Foto a cura di Francesco Castaldo
La loro popolarità è in crescita un po’ovunque ma in Italia la fedeltà e l’affetto che i fan hanno per gli Hardcore Superstar sembra essere pari solo a quella che la band svedese trova in madrepatria. Non a caso lo stesso cantante Jocke Berg non stenta a definire il nostro paese come una “seconda casa”. Il 29 agosto alla festa della birra di Trescore Balneario, paesino della provincia bergamasca, il gruppo ha trovato ad attenderlo non solo un’ottima location e un palco piuttosto grande con un impianto audio potente, ma anche un notevole gruppo di fan accorsi da ogni dove. La folla, spinta anche dal fatto che l’ingresso era gratuito, ha riempito la platea e come al solito forte è stata la presenza di giovani. Un evento dunque che ha saputo coniugare nel migliore dei modi pizze, patatine e brindisi vari, come ogni rispettabile festa della birra prevede, con la musica… e per una volta, lasciatecelo dire, non si è trattato di liscio, cantautori italiani di quarto ordine o cover band varie ma di uno dei gruppi metal-hard rock più validi attualmente in circolazione. Un sincero complimento dunque ai ragazzi dell’organizzazione e un augurio di fare altrettanto il prossimo anno.
Arriviamo alla festa della birra a sera inoltrata affamati come iene e dunque optiamo per testare birra e cucina e per sentire solo in lontananza la prestazione dei Pollution, gruppo glam metal umbro. Sono da poco passate le 22 quando ci avviciniamo al palco, le luci si abbassano e “Dance The Night Away” dei Van Halen accompagna l’entrata degli Hardcore Superstar, accolti dalle urla una foltissima schiera di giovani piuttosto impazienti assiepati nelle prime file. L’inizio è affidato all’ultimo e ottimo album “Split Ypur Lip”, con “Sadistic Girls” ad aprire le danze seguita da “Guestlist” e dalla stessa titletrack. I suoni impiegano alcuni minuti a trovare un buon equilibrio e anche la band inizialmente appare un tantino imprecisa, soprattutto la chitarra di un Vic Zino questa sera più propenso a sfoderare riff secchi e quasi thrash che a suonare con il giusto feeling. Il mattatore ad ogni modo è il frontman Jocke Berg, sempre pronto ad incitare la folla e più in forma rispetto a quanto visto lo scorso aprile al non tanto distante Live Club di Trezzo sull’Adda. La risposta del pubblico non tradisce le attese, anche se l’assenza del biglietto d’ingresso ha portato ad una mescolanza tra fan del gruppo e gente del posto che poco o nulla conosce la band. Risultato: un curioso accostamento tra il delirio delle posizioni più avanzate e la tranquillità quasi irreale di fondo platea. Si prosegue con un’ottima “Liberation” e con le acclamatissime “My Good Reputation” e “Wild Boys” a conferma che l’album più amato dai fan è oggi quell'”Hardcore Superstar” che nel 2005 segnò la rinascita del gruppo. Non manca qualche break a centro pezzi per lasciar cantare il pubblico ma l’impressione è che questa sera gli Hardcore Superstar non vogliano far calare la tensione, tendendo semmai ad incatenare i pezzi uno dietro l’altro senza troppe pause o ballate. È infatti “Someone Special” l’unico momento di distensione in mezzo all’adrenalinico sleaze metal dai riff thrashy di “Dreamin’ In A Casket”, “Bully” o “Medicate Me”. Proposta anche qualche traccia non usuale nelle setlist del gruppo e nella fattispecie “Simple Man” e “Cry Your Eyes Out” che vengono di fatto accolte con meno entusiasmo. Più divertente “Last Cal For Alcohol”, durante la quale Jocke fa salire sul palco alcuni giovani ragazze e ragazzi (uno armato di scopa…) a cantare il ritornello inframezzato a quello di “You’ve Got Another Thing Comin'” dei Judas Priest. È tempo di una pausa prima del bis finale con l’ultimo singolo “Moonshine” e l’immancabile ormai piuttosto famosa “We Don’t Celebrate Sundays” che segna come da copione il momento di maggior delirio collettivo dell’intero show. Gli Hardcore Superstar chiudono con un inchino e un grosso ringraziamento una esibizione dal punto di vista strumentale meno precisa che in altri casi ma ad ogni modo assolutamente coinvolgente e in grado di divertire anche coloro che questa sera erano lì solo per bere una birra in compagnia.
SETLIST
Sadistic Girls
Guestlist
Split Your Lip
Liberation
My Good Reputation
Wild Boys
Dreamin’ In A Casket
Bully
Simple Man
Someone Special
Medicate Me
Cry Your Eyes Out
Last Call For Alcohol
Moonshine
We Don’t Celebrate Sundays