/Zombie Queen
Monstrance Clock

6 commenti
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