22/05/2004 - Haternal Grindblast I @ Thunder Road - Codevilla (PV)

Pubblicato il 30/05/2004 da

A cura di Luca Pessina

Non c’è niente da fare, ultimamente il ‘metallaro’ medio italiano o musicalmente parlando non va oltre gli Iron Maiden (ma potete sostituire questo nome con uno qualsiasi di quelli mainstream) o si muove solo se ha il concerto sotto casa. L’ennesimo esempio è rappresentato dalla prima edizione dell’Haternal Grindblast, festival death-brutal-grind organizzato da Haternal.com in collaborazione con il portale che state leggendo. Un festival che presentava un bill composto da alcuni dei nomi più in vista della scena estrema nazionale, un festival che si teneva in un locale ottimo come il Thunder Road di Codevilla, stracolmo di stand con cd, vinili e t-shirt, un festival che aveva luogo di domenica, con in più un tempo e un clima stupendi (e non c’era neanche il campionato a tenere la gente in casa incollata al televisore!). Risultato: solo poche decine di irriducibili, che certamente si saranno divertiti (così come gli organizzatori) ma che purtroppo non ripagano del tutto gli sforzi profusi. Un plauso comunque a (quasi) tutte le band viste in azione oggi e soprattutto ai ragazzi di Haternal, che hanno curato tutto nei minimi dettagli (tempi rispettati, suoni ottimi, etc). Speriamo quindi di poter assistere ancora ad iniziative come questa, anche se la situazione generale è davvero scoraggiante…  

VISCERA///

L’onore e l’onere di aprire questa prima edizione dell’Haternal Grindblast è toccato ai Viscera, un trio dedito ad un brutal-core diretto e senza fronzoli, l’ideale per svegliare l’audience appena entrata nel locale. Molto buoni la voce del cantante e la maggior parte dei pezzi proposti mentre un po’ carente la presenza scenica generale. Ma il gruppo è giovane e certamente saprà porvi rimedio in futuro. Nel complesso comunque niente male!

VOMIT THE SOUL

Mezz’ora scarsa di concerto per i Vomit The Soul ma il tutto è stato decisamente convincente. Il trio on stage ci sa proprio fare e il suo brutal death dai forti accenti groovy è stato davvero in grado di coinvolgere gli astanti, sino ad allora ancora troppo alle prese con gli stand presenti in sala. I nostri hanno proposto i brani del loro ultimo promo “Human Insanity” (2003) e diverse composizioni nuove, che, per chi scrive, segnano un deciso miglioramento nel loro songwriting. L’ennesima band italiana assolutamente degna della vostra considerazione.

GENITAL GRINDER

Mi spiace per i Genital Grinder ma il loro è stato il concerto che quest’oggi il sottoscritto ha meno gradito. Vuoi perché il loro death metal non è esattamente un pozzo di creatività, vuoi perché i nostri sono apparsi oltremodo svogliati, limitandosi a suonare senza muoversi di un millimetro. Va bene che la gente ad assistere al loro show non era molta, ma proprio per questo i Genital Grinder avrebbero dovuto impegnarsi di più, cercando in ogni modo di destare un po’ di attenzione. Purtroppo ciò non è accaduto e la noia ha colto praticamente tutti.

PSYCHOFAGIST

L’esibizione migliore della serata è stata, a detta di chi scrive, quella degli Psychofagist! Il trio infatti è parso avere una marcia in più rispetto alla maggior parte delle altre band presenti quest’oggi, presentando una manciata di brani di death-core molto tecnico e imprevedibile che farebbero realmente l’invidia di formazioni assai più quotate come, ad esempio, Cephalic Carnage e The Dillinger Escape Plan! Non è un caso che siano stati loro a catturare maggiormente l’attenzione del pubblico, assolutamente sorpreso di avere a che fare con una band di tale caratura! Presto i nostri inoltre si recheranno in Repubblica Ceca per prendere parte al noto Obscene Extreme festival e a settembre daranno alle stampe il loro debut full length. Da tenere d’occhio ad ogni costo!

BASTARD SAINTS

Solita ottima performance per i Bastard Saints! Questa band non ha proprio nulla da invidiare alla maggior parte di gruppi esteri che siamo soliti vedere in tour qui dalle nostre parti, sia dal punto di vista della presenza scenica (il frontman Andrea è davvero superbo) sia, ovviamente, da quello musicale. Death-grind marcio, contorto e creativo come pochi è ciò che offrono i Bastard Saints e anche se non c’è stato neanche un po’ di pogo (ma non si usa più?) l’accoglienza per loro è stata tra le migliori della serata. Sempre più convincenti!

NEFAS

Quello dei Nefas è un nome storico del death metal lombardo/tricolore essendo in attività da quasi dieci anni. Il trio è riuscito a pubblicare il suo album di debutto “Seven Times Seven” solamente circa un anno e mezzo fa per la francese Bones Brigade e questa sera, in veste di vice headliner e con degli ottimi suoni a propria disposizione, ha potuto presentare al meglio i brani più rappresentativi del suo repertorio. Il concerto non è stato niente male anche se, alla lunga, un po’ pesante per chi scrive, che non gradisce troppo il tipo di death metal proposto dai nostri, accostabile a quello dei Nile e di certi Morbid Angel. Il sottoscritto predilige infatti sonorità un po’ più dinamiche ma non si può certo dire che la proposta dei Nefas sia scadente, anzi, certamente più valida di quella di tante altre band straniere che ogni giorno si ha modo di ascoltare. Il responso dei presenti è stato poi piuttosto incoraggiante, indi per cui si suppone che i Nefas possano ritenersi soddisfatti della loro performance.

CRIPPLE BASTARDS

Chiamati a partecipare nel ruolo di headliner dell’evento, con un’ora a propria disposizione per suonare, i Cripple Bastards hanno calcato il palco poco dopo le undici e trenta e lo ha hanno lasciato quando l’orologio segnava solo pochi minuti dopo la mezzanotte. In pratica mezz’ora scarsa di show, incentrato sì sui classici ma piuttosto sottotono per gli standard della band. Il gruppo on stage non si è mosso come al solito, è risultato freddo e distaccato e il pubblico, accortosi quasi subito di questo fatto, non si è fatto trasportare più di tanto, rimandendo anch’esso quasi immobile. Un simile evento avrebbe dovuto concludersi con un grande concerto, invece la prova del quartetto è stata svogliata e solamente sufficiente. Perché questo tipo di atteggiamento? La festa di quest’oggi avrebbe meritato ben altra conclusione, invece alla fine si sono visti molti sguardi delusi e increduli. Un gran peccato…

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